Oh, I always let you down
You're shattered on the ground
But still I find you there
Next to me
And oh, stupid things I do
I'm far from good, it's true
But still I find you
Next to meCon gli occhi umidi, termino quella che potrebbe essere la mia ultima esibizione in questa scuola.
Faccio un lungo sospiro e avanzo leggermente, posizionandomi di fronte alla commissione.
Mancano solo due posti per completare il gruppo di persone che accederà al serale e temo di non riuscire a fare questo passo che, per me, sarebbe importantissimo.
Maria guarda i professori, poi me.
Le sorrido debolmente e sposto poi lo sguardo sulle mie scarpe.Sento dei passi avvicinarsi, alzo il capo e vedo Maria di fianco a me, con la felpa verde tra le mani.
Istintivamente la abbraccio.
«Questa è tua...» dice, porgendomi la felpa, che afferro con molta calma.
La osservo per un po', poi la stringo forte a me tra il boato del pubblico che non smette di urlare il mio nome.
Maria mi dice di raggiungere gli altri e così faccio.
Giro le spalle e raggiungo i miei compagni.
La prima cosa che faccio è abbracciare Filippo, una delle persone più importanti per me qui dentro.
Sciolgo l'abbraccio quasi subito, imbarazzata dalle urla del pubblico.
Mi metto seduta accanto a lui e, quando sto per sussurrargli qualcosa all'orecchio, la voce di Maria mi distrae.
È rimasto un solo posto disponibile e a contendersi il posto saranno Luca e Zic.
Mi concentro sulla sfida, dimenticandomi completamente di ciò che dovevo dire a Filippo.
Seguo attentamente l'esibizione di Zic.
Poi tocca al mio amico, che si esibisce con il suo inedito 'In my arms'.Tutto il pubblico si scatena e noi con loro.
Ci alziamo in piedi e, assieme a Filippo e Lauren, ballo sulle note di questo brano che mi da sempre una carica assurda.Terminata l'esibizione, applaudo soddisfatta per la bellissima performance di Luca e, incrociando il suo sguardo, gli mando un bacio con la mano che lui ricambia sorridendo.
Zic lo raggiunge al centro dello studio.
Maria spiega qualcosa che non riesco a comprendere perfettamente poiché c'è Filippo che, conoscendomi e soprattutto essendo a conoscenza del rapporto che ho con Luca, mi dice di stare tranquilla.Poggio la mia mano sulla sua gamba sinistra e, con l'altra, picchietto le dita sulla mia di gamba.
Dopo vari discorsi dei prof, Maria si alza per raggiungere il centro dello studio.
La felpa verde la poggia tra le mani di Luca ed io salto di gioia.
Dopo aver indossato la felpa, il mio amico corre immediatamente verso di me per abbracciarmi.
Mi solleva dal pavimento e mi lascia un bacio tra i capelli.
«Ce l'abbiamo fatta, ci credi?» dice.
Sorrido.
Già, ce l'abbiamo fatta.
Dopo tanti sacrifici, dopo i tanti 'no'.
Dopo il periodo complicatissimo passato recentemente.
Ce l'abbiamo fatta, siamo al serale.Lo guardo negli occhi e sorrido.
«Ce l'abbiamo fatta!» dico.
Ci accomodiamo vicino agli altri e, dopo averci presentato colui che sarà il direttore artistico di questa edizione del serale, Maria prende un foglio tra le mani.
Inizia a formare le squadre.
Per ora, in quella Blu ci sono Filippo, Einar, Matteo e Lauren.
In quella Bianca, invece, Biondo, Luca, Irama ed Emma.
«Carmen...» dice Maria.
Mi alzo e la osservo con un piccolo sorriso sulle labbra sperando che, dalla sua bocca, esca una sola parola: squadra blu.
Nei bianchi c'è Luca e sarei felicissima di condividere questa nuova fase con lui, ma ci sono quei tre con cui non ho alcun tipo di rapporto e non vorrei rovinare l'esperienza al serale per colpa di persone che farebbero di tutto pur di screditarmi.
«Squadra bianca!» continua la conduttrice.
Come non detto...
Leggermente dispiaciuta, mi avvicino per prendere la felpa e la indosso, mentre mi incammino verso i miei nuovi compagni di squadra, se così si possono chiamare.
Prendo posto, ovviamente, accanto a Luca che mi guarda dispiaciuto.
«So che avresti preferito essere in squadra con Filippo, ma non sarà un colore a dividervi, non preoccuparti.» mi sussurra dolcemente.
«Più che Filippo, mi preoccupa il fatto di dover condividere questa nuova fase con persone che non mi sopportano e con cui litigo praticamente dal primo giorno.» rispondo.
«Ci sono io con te!» esclama.
Sorrido. «Lo so ed è l'unica cosa che mi rende felice.»