Capitolo 3

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  Bea e Draco cominciarono gli allenamenti.
Non gli risparmiava nulla, colpi ed affondi.
- Muovi quegli stuzzicadenti che hai per gambe - urlò mentre metteva a segno una stoccata.
- Più veloce mocciosa, anticipa l'avversario - continuava deciso.
Mentre con gli occhi assottigliati la guardava, girandole in tondo.
Bea c'è la metteva tutta, ma Malfoy era un insegnante esigente.
Non gliene passava una. Se sbagliava le strillava contro, senza preoccuparsi se la feriva nel'orgoglio.
- Muoviti, avanti allunga il braccio, stringi l'elsa..dai, passo, passo stoccata - abbaiò secco
- Sono stanca possiamo riposare? - chiese la ragazza ansimando
- Per caso vuoi un te con due pasticcini? Un avversario non si fermerebbe, anzi approfitterebbe di questa tua defaiance - rispose duro
- Volevi che ti insegnassi, lo sto facendo. Avanti muovi quelle chiappe ossute -
stringendo i denti Beatrice continuò, sentiva il sudore colarle lungo la schiena.
Quando in quel momento un crepitio nel camino annunciò un arrivo, e Marcus Zabini fece il suo ingresso.
Scrollandosi con eleganza i residui di polvere dagli abiti, alzò il capo e regalò a Bea un sorriso.
Lei arrossendo, balbettò un saluto a mezza voce.
- Zio posso allenarmi anch'io, ti faccio vedere cosa mi ha insegnato papà - disse orgoglioso Marcus senza togliere gli occhi da Bea.
Draco annuì e cominciò a schermare contro i due ragazzi.
Come sempre la rossa cercava di dare il meglio, ma nonostante si impegnasse, non riusciva a stare al passo con Marcus.
Che oltre a schermare cominciò ad aggiungere, salti giravolte e colpi. Draco chiaramente essendo un ottimo spadaccino, riuscì senza fatica a pararli tutti.
In un angolo, seduto in terra Alex osservava tutto. Sembrava pensare
" Un giorno anche io sarò bravo, come lui "
I suoi occhi correvano da uno all'altro, ma non perdevano di vista i movimenti di Draco.
Quando finirono di schermare si fecerero il saluto.
E Draco si complimentò con loro, lasciandoli da soli.
Avvisandoli che a breve un elfo avrebbe servito the e pasticcini del salotto.
Bea si guardava in giro, non si sentiva a suo agio.
Quel ragazzo, la emozionava, tanto che quando era in una stanza perdeva la sua sicurezza.
Parlarono per ore. O meglio Marcus parlò. Le raccontò di se, della sua famiglia e che presto sarebbe andato a Hogwarts, e chiaramente sarebbe stato smistato a serpeverde.
Lei, ascoltava in silenzio sembrava fosse in adorazione.
Nessuna la trattava come fosse una principessa.
Era abituata ai cugini, James diretto e senza peli sulla lingua. Albus riservato che preferiva un libro a qualsiasi compagnia, Luis e Fred che invece adoravano farle degli scherzi e la prendevano in giro.
Marcus era così diverso, le apriva la porta per farla passare.
Spostava la sedia per poi accompagnarla mentre lei si sedeva. Era gentile e premuroso.
E lei si perdeva in quei occhi color cobalto solo se lui la guardava, ogni volta che lui sorrideva il suo cuore galoppava, forse si stava innamorando.
Aveva letto tanti libri che parlavano dell'amore, che raccontavano delle emozioni che si provano. E lei era confusa, perchè non sapeva se quello che sentiva era reale o frutto della sua fantasia.
Decise che doveva capire, di solito si rivolgeva alla madre. Ed il pensiero andò alla donna, " Mamma dove sei? Stai bene? Io no! Ho tanto bisogno di te, dei tuoi consigli. Non so a chi rivolgermi, senza te mi sento persa "
Nella mente le visualizzò l'unica persona che in quel momento era presente nella sua vita, un biondo alquanto enigmatico e parecchio sgorbutico, ma doveva farsi andar bene ciò che passava il convento: cioè Malfoy.

Draco stava uscendo dalla doccia, aveva indosso solo un misero asciugamano intorno alla vita. Poco ci mancò che gli scivolò giù, quando alzando lo sguardo vide Bea appollaiata con le gambe incrociate sul suo letto. Ed istintivamente strinse il pezzo di spugna al corpo muscoloso, alla vista dell'intrusa.
Per la prima volta in vita sua Draco si imbarazzò a mostrarsi seminudo.
- Cosa diamine fai in camera mia? Mammina non ti ha insegnato che non si entra nella camera di un uomo senza bussare? - disse aspro
Lei facendo spallucce quasi fosse una donna navigata rispose
- Visto un uomo nudo, visti tutti -
- Io, non sono tutti - poi continuò curioso - E di grazia quando avresti visto un uomo nudo, non mi sembra che tu abbia l'età per entrare in intimità con l'altro sesso -
- I libri Malfoy, sai ci sono le figure - rispose semplicemente Bea
Passandosi una mano fra i capelli Draco disse
- E già libri, ma che domande faccio, ma non è la stessa cosa, comunque perchè sei qui? -
- Devo parlare con qualcuno - rispose lei per poi continuare - quando ho un problema sono abituata a confidarmi. Ed ora ho un problema -
- Questo lo hai già detto - disse atono lui - continua, mi sto gelando, e vorrei vestirmi -
- Fallo pure, posso anche parlare mentre lo fai. Ti servono le orecchie - rispose lei
- Bea! - esclamò l'uomo sbalordito da tanto ardire - cerca di non sparare cacchiate, non mi vestirò davanti a te, quindi stringi e dimmi cosa vuoi-
- Mi piace Marcus - disse in un fiato la rossa, mentre si tormentava con un dito una ciocca di capelli.
Alzando un sopracciglio lui la fissò e rispose
- Hai undici anni, non è un pò presto? -
- L'età non centra, ed io credo di essermi presa una cotta per lui. Solo che non so che fare - disse sospirando
" Perfetto " pensò nervoso " E adesso cosa le dico?! Le parlo dei fiori e delle api? No, mi riderebbe in faccia, ha detto che conosce l'anatomia, Granger giuro che quando torni ti strangolo "
- Ascolta io sono la persona meno adatta a parlare di queste cose -
- Perchè, sei un uomo conosci Marcus, sei perfetto - rispose sicura
- Bea, io non mi sono mai innamorato - disse atono
- Cioè tu esci con una donna solo per il sesso? La corteggi solo per l'atto materiale? -
Shignazzando il biondo rispose
- Se vogliamo metterla così..Si! - poi con tono serio riprese
- Senti piccola, da qualche parte ho letto che devi seguire il tuo cuore. Nessuno ti può insegnare ad amare. Sii te stessa, e fa solo quello che ti senti di fare. Ah tranne quella cosa. E sai benissimo cosa intendo. Per quella c'è tempo, e poi non voglio morire giovane. Tua madre mi ucciderebbe -
Ridacchiando al pensiero di sua madre che lanciava al biondo un avada per non aver protetto la sua virtù, scivolò giù dal letto dopo aver pensato per qualche minuto alle parole. Gli passò accanto e mentre usciva disse
- Grazie - e gli baciò la guancia.
Come Bea uscì, mentre si vestiva preoccupato pensava alla confidenza della ragazza
" Fantastico da baby sitter sono stato promosso ad amica del cuore. Mi manca la cuffietta rosa ed un nastrino uguale sulla bacchetta e divento la fata madrina "
Nei giorni successivi osservò con attenzione i ragazzi, non li perse di vista. Marcus dovette ammettere aveva tutta la classe ed il fascino del padre, e la ragazza pendeva dalle sue labbra.
Tanto che si divertiva a sfotterla con battutine taglienti del tipo
- Chiudi la bocca che ti entrano le mosche, ha solo girato la pagina del libro - e lei truce gli mandava occhiatacce.
Finchè un giorno non notò che Marcus aveva cambiato espressione. Sembrava non perderla di vista, la lodava anche se non era necessario.
Finito l'allenamento mentre lei raccoglieva l'asciugamano per detergersi il sudore, Marcus prendeva tempo con la scusa di riporre le lame e la guardava con la coda dell'occhio. Draco gli si avvicinò e ghignando disse
- Asciuga la bava Marcus, e non pensarci nemmeno. Non desidero essere scuoiato vivo da sua madre quando torna. E poi siete giovani -
- Zio, ma l'hai vista? E' bellissima, ha tanto cervello quanta grazia, è una donna fantastica -
Corrucciando la fronte rispose
- Non vorrei contraddirti, ma è una bambina! Ha undici anni, gran lungi da essere una donna. Forse fra qualche anno. Ma ora la parola d'ordine è guardare e non toccare. O giuro che non ti potrai sedere per un mese -
- Neanche un bacio zio ?! - chiese ridacchiando il ragazzo
- Provaci e giuro che ti faccio un incantesimo di sigillo. -
- ma..- protestava il novello Romeo
- Ma niente! Bea è off limits, spero di essere stato chiaro - esclamò secco Draco
Nel mentre che i due discutevano, Beatrice si avvicinò e ridendo disse
- Vieni Marcus, ti faccio vedere il libro che Malfoy mi ha trovato, una prima versione di " In viaggio con streghe e Maghi ", sai che narra di un castello in Russia dove se trovi tre arazzi accedi ad un potere straordinario? -
Il moro lanciò uno sguardo a Draco, che sembrò mandargli un messaggio subliminale.
" Rifiuta "
Poi scuotendo il capo sfidò il mondo e prendendo l'amica per mano disse
- Andiamo, fammi vedere questa meraviglia -
- Marcus - ringhiò Draco
- Rassegnati zio, ma ti prometto niente " pulcini " per ora. - e ridacchiando vedendo la faccia stranita di Bea uscì e le sussurrò all'orecchio
- Poi ti spiego -
Il biondo era rimasto a guardare la porta come un ebete mentre le parole del figlio di Blaise gli passarono veloci nella mente.
- Pulcini, ma che centrano i pulci.. Oh cazzo..Marcussss! - urlò Draco seguendo a passo svelto i ragazzi che sentiva ridere
Mentre cercava di raggiungerli pensava
" Ai miei tempi si cominciava a pensare al sesso non prima dei quattordici anni, il mondo si evolve e con loro anche i giovani, ma questi sono troppo precoci..E che diamine "

Io Te pannolini... e tanti guai [ Storia di malfoymyheart ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora