4.

18 3 0
                                    

Tæ Pov's.
Avevo bisogno di loro, come un bambino aveva bisogno dei suoi genitori quando si fanno male.
Eravamo lì tutti insieme, a cercare un da farsi per far passare la serata il più velocemente possibile.
Di idee nulla, metodi per essere più tranquilli e rilassati non ne riuscivamo a trovare, oppure se ne trovavamo uno o era troppo scontato o era meglio evitare, perché avrebbe causato solamente dei danni.
Ero l'unico che girava per tutta la camera d'hotel dove ci trovavamo, eravamo agitatissimi, neanche dovessimo fare un concerto.
Troppe persone in un posto rigorosamente troppo "piccolo", ormai non sapevamo più a chi chiedere aiuto, il panico stava ormai prendendo vita in ognuno di noi, avevamo paura a fare addirittura troppo casino onde evitare di svegliare i nostri vicini di stanza, chiunque ci vedesse in quel momento si sarebbe fatto prendere anche lui dal panico.
Più il tempo passava, più il fatidico momento si avvicinava, tanto che ad un certo punto saltammo tutti dall'ansia quando vennero a bussare alla porta della nostra camera.
Non sapevamo che fare, eravamo completamente terrorizzati dall'andare ad aprire alla porta che, chiunque fosse, stava continuando a bussare.
Allora presi quel poco di "coraggio", se così si può chiamare, ed andai ad aprire alla porta.
Trovai due ragazze, sicuramente non del posto, che in qualche modo cercavano di capire cosa stesse succedendo.
"Scusate se abbiamo bussato in questo momento, però avevamo sentito un po' di rumori provenire da qui e stavamo cercando di capire chi fosse." Disse una ragazza, occhi chiari più del mare, nella norma di altezza dire, con i capelli colorati.
"Non avremmo mai immaginato che alla camera accanto ci fosse il nostro gruppo preferito." Continuò la ragazza accanto a lei, anche lei aveva i capelli lunghi, occhi scuri e di qualche centimetro poco più bassa.
In quel momento mi girai a guardare i ragazzi, sconcertati anche loro da questa situazione, non sapevamo cosa fare, avevamo seriamente l'angoscia di far del male anche a chi ci stesse intorno.
"Scusate se ci abbiamo disturbato, però abbiamo avuto degli inconvenienti che non ci siamo resi conto dell'ora e del fatto di aver alzato troppo la voce." Parlò Kookie alzandosi e venendomi accanto per parlare con le due ragazze davanti a noi.
"Non preoccupatevi, anzi" cominciando a parlare la ragazza dai capelli colorati "se in qualche modo possiamo aiutarvi noi siamo qui, non abbiamo alcun problema." Disse concludendo con un sorriso che farebbe invidia a chiunque.
Gli altri ragazzi si alzarono venendo verso la porta per guardare in modo serio e con il cuore in mano le due ragazze fuori la porta.
Eravamo rimasti sconcertati dal fatto di come, queste due ragazze di cui non sapevamo nulla, oltretutto nostre fan, volessero aiutarci non sapendo a cosa sarebbero andate incontro.

Secret.||BtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora