9 dicembre 2013

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"Mi puoi preparare la colazione?" Sam mise il broncio, camminando verso Calum. Gli strinse le braccia intorno al collo e lo tirò più vicino a lei, facendo trasformare le labbra di Calum in un grande sorriso.

"E' già ora di pranzo." Calum ridacchiò. Appoggiò le mani sui fianchi di Sam, cercando di impedirle di muoversi. Era davvero, davvero di buon umore quel giorno e aveva ballato e ascoltato musica a tutto volume da quando si erano svegliati.

"Volevo dei pancakes." Sam disse, arricciando il naso. "Volevo la colazione, non il pranzo."

"Probabilmente non abbiamo neanche le cose per fare i pancakes." Calum si mise a ridere: "Ma potrei chiamare Luke per dirgli di prendere qualcosa, è in giro ..."

La voce di Calum si spense come si allontanò da Sam e si diresse verso la dispensa, cominciando a cercare gli ingredienti che servivano per fare colazione.

Da quando si era ufficialmente trasferita da Calum e Luke, Sam sperava di ricordarsi dove fosse tutto nell'appartamento, ma purtroppo non ci riusciva. A Calum davvero non importava perché amava Sam così tanto che non gli dispiaceva dover cucinare o cercare delle cose per lei. Calum trattava Sam come se fosse una principessa, e a Sam piaceva anche troppo.

"Cal." Sam parlò improvvisamente, ma Calum non si voltò. La sua schiena era rivolta verso Sam e lui stava aprendo armadietti a caso alla ricerca di qualcosa da mangiare.

"Sì, baby?" Calum mormorò, ancora senza voltarsi.

Sam silenziosamente si avvicinò a Calum che era in piedi e avvolse le braccia intorno alla sua vita da dietro, premendo la guancia contro la sua schiena nuda. Non disse più nulla, rimase lì per un po', l'unico pensiero nella sua mente era quanto amava veramente il suo ragazzo.

"Niente, non importa." Sam sospirò. Girò la testa per un secondo e lasciò un piccolo bacio sulla schiena di Calum, che lo fece ridere.

"Vuoi fare qualcosa oggi?" Domandò Calum, chiedendosi se Sam avesse qualcosa in programma. Sam solitamente non voleva uscire e fare qualcosa di speciale, preferiva stare tutto il giorno a leggere o ascoltare la musica con Calum mentre lui cercava di scrivere nuove canzoni.

"Sto bene stando qui, a meno che tu non vuoi uscire." Sam si strinse nelle spalle.

"Tutto quello che avrei davvero bisogno di fare è fare shopping natalizio, ma può aspettare. So quanto odi lo shopping, non voglio obbligarti a venire." Disse Calum. Sapeva tutto di Sam e faceva di tutto per non farla arrabbiare, perché l'amava così tanto. Non gli piaceva litigare e non succedeva quasi mai, quindi Calum non voleva fare nulla per rischiare.

"Shopping natalizio?" Chiese Sam.

"Sì, ho bisogno di comprare alcuni regali per un po' di gente." Calum spiegò, "Come la mia famiglia e i ragazzi e le ragazze e tu, ovviamente."

"Oh." Sam annuì. Non aveva mai fatto niente di simile prima, soprattutto perché lei non rimaneva mai nello stesso posto tanto a lungo da farsi degli amici per poi comprargli dei regali. Non parlava con la sua famiglia da due anni, e non aveva intenzione di spendere soldi per loro per quel Natale.

"Sì, posso farlo da solo. Oppure potrei portare Michael, stava dicendo qualcosa sul bisogno del mio aiuto per fare un regalo a Rachel ..." mormorò Calum, nemmeno interessato a quello che stava dicendo.

"Vengo con te." Sam rispose, quasi come se fosse eccitata.

"Davvero?" Chiese Calum, alzando un sopracciglio, anche se lei non poteva vederlo.

"Sì, ti aiuterò. Voglio fare dei regali a tutti. Non ho mai fatto qualcosa di simile prima. Non con degli amici, in ogni caso." Sam disse.

"Va bene, allora, sì, possiamo andare a fare shopping un giorno." Calum concordò, annuendo con la testa lentamente.

Amnesia, Calum Hood [Italiano]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora