L'Havana Cuba è un villaggio turistico meraviglioso, probabilmente è il migliore in tutta Miami.
Adoro le enormi piscine, gli ombrelloni di paglia, le casette bianche per gli ospiti e la musica sempre in sottofondo.
Per non parlare dei bagnini e degli animatori belli da morire che lavorano in questo posto.Divinità.
Meraviglie.
Luce per i miei occhi.«Ti ho detto di camminare più veloce, Amanda», la voce di Tyler Morrison interrompe i miei pensieri paradisiaci e sono costretta ad aumentare la velocità dei miei passi.
Sto sudando.
Il sole cocente, l'ansia e Tyler Morrison contemporaneamente sono un attentato alla mia vita.
Il mio giovane cuore non può reggere.Punto i miei occhi sulle sue spalle larghe e cerco di prendere aria mentre lo seguo.
È facile per lui andare veloce.
Vorrei essere alta quasi due metri anch'io.
Con quelle gambe lunghe riuscirei a percorrere un metro con un solo passo.Adesso si ferma di scatto e non riesco a fermarmi in tempo, quindi saluto la mia dignità nel momento in cui vado a sbattere contro la sua schiena.
Brava, Amanda.
Continua così.
Riceverai un premio per la quantità di figuracce che riesci a fare nel giro di pochi secondi.Il giovane uomo inarca un sopracciglio e mi guarda dall'alto.
Io sorrido in imbarazzo e lo osservo dal basso del mio metro e sessantacinque.
«Scusa, non sono riuscita a calcolare la distanza di sicurezza».
Ovviamente decide di non rispondermi.
Che gentile.Infila una mano dentro la tasca dei suoi pantaloni beige e tira fuori delle chiavi, quindi apre la porta di una delle tante casette e si scansa per farmi entrare per prima.
Gli rivolgo l'ennesimo sorriso tirato e sono costretta ad assottigliare gli occhi a causa della troppa luce che invade l'ingresso dell'appartamento.
I mobili sono bianchi e il pavimento è chiaro, quindi sento il disperato bisogno di mettere degli occhiali da sole.Tyler chiude la porta alle nostre spalle e indica un tavolo dalla superficie lucida, posizionato vicino alla cucina in stile moderno.
«Siediti, Amanda», e mi irrita il modo in cui ripete il mio nome alla fine di ogni frase.
Lo so come mi chiamo.
«Agli ordini, Tyler».
I suoi occhi scuri mi fulminano all'istante e decido di non ripetere il suo nome mai più.
Questo tipo fa paura.Prendo posto sulla sedia e lui si allontana a passo svelto per poi sparire in fondo al corridoio.
Approfitto della sua assenza per respirare e cerco di darmi una calmata.
Mi licenzierà.
Me lo sento.
Gli ho praticamente distrutto il bar prima ancora di iniziare a lavorare.Il ragazzo torna da me dopo pochi istanti e drizzo la schiena, quindi continuo a guardarlo mentre si siede dall'altro lato del tavolo.
Sistema dei fogli sulla superficie e mi si mozza il fiato in gola quando punta i suoi occhi neri su di me.
È così maledettamente serio che ce l'ha scritto in faccia che sta per cacciarmi via.
Difenditi, Amanda.
Fa qualcosa.«In mia difesa posso dire che lo scaffale era troppo sottile per mantenere il peso delle bottiglie», parlo in fretta e il moro corruga la fronte.
Non dice una parola, quindi continuo.
«Ho solo preso una bottiglia di Vodka ed è crollato il mondo. Ho rischiato la vita, signor Morrison, poteva finire qualcosa sulla mia testa e spegnere il mio cervello per sem-»
«Hai finito?», interrompe il mio discorso e si passa la lingua sulle labbra rosse.Mi sfida con lo sguardo e mi muovo nervosamente sulla sedia.
«No, signor Morrison. Ho davvero bisogno di questo lavoro. Non può licenziarmi solo perché il suo stupido scaffale si è suicidato mentre io ero nei paraggi. È un'ingiustizia bella e buona questa».
Tyler mi fissa.
La sua faccia è priva di ogni tipo di espressione.
Mi chiedo se ha dei sentimenti, ma scaccio immediatamente il pensiero.
Si vede che non ha un'anima.
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FAMMI UN COCKTAIL.
Romanzi rosa / ChickLitL'Havana Cuba è un villaggio turistico in riva al mare in grado di regalare sogni ed emozioni ad ogni essere vivente che ci mette piede. È un paradiso, un'oasi che garantisce divertimento e relax. Ha solo un minuscolo e quasi insignificante difett...