Capitolo 16

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JUSTIN P.O.V.

Non mi rilassavo così da molto tempo, troppo tempo.

Ho sempre pensato che l'unico momento in cui tutto in me si sarebbe calmato era nel momento della morte. Quella morte che negli ultimi giorni avevo cercato disperatamente. Quella morte in cui finalmente ero caduto, ma da cui ero poi stato strappato. Nemmeno la morte in questo mondo era stabile.

Mi sbagliavo. Non era morendo che si trovava la pace.

Avere la persona giusta al proprio fianco in questo mondo è quasi come riuscire a trovare il paradiso nel bel mezzo dell'inferno.

Lily era il mio paradiso. Almeno, credevo che fosse così.

La sua voce interruppe i miei pensieri.

"Justin, quando stavo per morire, ti ho detto che ti amo" mi disse.

Merda, non potevo dirle ciò che avevo fatto io.

"tra noi non ci deve essere alcun sentimento" la mia voce fu fredda.

Molto bravo per non aver fatto trapelare nessun sentimento.

"lo so" le sue parole erano piene di dolore.

Molto coglione per aver usato il solito atteggiamento da stronzo menefreghista nei suoi confronti.

"è un ordine dei Superiori?" mi chiese.

"si, non puoi farti condizionare dai sentimenti, come tu avresti fatto fino ad ora" mantenevo il tono distaccato.

"Cody" la sua mente tornò a quei giorni.

"esatto" contrassi la mascella più volte.

"mi faceva pena.." non le feci finire la frase.

"devi dimenticarti dei tuoi sentimenti e devi fidarti solo del tuo cuore"

"è nel cuore che si celano i sentimenti"

"nei nostri non più".

"e se non volessi scordarmi cosa vuol dire voler bene? Amare?" mi chiese levando le mani dalle mie spalle.

Si stava innervosendo.

"adesso sei tu quella che avrebbe bisogno di un bagno" cominciai ad irritarmi anche io.

Lily si voltò ed io uscii dalla vasca rivestendomi.

Sapeva di aver torto.

La sentii sospirare.

Presi il suo mento tra le dita e le feci incastrare i suoi occhi con i miei.

"ti capisco, Lily. All'inizio pensi che sia impossibile, ma con il tempo capirai" le baciai la fronte.

Annuì.

Ci sorridemmo.

"quali erano le domande che volevi farmi?" le chiesi.

"ah, già" distolse i suoi occhi dai miei.

"c'è qualcosa che ti preoccupa o che non va?" le chiesi dolcemente.

Sapevo come si poteva sentire in quel momento, ma come io non sono stato aiutato del tutto, non avevo nessuna intenzione di aiutare lei completamente.

"ho paura di perdere il controllo" sospirò.

"a volte capita, soprattutto nel primo mese".

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