Il ristorante è piuttosto tranquillo, come ogni domenica sera, secondo Jennifer. Il mio turno si trascina e le quattro ore mi sembrano dodici, specialmente perché non sono troppo impegnata. Controllo l'ora: sono le sette e mezza. Trenta minuti e vedrò Luke, finalmente. Peccato che Tyler è qui, però. Non voglio che veda che Luke mi passa a prendere. Gli ho promesso che non ci sarebbero state scenate e che avrei tenuto Luke lontano da qui. Come facevo a sapere che ci saremmo baciati – e mille altre cose? Credevo davvero che fosse finita. Inoltre ero così arrabbiata con lui. Arrabbiata che fosse tornato nella mia vita con tanta non chalance, confondendomi i pensieri. Baciandomi e dicendomi che gli ero mancata. Tutte cose che desideravo sentire, ma non in quel modo. Un battibecco sul posto di lavoro non è stato il modo migliore per ritrovarci. È strano come le cose possano cambiare nel giro di poche ore. La mia vita si è ribaltata completamente. In modo positivo.
«Sei tesa», dice Jen quando mi passa vicino. Sto saltellando sui tacchi. Difficile, dato che sono altissimi. Stasera abbiamo la divisa nera. Ci avvolge il corpo fino a metà coscia, anche se la gonna si alza un po' con il movimento. Quindi metto sempre le culottes per evitare di mostrare le mie grazie al vento. Chissà cosa penserà Luke del vestito. Mi piace come mi calza sul petto, e sotto ho un reggiseno speciale solo per lui.
«Piena di energia nervosa». Risposta abbastanza stupida, ma ehi, è vero.
«Perché?», chiede incrociando le braccia al petto con aria sospettosa. Siamo alla postazione delle cameriere vicino al bar, lontani dagli occhi indiscreti dei clienti che ancora affollano la zona ristorante. «Ha qualcosa a che vedere con il ragazzo di ieri sera?».
Merda. Non ci sono segreti in questo posto! «Forse».
Jen sorride e scuote la testa. «Tyler ti ucciderà».
«Oh, ma per favore». Minimizzo con un gesto della mano, ma mi si stringe lo stomaco. E se Tyler si arrabbiasse perché sto con Luke? Non che abbia il diritto di controllare la mia vita personale, ma gli ho promesso che non avrei creato problemi.
«È preoccupato per te. Crede che quel tipo possa diventare un problema. E comunque chi è? Mi sembrava una faccia familiare». Non glielo dirò. È già abbastanza imbarazzante che Owen vada in giro a urlare ai quattro venti che Luke è il mio ragazzo. Se così si può chiamare.
«Nessuno che puoi conoscere», mento, perché praticamente tutti in questa piccola città hanno sentito il suo nome almeno una volta.
«Mh. Be', se fossi in te manterrei la cosa segreta», suggerisce Jen. Okay, ora mi sto irritando.
«Ma perché Tyler è così ficcanaso sulla nostra vita privata? È abbastanza bizzarro, non credi? Insomma, è il nostro capo. Non ha paura di oltrepassare il confine?»
«Credimi, rimane sempre sulla linea di confine per evitare di fare qualcosa di inappropriato», dice in sua difesa, e non mi sorprende. Dopotutto i due vivono insieme. A proposito di inappropriato. «Non vuole problemi al ristorante. Ce ne sono stati in passato, con alcune persone che lavoravano per lui. Ha una regola ferrea: i suoi impiegati non possono essere impegnati». Certo, come no. E allora perché Jen vive con lui? «Sono sicura che ti chiedi cosa c'è fra noi, ma non è nulla. Proprio nulla», dice Jen come se mi leggesse nei pensieri. «È stato solo così gentile da offrirmi un posto in cui stare mentre mi rimetto in sesto».
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Another Way - One Week Girlfriend • Luke Hemmings
Fanfiction"Il destino è un altro modo per dire che non si ha scelta" One Week Girlfriend Sequel