Prologo

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Esmeralda's Pov

"Cavolo."
Imprecai contro la sveglia,
"Ma che ora è?!" mi alzai e spensi la sveglia.
"Sono in ritardo, 07:49?! Ma quanto ho dormito?!"
Balzai giù dal letto, mi vestii velocemente e scesi in sala, salutai la domestica "Buongiorno."
"Buongiorno Signorina Owntwo."
"Uhm.. a dopo."
Afferrai una mela ed una bottiglietta d'acqua frizzante, decisi di mangiare la mela durante il tragitto casa scuola poiché ero in ritardo.
M'incamminai velocemente verso la fermata del bus pregando di non perderlo.
Vidi arrivare molti adolescenti con delle cartelle che salirono sul mio stesso bus, pagai il biglietto viva la povertà pensai, mi sedetti ai primi posti, c'era molta gente dietro e preferivo starmene buona nel mio angolino in pace.
Vidi un ragazzo alto, occhi e capelli castani con degli occhiali neri, con una valigetta ed un libro in mano, era così intento a leggere che nemmeno si accorse del fracasso nei posti dietro tantomeno della mia presenza.
Decisi di sedermi accanto a lui e da brava bimba innocente non potei fare a meno di far figuracce.
Tentai di aprire la bottiglietta d'acqua frizzante che net tragitto casa-fermata del bus la agitai inconsapevolmente e quando la aprii il tappo saltò via ed uscì la metà dell'acqua che conteneva la bottiglietta bagnando sia me che il ragazzo accanto a me "Oh uhm.. scusami.." sussurrai imbarazzata
"Oh, non preoccuparti piccola" disse
Arrossii alle sue parole per il modo in cui mi aveva chiamata, cercai di ricompormi ed afferrai dal mio zaino un pacchetto di fazzoletti, tentai di asciugare le gambe del ragazzo e nel farlo sfiorai una parte centrale del cavallo dei pantaloni "Oh uhm... mi dispiace" dissi, avvampai dall'imbarazzo e realizzai che fu tutto inutile come la mia esistenza.
Provai ad immaginare a come sarebbe andato il primo giorno di scuola...
Passarono una decina di minuti ed il bus si fermò qualche metro dopo la scuola, scesero un paio di ragazzi ed il ragazzo accanto a me.
Afferrai il cellulare, lo zaino e scesi, vidi il ragazzo andare nella mia stessa direzione, appena lo vidi entrare a scuola ringraziai tutti i santi e pregai tutti gli dei esistenti al mondo di non rivedere più quel povero ragazzo, la campana suonò ed entrai in classe.

"Benvenuti." disse una donna alta, mora con due grandi occhi verde smeraldo.
"Io sono la professoressa Rioko, professoressa di storia, italiano..."
Iniziò a parlare a raffica di se ed in tutto ciò il mio stomaco iniziò a brontolare e lì mi ricordai. "La mela!" urlai.
Tutti scoppiarono a ridere, altri iniziarono a fissarmi in modo strano.
"Silenzio, per piacere."
Sentii tutti zittirsi dopo la ripresa della professoressa Rioko, mi ricordai della mela che avrei dovuto mangiare sul bus durante il viaggio, ma poi la sfortuna decise di farmi fare figuracce e spruzzare acqua addosso ad un ragazzo sconosciuto.

...

La professoressa Rioko poggiò sul banco un enorme libro pieno di polvere, lo aprì e disse
"Bene ragazzi, adesso vi spiegherò il regolamento di questo istituto, per iniziare, non si esce dalla classe durante il cambio d'ora, non si usa il cellulare durante le lezioni, non..."
Sentii alcuni ragazzi esclamare un lamento, era così divertente che non potei fare a meno di ridacchiare, per poi venire sgridata dalla prof, si prospetta un anno fantastico.
Dopo ore di spiegazioni su cosa fare e non la professoressa si allontanò dall'aula.

"Ragazzi esco un attimo, torno subito." disse Rioko
Intanto vidi una ragazza bassina, mora con capelli corti ed occhi castani avvicinarsi a me.
"Ciao piacere, io sono Nora."
"Piacere Esmeralda."
Iniziammo a conversare e si unì a noi un ragazzo.
"Piacere Gabriel."
Iniziammo a conversare ed al suono della campanella uscii ma venni fermata.
"Ciao piacere."
Mi voltai e vidi una ragazza
"Piacere Esmeralda."
"Piacere, io sono Madalina, la presidentessa del consiglio studentesco di questa scuola." sorrise
Che carina

...

L'ora passò e suonò l'intervallo
"Finalmente." sussurrai fra me e me. Uscii a prendere una boccata d'aria e qualcosa alle macchinette.
"Ciao Eme!"
Sentii una voce urlare il mio nome, mi voltai e vidi una ragazza alta, capelli corti biondo scuro e due grandi occhi verde metallico con sfumature azzurre accanto all'iride, aveva la divisa scolastica impeccabile, perfettamente in ordine con una lunga felpa bianca legata in vita.
"Ciao."
"Scusami per averti urtata." dissi imbarazzata.
"Non fa nulla."
"Sei Esmeralda Owntwo?"
"Uhm... Sì?" risposi con un tono piuttosto indeciso.
"Uh, Andrea mi ha parlato molto di te."
"Andrea chi?'"
"Andrea Xhani."
"Ma aspetta." mi bloccai.
"Tu chi sei?" chiesi.
"Beatrix, frequento il primo anno."
"Ti andrebbe di pranzare insieme?"
"Ma certo. " risposi

...

Suonò la fine dell'intervallo, salutai Beatrix e tornai in classe.
"A dopo Bea."
"A dopo Eme!"
Tornai in classe.
"Dio, spero di non fare tardi!" imprecai.
"Ouch!"
Mh?
Alzai lo sguardo.
"Sta un po' più attenta ragazzina!"
Sentii una voce da uomo molto familiare.
"Domando scusa i-io." alzai lo sguardo.
"Ma tu sei..."
"Sì, sono vivo per miracolo." disse scherzosamente.
"Arrivederci, e stia più attenta la prossima volta." disse allontanandosi lungo la fine del corridoio.
Ma è lui... Il ragazzo del bus...
Persi venti minuti nel guardarlo allontanarsi lungo la fine del corridoio per poi accorgermi di essere ancor più in ritardo dei ritardatari cronici.
"Uff..." sbuffai e corsi in aula.

"Owntwo, è in ritardo!" Rioko,
Sí ma si prenda dei calmanti, una camomilla e respiri...
"Domando scusa professoressa ma... mi ero persa..." mentii
Tornai al posto imbarazzata Avevo gli sguardi di tutti addosso avrei voluto solo sprofondare.
"Siediti, sta buona e presta attenzione."
"Certo."
Feci per sedermi.
Rioko si alzò, afferrò un libro di storia dalla sua valigetta ed iniziò a spiegare gli ominidi, la preistoria etc... Grandioso...
La lezione terminò in fretta.

"Bene ragazzi, per la prossima settimana studiare capitolo uno e due."
Esclamò Rioko.
Seguirono lamenti e vari sguardi annoiati.
Era tutto così divertente.

...

Tornai a casa.
Mi sentivo stanca e distrutta ma allo stesso tempo felice.

18:50 PM

"Uhm..."
Ho fame
Preparai un'insalatina, un sandwich ed un tè caldo, salutai la domestica, diedi la buonanotte a mamma e papà andai a prendere un pigiama pulito, un accappatoio e feci una doccia calda

Uscii dal bagno, asciugai i capelli, mi misi il pigiama afferrai il libro -After- e mi buttai sul letto.


Dangerous Love -Lovesick Student-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora