Capitolo 8

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  Bea era arrabbiata con sua madre e furiosa con Malfoy.
" Chi si credeva di essere, per trattarla così " pensò
Si era sentita in imbarazzo, l'avevano nuovamente svergognata davanti al suo innamorato
Si perchè ora lei era convinta di esserlo.
Voleva punirli, farli soffrire entrambi.
Quindi senza pensarci, ma sopratutto senza farsi vedere si buttò nel camino e raggiunse in segreto la tana.
Li si nascose, era facile, nessuno avrebbe controllato il capanno vicino allo stagno. Reame indiscusso di nonno Arthur.
Era riuscita ad arrivare alla tana senza essere scoperta, visto che i nonni in quel momento erano a Malfoy manor.
Si andò a sedere in un angolo e prendendosi le ginocchia tra le braccia si rannicchiò su se stessa.
Pensava, pensava mordicchiandosi il labbro proprio come faceva sua madre.
Draco le stava col fiato sul collo, e sua madre da quando si era riavuta era li a leccarsi le ferite.
Fra qualche mese lei sarebbe andata ad Hogwarts, eppure tutti la trattavano come una poppante, era stufa.
Marcus le piaceva, era dolce e tenero con lei.
Avevano un feeling, riuscivano a parlare di tutto entrambi avevano una mente brillante, e sicuramente alla scuola di magia e stregoneria avrebbero eccelso in tutto.
Anche se c'era un ma, lui sarebbe stato sicuramente un serpeverde.
Ma quello per lei era un dettaglio.
" Chissà se si sono accorti della mia sparizione? " pensò mentre sentiva lo stomaco brontolare.
Intanto al Manor gli invitati ad uno ad uno stavano lasciando la festa.
Come se fosse la cosa più naturale del mondo ritti uno vicino all'altro Draco ed Hermione, salutavano e ringraziavano tutti.
Proprio come se lei fosse la padrona di casa.
Alex era felice, aveva gli occhietti che gli si chiudevano, ma una gran voglia di parlare. Raccontare tutte le cose fantastiche che gli erano successe quel giorno.
Mentre Hermione si occupava di Luke.
Malfoy prese in braccio il suo protetto e lo portò nella sua stanza, dopo essersi assicurato che si fosse lavato l'aiutò ad indossare il pigiama.
Stava allacciando l'ultimo bottone, quando la porta si aprì ed il viso sconvolto di Hermione fece la sua apparizione.
- Draco hai visto Bea? In camera sua non c'è, sono andata a darle a buonanotte, ma la stanza è vuota ed il letto intatto -
Sollevando lo sguardo coperto dalla frangia, fermò le dita sull'ultimo pulsante.
- Spero per lei che non abbia fatto una cavolata, o giuro che non riuscirà a sedersi per lungo tempo - ringhiò lui duro
Pensava che la piccola si fosse nascosta al maniero, e con questo suo colpo di testa punire entrambi. O meglio lui, per averle proibito di frequentare il figlio di Zabini.
Uscendo a passi veloci dalla stanza, quando fu nel lungo corridoio disse
- Homenun revelio - l'incantesimo però mostrò solo loro. Beatrice mancava all'appello.
Senza indugio produsse il suo patronus che mandò da Potter spiegandogli l'accaduto. Dovevano prendere in considerazione ogni opzione.
Ma sopratutto dovevano avviare le ricerche. Hermione era agitata, borbottava frasi senza senso, torcendosi le mani ed andando avanti ed indietro come una fiera in gabbia.
- Fermati Granger, mi stai facendo venire mal di testa - lei si bloccò e guardandolo in cagnesco disse aspra
- Scusa se sono preoccupata, sai è mia figlia quella che è scomparsa -
- Credi che a me non importa nulla? Beh ti sbagli. Vediamo di ragionare dimmi i luoghi dove potrebbe andare se volesse nascondersi?! -
Lei lo fissò, poi scuotendo il capo flebile disse
- Non lo so, forse Molly lo sa. Io ero sempre fuori casa. E poi non è mai capitato che decidesse di sparire -
Avvicinandosi Draco, per la seconda volta in un giorno l'abbracciò.
Capì quando lei si sentisse fragile in quel momento
- La troveremo te lo prometto, e spero abbia una buona scusa per questo colpo di testa -
Intanto Potter e Zabini erano arrivati al manor.
Cercavano di capire se fosse andata via di sua spontanea volontà o rapita.
Mentre tutti si scervellavano per cercare di scoprire che fine avesse fatto, lei cercava di mettere a tacere coscienza e stomaco.
