VIAGGI PERVERSI prossimamente cartaceo
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Era in ginocchio davanti ai miei piedi, dietro gli occhiali da vista neri e spessi mi guardava aspettando un mio comando. Io ero lì in piedi vestito dalla metà vita in su. I miei pantaloni e i miei slip poggiavano sulle francesine in pelle che indossavo. Gli indumenti che indossavo sotto la vita erano abbassati giacenti attorno alle caviglie.
Io:<< passami la cintura la tengo io>>
Lei:<<come?perchè?!>>
Io:<< tu passami la cintura.>>
Mi era appena venuta un idea che avrei riservato a breve. La ragazza, dopo che ebbi alleggerito la presa sulla sua testa per garantirle mobilità riuscì a chinarsi lungo il suo lato destro per prendere la cintura e porgermela, io allontanando la mia mano sinistra che fino ad allora avevo tenuto appoggiato sull'altra mano presi la cintura che mi aveva sfilato pochi minuti prima, per un momento distaccai anche la mano destra che la utilizzai per piegarla in due, dopodiché tenendola impugnata dalla parte della mano sinistra la mano destra la riportai sopra la sua testa, intorno ai suoi capelli neri e leggermente disordinati per riprendere contatto con ciò che ormai era diventato di mia proprietà, il suo corpo.
Io: <<inizia a succhiarmelo ora..!>>
Le comandai accennando un leggero colpo di cintura sul suo fianco destro per iniziare a far rumore e a farle capire chi fosse il padrone e chi la serva. Lei dopo aver ricevuto il leggero colpo accennò con la voce un suono stridulo come per dire A ma in tono smorzato, la vergine alzò la testa, mi guardò per una frazione di pochi secondi con occhi pietosi che chiedevano tempo, io le chinai il capo forzatamente verso giù per farle capire ciò che doveva guardare ovvero il mio cazzo e con aria rassegnata da ciò che sarebbe stato il suo destino iniziò a concentrarsi per iniziare.
Io:<< prima prendilo con la mano e inizia a fare avanti e indietro, ha bisogno di diventare più duro non vedi?!>>
In quel momento iniziai a pensare che ero troppo gentile, gli stavo insegnando le basi a chi doveva solo ringraziarmi. Iniziò ad avvicinare la mano destra e impugnandomi il pene a metà lunghezza, lo sollevò portandolo poco più in alto, in quel momento tra una parola e l'altra aveva leggermente perso di volume rispetto al momento in cui le stavo palpando il seno e la stavo slinguazzando pochi minuti prima.
Io:<< Vai cazzo inizia!!>>
Lei annuendo iniziò a fare avanti e indietro, il mio pene iniziò a prendere a poco a poco volume ma non bastava, il glande ancora non si intravedeva. Ogni tanto sbagliava il ritmo rischiando di lederni con le unghie, era diventato un gesto meccanico e nulla di più.
Lei:<< Va bene così..?! Emm sto andando bene?!>>
Io:<< usa la bocca anche, inizia a succhiarmelo, vai cazzo..!>>
Dopo aver detto ciò le tirai un'altra leggera cinghiata ma questa volta di rovescio sul seno sinistro
lei fermandosi un momento, di nuovo con voce smorzata e stridula gridò: << AAH.....>> questa volta le avevo fatto leggermente male e infatti il grido fu molto più acuto.
Dopo di ciò avvicinò le sue belle labbra carnose vicino la parte terminale della cute del glande. Oltre ad una semplice sega era importante cominciare a provare una fellatio. Aveva le labbra secche perché fino ad allora aveva tenuto la bocca aperta e non aveva bevuto da quando ci eravamo incontrati fino a quel momento e nella stanza il calore si faceva sentire sempre di più per la giovane studentessa di logopedia. Le avrei versato un po' di champagne per farle bagnare le labbra se l'avessi avuto a portata di mano, ma lei non se lo meritava. Avvicinò la bocca al mio pene, appoggiò dopo averle lasciato modo di inclinare il capo verso sinistra le sue labbra sulla cute del pene, le appoggiò ma solo per un attimo, dopodiché le acconsentii di allontanare la testa e lei allontanandola perse in questo modo il contatto con il mio cazzo con le sue labbra, dopo aver annuito e aversi schiarito la gola decise di aprire la bocca per mettersi dentro il mio glande ancora asciutto. Dopo che lo mise e vi poggiò insicura le labbra intorno alla metà del glande io le dissi:
<< Più dentro ora..!>>
Le spinsi con forza la testa per fargli entrare tutto il mio pene nella sua bocca, era abbastanza duro così da entrare fino ad arrivagli in gola. Lei chiuse forzatamente gli occhi, la ragazza si sentiva la gola strozzare e inoltre si sentiva senza fiato. Ad occhi chiusi accennando un soffocamento divenne leggermente rossa in viso e le uscì una piccola lacrima dall'occhio destro per lo sforzo. Le avevo fatto provare un soffocone per qualche secondo in modo inaspettato e forzato. Dopo qualche secondo le allontanai la testa e lei lasciando il contatto con la sua bocca con il mio pene si chinò lungo il mio lato sinistro e lasciando anche il contatto con la mano destra sul mio pene si mise in posizione quadrupedica di lato a me e iniziò a tossire intensamente.
Io:<< Ecco così devi metterlo in bocca, devi imparare a metterlo tutto!>>
Le dissi dandole il terzo colpo di cintura sul fianco sinistro fino a farle diventare il fianco rosso. Lei non riusciva a dire nessuna parola, stava ancora tossendo.
Io:<<Dai!!>>
Ero pronto a darle un'altro colpo ma lei per non riceverlo si rimise inginocchio ed io evitai di provocarle altro dolore in quel momento. Riavvicinò la mano destra al mio pene che aveva preso volume fino a far vedere completamente il glande. La vergine ancora rossa e ancora con la saliva in gola che le avevo fatto andare di traverso si avvicinò al mio cazzo per prenderlo in bocca. Io le rimisi la mano destra, che poco prima avevo allontanato per farla tossire, sulla sua testa per guidare ogni movimento che lei avrebbe fatto. Era un giocattolo per me e come tale sentivo il bisogno di trattarla.
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// Spazio riservato all'autore //
Decima parte della mia autobiografia, spero che il racconto stia iniziando a farsi più interessante per voi lettori, giungere subito a conclusioni carnali sarebbe affrettato preferisco descrivere le sensazioni provate e fatte provare alla ragazza così da farvi immedesimate il più possibile a 360% . Aspetto qualsiasi forma di commento 💪🏼💪🏼
Buona lettura!! 😏📖 🔞
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VIAGGI PERVERSI
ChickLitSono Max e questa è la mia storia. La mia è un autobiografia che pubblicherò passo dopo passo parlerà di un periodo particolare della mia vita. Dopo un infanzia basata su valori fondati sull'amore e i principi di coppia, ad un certo punto a causa...