Le parole di Luke mi sorprendono. Non so cosa dire, come reagire. E sono ancora scioccata dal fatto che sono seduta con lui nel suo pick-up. Siamo insieme. Da soli. Come se gli ultimi due mesi non fossero mai esistiti e fossimo tornati dove abbiamo iniziato. Ma stavolta conosco tutti i suoi segreti. Be', la maggior parte. E sono orribili. Lui conosce alcuni dei miei, non che ne abbia tanti. Io sono stata sempre un libro aperto con lui. Le cose che non gli ho raccontato non sono essenziali. Le altre le conosce già: mia mamma è un'ubriacona disoccupata, e mio padre non ha mai cercato di contattarmi in tutta la mia vita. Oh, e mio fratello salta le classi e fuma spinelli, e non ci posso fare granché. Luke non sa molto di Owen. O delle mie insicurezze e paure, di come mi tengono intrappolata in questa vita senza meta. Non sa che mi sento obbligata a prendermi cura del mio fratellino perché mia mamma di certo non lo farà mai. L'unica cosa che posso controllare completamente è me stessa, le mie azioni. Come reagisco quando sono con Luke, per esempio. Quindi rimango seduta qui, in attesa. Aspetto che lui rompa il ghiaccio per primo, perché di certo non sarò io a farlo. È il suo turno per la prossima mossa.
«Fable, io...». Si interrompe e deglutisce. «Non sono abbastanza sobrio per riaccompagnarti a casa».
Che delusione. Ecco la sua mossa. «Chiamerò un taxi». Come se potessi permettermelo, ma che altro potrei fare?
«No. Voglio che rimani con me stanotte».
Dovrei scappare, scappare lontano. C'è solo una piccola parte di me che sussurra di rimanere. Di addormentarmi sul suo divano e svegliarmi domani mattina riposata, dopo aver trascorso la notte nella casa del ragazzo che amo. Non faremo niente. Forse parleremo. Forse gli farò confessare perché mi ha lasciata con quel bellissimo e tragico messaggio, per poi rifiutarsi di rispondere ai messaggi e alle telefonate. Sì, voglio ancora una risposta che mi spieghi tutto questo.
«Non dovrei», sussurro.
«Per favore». Si schiarisce la voce. «Non succederà niente, prometto».
Chiudo gli occhi, i pensieri in conflitto con i miei desideri. Sono in guerra con me stessa e lo detesto. Forse vorrei che succedesse qualcosa. Forse vorrei fare del sesso scandaloso, volgare e strabiliante con Luke Hemmings. Ma le sue parole e i suoi modi di fare gentili mi respingono. Il ragazzo si comporta da cavaliere. Non mi interessa la galanteria, stasera. Desidero conforto. Passione. Desidero. Quello che Luke può darmi. Baci sexy e deliziosi, un piacere incredibile...
«Possiamo parlare». Mi appoggia una mano sul braccio. È calda, le dita leggermente ruvide mentre mi accarezzano la pelle, e il mio corpo reagisce all'istante. Sento un formicolio e i battiti del cuore sono aumentati. Quando Tyler mi ha sfiorata prima non mi sono sentita così. A Luke basta guardarmi appena, e immediatamente vorrei strapparmi i vestiti di dosso e offrirgli la mia anima.
«Parlare di cosa?»
«Devo spiegarti... cosa sta succedendo». Mi stringe il braccio e chiudo gli occhi di riflesso. Dio, il suo tocco mi fa stare così bene. «Ho bisogno di scusarmi per come ti ho trattata».
Si sta scusando: un passo nella giusta direzione. Forse mi illudo, però voglio sentire cos'ha da dirmi. Ho bisogno di una spiegazione.
«Okay, mi piacerebbe sentire le tue scuse».
«Le vuoi adesso?».
«La prima volta sì».
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Another Way - One Week Girlfriend • Luke Hemmings
Fanfic"Il destino è un altro modo per dire che non si ha scelta" One Week Girlfriend Sequel