" Mi staranno cercando? Si sono accorti che sono sparita? Importerà a qualcuno che non sono andata via? " ecco cosa le frullava nel cervello.
Gli auror cercavano di mettere appunto un piano di ricerca.
Quando Alex a piedini nudi arrivò nello studio e con voce angelica disse
- Credo che sia alla tana. -
Draco afferrò il piccolo per le braccia, e chinandosi alla sua altezza guardandolo negli occhi chiese
- Sei sicuro? Alex siamo preoccupati per lei -
Il piccoletto alzò lo sguardo sulla madre e vedendo la preoccupazione sul suo viso, annuì convinto
- Si, di solito si nasconde nel capanno di nonno Arthur -
Senza dare il tempo a nessuno di reagire Draco si era smaterializzato e ringhiando la stava chiamando a grande voce. Tanto che al suono della voce del biondo lei cominciò a tremare.
- Prega di avere una buona scusa Beatrice Weasley, perchè sono molto, ma molto arrabbiato. Hai fatto morire di paura tu a madre! - disse duro, mentre tutta la famiglia Weasley usciva nel giardino e fissava un drago biondo che sputava fiamme.
- Che succede Malfoy ? - chiese Arthur preoccupato
- Vostra nipote a pensato bene di fuggire e spaventare a morte sua madre - disse asciutto
Oramai avevano raggiunto il capanno e lo si sentì dire aspro
- Conto fino a tre, esci da dove sei nascosta. Ora! -
Tutti trattenevano il fiato, lui era veramente furioso ed i cugini per la prima volta non desiderarono trovarsi nei panni della cugina.
Un Malfoy era già poco accomodante di per sè, uno fumante era vermente pericoloso.
Dopo minuti che sembrarono secoli la porta si aprì lentamente ed un viso fece capolino.
Con poche falcate Draco la raggiunse ed afferrandola per un braccio la scosse adirato
- Che diavolo volevi dimostrare ragazzina. Hai fatto morire di paura tua madre e non solo. Sei una sconsiderata. Considerati in punizione -
- Io volevo..mi spiace..ma - balbettava abbassandolo sguardo
Molly s'intromise e prese le difese della nipote
- Su Malfoy non c'è bisogno di essere duro, sicuramente c'è una spiegazione a tutto questo - cercando di abbracciare la nipote.
- Lo spero per lei! - esclamò lanciandogli uno sguardo truce
- E' tutto bene quel che finisce bene - disse Zabini, cercando di stemperare il momento
- Impicciati dei fatti tuoi - disse secco e girandosi verso la ragazza riprese - Andiamo tua madre ti sta aspettando - e senza salutare si smaterilizzò al manor, dove Hermione a furia di andare avanti ed indietro aveva consumato il tappeto.
- Bea, stai bene? Perchè sei fuggita? Mi hai fatto morire di paura - disse la donna abbracciandola, mentre Draco li fissava e facendo una smorfia disse asciutto
- Perfetto, non capirà mai il suo errore se la coccoli. Io te l'ho riportata, ora vedi di fare il lavoro di madre e non quello di chioccia - e senza aggiungere altro uscì dalla stanza od avrebbe commesso un duplice omicidio.
- Perchè l'hai fatto? - chiese Hermione facendo accoccolare sua figlia tra le sue braccia
- Non lo so mamma, ero arrabbiata. Mi sono vergognata. Draco c'è l'ha con Marcus, e non perde occasione per separci. - disse la ragazzina in un sussurro
- E' preoccupato, ti vuole bene, e non vuole che tu soffra - disse quasi parlando con se stessa autoconvincendosi che l'interesse di Malfoy si fermasse li. Ma sapeva che come lei si sentiva bene li, protetta. Forse anche lui stava bene, si sentiva vivo.
Malfoy chiuso nello studio rifletteva, " Che diavolo gli stava prendendo? " pensava " Mi sto calando in ruolo che non mi appartiene ".
Fasciato da un pantalone nero ed con indosso una camicia cucita su misura che gli aderiva perfettamente al torace, mentre si versava da bere. Non si accorse che qualcuno era entrato silenziosamente nello studio e lo stava osservando.
- Malfoy? - una voce lo chiamò distogliendoloo dai suoi pensieri
Lui si girò, e con un sospiro fece cenno di entrare.
