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Il profumo dell'erba bagnata raggiunse le narici dei due ragazzi seduti sulla panchina altrettanto umidificata dalle poche goccioline di pioggia cadute durante quella mattina di quello stesso giorno.
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Taehyung non appena sentì il richiamo di uno degli uomini non ci pensò neanche che prese il polso della ragazza ed iniziò a correre verso l'uscita del locale chiuso. La studentessa correva dietro il biondo che al contrario di lei, che teneva saldo con una mano lo zaino, aveva l'altra mano libera che oscillava davanti ed indietro.

Riuscirono ad arrivare alle strade più affollate di Seoul, così facendo si nascosero tra la folla di persone che erano uscite da poco con i propri figli, in coppia oppure semplicemente con gli propri amici. Gli uomini vestiti in bianco e nero spintonavano i clienti dei vari negozi, per raggiungere i due adolescenti che nel frattempo finsero di essere una coppia che passeggiava per il grande centro, uscendo da un negozio ed entrando in un altro, raggiungendo così il parco.
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"Quindi tu sei..."Chaeyoung voleva porre all'incappucciato una domanda, ma quest'ultimo la interruppe con un gesto della mano e disse "Sono Kim Taehyung." Le sorrise.
Il ragazzo capì immediatamente quale domanda volesse porgli la sua interlocutrice ed era per questo che la bloccò; lui non voleva essere V dei BTS in quel momento, quello che sorrideva davanti alle telecamere nonostante stesse passando un periodo buio della sua vita; non voleva interpretare un Taehyung che finge e che non commette nessuno sbaglio difronte alle persone che lo sostenevano. Ma tutto ciò lo doveva fare perché aveva deciso di intraprendere una strada dura e faticosa e soprattutto faceva parte di un gruppo musicale: solo un errore e tutto ciò che avevano costruito insieme sarebbe andato in frantumi.

Rimasero in silenzio per dei minuti interminabili: Chaeyoung era rimasta con la schiena dritta e si guardava le scarpe, sporcate leggermente da qualche schizzo di fango, il cantante invece era chinato in avanti con i gomiti poggiati sulle ginocchia, giocherellava con i pollici mentre teneva il labbro tra gli incisivi con il fare nervoso. "Ci vediamo"si alzò dalla panchina e si diresse verso il traffico dove sparì, lasciando la più piccola con il cuore che le batteva velocemente nel petto.

" Come mai hai fatto così tardi oggi?" Domandò una voce proveniente dalla cucina. Mentre si toglieva le scarpe all'ingresso la corvina pensava ad una scusa credibile da dire alla madre che nel frattempo apparecchiò il tavolo con ormai il cibo raffreddato.

Freedom ~Kim Taehyung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora