Epilogo

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Otobek pov.

Yuri era guarito per davvero.
Sorrideva anche se di rado e mi stava sempre appiccicato, il che era una cosa fantastica.
"Sei come uno stallone da monta in mezzo a trenta cavalle in calore." diceva con una serietà che era invidiabile, il tutto per giustificare la sua gelosia senza confini.
Era vero, lui era la mia stella e il mio solo motivo per vivere.
Se fossi nato ceco, sordo e muto e se io e lui non ci fossimo mai incrociati, sono sicuro che sarei riuscito a riconoscere le sue mani strette tra le mie o il suo sorriso sotto le mie dita.
Avrei poggiato una mano sul suo cuore per sentirlo battere ed avrei amato ogni cosa di lui proprio come faccio adesso e  come farò per sempre.

Yuri Pov

Cotoletta e Finocchio si erano felicemente sposati grazie alla medaglia d'oro che io non avevo potuto vincere. Se avessi gareggiato fin da subito quell'anno gli avrei soffiato il posto ma bhe...avevo altro a cui pensare adesso.
Il tempo delle gare comunque era finito e fare da bodyguard al mio ragazzo era la mia priorità numero uno.
Il signorino lavorava in una scuola piena di prof. Sexy e di Milf arrapate, era incredibile il modo in cui lo sfogliavano con gli occhi neanche fosse una rivista di Playboy.
Inoltre non ero stupido. Lavorare in una scuola lo faceva stare tutto il giorno a contatto con i bambini e soprattutto con i loro genitori.
Conoscevo il mio pollo troppo bene per non sapere che prima o poi dentro la sua testa sarebbe scattata la scintilla.
Così oggi, dopo sette lunghissimi anni di fidanzamento, avevo la possibilità di dargli esattamente ciò che voleva.
Non ero più lo Yuri di un tempo, quello che pensava a se stesso e lasciava agli altri le scocciature senza per altro ripagare mai nessuno.
Volevo rendere felice Alì per tutto ciò che aveva fatto perciò entrai deciso nella hall e guardai in faccia la ragazza che mi stava aspettando.
Aveva capelli bruni ed era giovanissima e affabile, un ottima assistente sociale di cui potersi fidare. Ed io non avrei mai scelto nessuno meno qualificato di lei per svolgere quel lavoro.
Mi tolsi gli occhiali scuri ed avvolgenti appuntandoli sulla giacca di pelle nera con le borchie.
Infilai le mani in tasca nei jeans stretti da motociclista.
Poi abbassai lo sguardo su un tappo alto un metro e venti.
Finalmente, qualcuno più basso di me anche se di poco.
Il ragazzino aveva undici anni, gli occhi nocciola come Otobek e il colore biondo dei miei capelli.
Il motivo per cui c'era proprio lui davanti a me e non un altro ragazzino però non era il colore dei capelli ne quello degli occhi.
Fissai il bamboccio dritto nelle pupille e mi abbassai per sfidarlo da più vicino.
"Il mio nome è Yuri e da oggi sarò tuo padre." dissi e proprio come mi aspettavo il bambino infilò le mani piccole e secche nelle tasche bucate dei pantaloni e mi fissò con il mio stesso ed identico sguardo omicida.
"Il mio nome è Nicholas." disse sfidandomi a contraddirlo o a dirgli di non fare il maleducato.
Ma se pensava che fossi identico agli assistenti sociali a cui lo avevo affidato tre mesi prima dopo averlo trovato per strada, bhe...non aveva la minima idea di chi fosse Yuri Plisetsky.

Look me //Otayuri// Yuri on ice fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora