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Jimin POV's
Questa sera era diversa dalle altre, era quella sera, nessuno di noi era felice per questo, perché non ci saremmo mai aspettati che la nostra vita potesse cambiare per sempre.
Avevo paura di ciò che sarebbe potuto succedere, eravamo soli senza che nessuno ci spiegasse ciò che dovevamo fare o come ci saremmo dovuti comportare in questa situazione.
Questa sera eravamo rimasti tutti quanti a casa, per paura di poter far del male a persone innocenti, per paura di essere considerati dei mostri, cosa che eravamo effettivamente ma non volevamo pensare che probabilmente era così, quindi avevamo deciso di ordinare la cena, così da non dover uscire più di tanto e stare tra di noi.
Se vi state chiedendo se la paura era tanta, si era seriamente tanta, cosa che nessuno di noi aveva mai provato prima ma che non volevamo ammettere che ci fosse, perché così ci saremmo preoccupati più del dovuto.
Durante la cena mi miei accanto a JungKook, che essendo il più piccolo era colui che sapeva gestire di meno le proprie emozioni, appena mi girai, lo trovai con le mani che gli coprivano il volto e le gambe che gli tremavano, odiavo vederlo così, di solito era molto più allegro e tranquillo, ma ora era tutto diverso ed avevamo bisogno gli uni degli altri per poter passare la notte.
Andai a sedermi accanto a lui per poi abbracciarlo e fargli capire che non era solo e che poteva fidarsi di noi come compagni di avventura e come amici.
Un altra cosa che dovreste sapere è proprio quella di noi come band internazionale, si fa strano ma cosa ci possiamo fare?
La cosa che fa più male è che dobbiamo nascondere questa maledizione a tutti coloro che ci amano e che ci seguono, partendo dalla nostra famiglia, fino a coloro che ci seguono in tour ed alle nostre Army, che sono una parte della nostra grande ed unica famiglia che ci rende orgogliosi e felici di quello che facciamo per passione.

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