VIAGGI PERVERSI prossimamente cartaceo
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Qualche giorno prima di questo incontro alla stazione di Roma Termini, tra un messaggi e l'altro avevamo avuto modo di parlare non solo dei suoi genitori e della tesi universitaria ma anche della sua vita sessuale fino al punto di spingerci oltre ai semplici e banali messaggi erotici.
Avete in mente quando i genitori privano i propri figli nel fare una determinata cosa senza un motivo logico dicendo soltanto: <<non devi fare questo! Non devi fare quello che non va bene!!>> e i figli sia per curiosità che come forma di ribellione trasgrediscono a tali imposizioni e provano a fare tutto ciò di cui gli è stato proibito?! Bene lei era una ragazza che aveva reagito in questo modo.
Anna si sentiva come una ragazza dietro le sbarre, come una detenuta incatenata e la cintura di castità e l'unico mazzo di chiavi per essere liberata era sotto la custodia dei loro genitori che, come poliziotti, fanno la guardia ad un penitenziario.
Non si era mai potuta godere un alba con i propri amici, non era mai potuta andare in discoteca per poi tornare tardi il mattino seguente, anzi a dirla tutta, non aveva potuto coltivare le sue amicizie soprattutto con ragazzi se non dietro le parole pressanti ed insistenti dei suoi genitori pronti a criticarla e a metterla in punizione per niente.
Circondata da proibizionismi eccessivi la ragazza inesperta aveva maturato la voglia di spingersi oltre fino al punto di rompere le catene ed evadere da quella situazione ancor prima di conoscere me, ma senza alcun risultato concreto fino a quella notte.Giorni prima mi aveva raccontato che oltre ai primi baci e i primi fidanzamenti infantili durati qualche giorno aveva provato ad avere un rapporto orale con un ragazzo durante gli anni del liceo al suo quinto anno.
Un suo compagno di classe che era stato molto cordiale e premuroso durante gli anni del liceo, prima della festa che annunciava la chiusura della scuola le aveva chiesto esplicitamente tramite messaggi se le poteva fare una sega.Anna, la ragazza inesperta, dopo averci pensato un paio di giorni le aveva dato il suo consenso dopo aver pensato alla sua situazione familiare sia perché le piaceva fisicamente, sia perché finalmente avrebbe fatto la sua prima esperienza sessuale.
Il giorno della festa, tra docenti, compagni di classe,dolci e musica, lei e il suo compagno erano riusciti ad appartati lontani da occhi indiscreti in un ripostiglio al piano terra della scuola, pecca che il ragazzo si era bagnato dentro le mutande ancora prima di cominciare a farsi masturbare.Una figura di merda assurda da parte del ragazzo che personalmente non ho mai fatto e spero di risparmiarmi figure simili fino all'andropausa!
Comunque questo è tutto ciò che mi raccontò inerente alle sue esperienze, praticamente nulla di concreto, ma evidentemente ciò che mi spinse ad andare oltre fino al punto di raggiungerla a Roma fu incentivata dai messaggi che ci scambiammo in seguito, quando piano piano lei iniziò a fidarsi di me e a prendere coraggio.
Continuando a messaggiare, giorno dopo giorno i discorsi si erano fatti più interessanti fino al punto che, scambiarci qualche foto più spinta era diventato normale.
Ogni cosa che dicevo lei acconsentiva, sembrava come se io fossi il suo maestro, dal quale apprendere in materia sessuale, e lei la mia alunna.Notando questa sua subordinazione nei mie confronti , visto la mia mente poco stabile specialmente in quel periodo, mi venne in mente di farle una proposta insolita.
Le avevo proposto se voleva girare un video porno con me, avremmo girato un video con il cellulare durante il nostro rapporto giusto per conservare questo ricordo per noi.
Lei inizialmente mi aveva risposto di no, ma io rassicurandola le avevo detto che sarebbe rimasto solo un nostro ricordo.
La ragazza aveva paura che comunque qualche mio amico avrebbe potuto vedere il video sul mio cellulare fino al potuto da poter fare una brutta fine come quella di finire sul web.
Lei non era preoccupata del fatto di fare il video porno insieme a me, anzi tutto ciò le incuriosiva e divertiva, ma lei aveva paura delle conseguenze di quell'atto specialmente perché sarebbe stata riconoscibile a viso scoperto.Per farle accettare la mia proposta infatti mi venne in mente un'idea, a breve ci sarebbe stata la festa di Halloween, bambini mascherati che con la tipica frase: << dolcetto o scherzetto?! >> barattano un scherzo in cambio dolci è monete bussando per le porte della città, grazie a questa festa mi era venuto in mente di dirle che avremmo potuto comprare delle maschere per non farci riconoscere e girare il nostro video porno amatoriale con i visi coperti così che nessuno ci avrebbe potuto riconosce e lei, da buona ragazza subordinata a me, pronta a spingersi oltre e a voler trasgredire alle regole della sua famiglia mi aveva risposto di si.
Le avevo commissionato di comprare la sua maschera in un negozio a Roma, infatti quando andò al negozio mi mandò svariate foto per avere il mio consenso prima di comprare la maschera.
Per lei scelsi una maschera che per la metà di sinistra era di color bianco porcellana effetto vintage frantumato mentre invece per la metà di destra era decorata con brillantini d'oro stile classico.
La maschera non copriva per intero tutto il viso, copriva solo la parte superiore del viso da metà naso per poi contornare le gote per terminare in alto lungo la seconda metà inferiore della fronte, scelsi quella maschera perché copriva poco il viso così da potersi vedere per intero tutta la sua bocca con le sue labbra carnose durante la ripresa con il mio cellulare.
Per me invece non le commissionai di comprare nulla, scelsi di portarmi un cappuccio nero bondage che anni prima avevo ricevuto come regalo di compleanno dalla mia vecchia compagnia di amici.
Era un regalo ricevuto per farci due risate prima di scartare il vero regalo, ma dopo anni non potevo mai immaginare che mi sarebbe potuto servire realmente per girare il mio primo video porno amatoriale, ero eccitato e voglioso di fare questa esperienza, anche perché di quel video in futuro, per quanto avessi la mente contorta in quel periodo, avrei potuto utilizzarlo per scopi diversi come ad esempio pubblicarlo in qualche sito apposito piuttosto che conservarlo semplicemente all'interno della memoria del mio cellulare.<<Bene siamo arrivati!>> risposi io continuando a camminare mentre il navigatore annunciava l'arrivo in albergo.
<< Ma serve la carta d'identità?! >> mi domandò lei preoccupata
<<Si, o la carta d'identità oppure la patente, dobbiamo farci riconoscere per poter validare la prenotazione, perché scusa?! >> risposi io con tono infastidito per queste sue domande stupide
Anna:<< No perché ho paura che i miei genitori possano scoprire che sono stata in questo albergo se do le mie credenziali>>
<<Non c'è alcun problema Anna, è la prassi di sempre quando si prenota in un albergo, servono solo per verificare chi siamo tutto qui!>> le risposi per tranquillizzarla ulteriormente.
Io:<<Dai entriamo ora e non ti preoccupare di nulla>>
Lei:<<Si hai ragione, ok..>>
La pioggia si era quasi placata, dopo aver chiuso l'ombrello fecimo i tre scalini che ci separavano dall'ingresso principale dell'albergo, dopodiché le porte scorrevoli si aprirono.
Finalmente eravamo in albergo, in quel momento io pensavo che finalmente mancava poco per convalidare la prenotazione, qualche minuto e sarei stato in stanza con la giovane universitaria inesperta per sperimentare giochi erotici e soddisfare ogni mia voglia carnale.
Non sarei stato magnanimo e clemente, anzi tutt'altro.----------------------
//Spazio riservato all'autore//
Cosa pensate del nuovo capitolo? La mia autobiografia vi sta piacendo?
Spero di sì anche perché ora stiamo entrando nel pieno della storia nonché nel dettaglio della mia autobiografia erotica!!
Aspetto un vostro giudizio tra commenti e voti.
Vi ringrazio per i messaggi sia pubblici che privati che ho ricevuto.
Apprezzo tutti i complimenti, tutte le critiche e tutti i consigli che ho ricevuti anche perché saranno fonte costruttiva per migliorare.Buna lettura!! 😏📖
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VIAGGI PERVERSI
ChickLitSono Max e questa è la mia storia. La mia è un autobiografia che pubblicherò passo dopo passo parlerà di un periodo particolare della mia vita. Dopo un infanzia basata su valori fondati sull'amore e i principi di coppia, ad un certo punto a causa...