- Sei ancora arrabbiato con me? - lui fisando la ragazza con un gesto della testa negò
- Scusa non volevo, la mamma mi ha spiegato quanto vi siete preoccupati. Ma io voglio bene a Marcus, e tu mi stai sempre con il fiato sul collo. Vorrei che avessi più fiducia in me - Avvicinandosi e mettendo le sue iridi grige nelle sue disse
- Non è di te che non mi fido, ma di Marcus. Non voglio che tu soffra, ne hai già passate a sufficienza mi pare -
- Posso farti una domanda personale? - con la mano le fece segno di parlare
- Ho notato che tu e la mamma non vi " scannate ", c'è qualcosa che dovrei sapere? - alzando un sopracciglio ridacchiando disse
- Non ti sembra di correre un pò troppo mocciosa? Non infilarsi le bacchette negli occhi non vuol dire che ci sia " amore " nell'aria. Quindi smettitla di farti castelli in aria. - lei fece una smorfia e disse
- Sarà, ma ho l'impressione che mamma ti guardi sotto un ottica diversa -
- Uh, abbiamo una magipsicologa. - disse lui prendendola in giro
- Malfoy sono in punizione? - chiese poi mordendosi il labbro
- Fino al giorno del tuo matrimonio - ghignò lui quando vide l''espressione della rossa
- Scherzo, diciamo che non potrai ricevere visite dal tuo spasimante per una settimana -
Beatrice aprì la bocca per protestare, ma quando lui alzò un dito in segno di ammonimento decise che era meglio tacere.
Ed annuendo uscì dalla stanza.
Fuori uno dentro un altro.
Il suo studio era diventato un porto di mare.
Non aveva quasi più privacy.
Hermione bussò e senza attendere risposta entrò
- Draco posso parlarti? - chiese
- Se proprio devi - ripose lui rinunciando a lavorare, e posando la piuma sulla scrivania.
Malfoy non era soltanto un auror, ma gestiva anche le imprese di famiglia.
- Voglio capire quanto i miei figli siano important per te. Non voglio che debbano soffrire nel momento della separazione -
- Mi ci sono affezionato, va bene? - rispose lui scocciato, come se quella fosse una notizia personale.
- Guarda che non è una vergogna voler bene. - disse lei con un mezzo sorriso.
- Lo so, e che non mi aspettavo di " cadere " per dei bambini che non fossero i miei. Ma sopratutto che questi ragazzi fossero i tuoi Granger, è troppo complicato da spiegare - disse serio passandosi una mano fra i capelli
- Provaci, dicono che sia intelligente. -
- Tu sai che io e tuo marito non siamo mai anddati molto d'accordo? - lei annuì - però se ci capitavano missioni insieme, tutto cambiava. Era come se certe differenze non vi erano mai state. Ci guardavamo le spalle a vicenda. Finito quello che facevamo lui si smaterializzava felice di tornare da qualcuno. Mentre io che mi autoconvincevo della mia perfetta vita, rientravo in una casa vuota - parlava con lo sguado fisso
- Perchè allora non ti sei fatto una famiglia, mi sembra che le donne non ti manchino? - chiese lei piegando la testa
- Già, donne interessate al nome ed ai miei soldi. Purosangue vuote e senza cervello. Che mi avrebbero generato un erede perchè obbligate. No, grazie Granger ne faccio sinceramente a meno -
- Quindi hai trovato nela mia famiglia, una tua famiglia surrogato - disse lei
- Si, no. All'inizio non volevo averci a che fare ne con te, ne con la tua famiglia. Poi non so qualcosa è cambiato. Alex, Bea ed anche Luke, mi hanno fatto vedere che la vita può essere condivisa. Gridolini, pianti e mani sporche non sono poi così tanto male - rispose ridacchiando
- Posso chiederti un favore Draco? - lui alzò il viso, era bello sentre i suo nome pronunciato da lei.
- Dimmi? -
- Una volta finito tutto, ti prego di non sparire dalla vita dei miei ragazzi, ti sembrerà strano ma ti hanno accettato come figura maschile, e credo ne soffrirebbero -
- Se me lo permetterai, non intendo farlo. - rispose lui serio
- Bene, ora ti lascio al tuo da fare - ed alzandosi si avviò mentre lui la richiamò e lei girandosi lo fissò
- Grazie Hermione - alzando le spalle rispose
- E di che, sono io che ti devo molto - ed uscì lasciandolo ai suoi pensieri.
Quando la porta si richiuse, entrambi ebbero lo stesso pensiero.
Quanto quella vita sarebbe mancata, condividere i pasti, discutere a tavola con qualcuno che non fosse un bambino. Sentire nella stanza un profumo che non fosse il proprio. Forse era ora di aprire gli occhi e guardare avanti.
Scrivere pagine nuove sul libro della vita.  

Io Te pannolini... e tanti guai [ Storia di malfoymyheart ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora