Sono seduta sul divano a leggere un libro quando, a disturbarmi, arriva Irama, che si siede accanto a me.
«Che ne dici di provare?» propone, tenendo lo sguardo fisso sul pavimento.
Annuisco, alzandomi dal divano e incamminandomi verso la palestra.
Mi siedo al piano e, prendendo il testo della canzone che dovremo preparare, comincio a ripassare mentalmente.
Vedo entrare Irama dalla porta con carta e penna tra le mani.
«Comincia a provare le tue parti, che io scrivo le barre da aggiungere alla canzone.» dice col suo solito tono acido.
Annuisco, mentre lui si siede sul pavimento, con la schiena appoggiata allo specchio.
Comincio a provare le parti che mi sono state assegnate.
Le provo una, due, tre volte fino a quando non mi dice di smettere.
Possibile che debba comandarmi lui?«Ho scritto una piccola parte, vuoi leggerla?» mi dice, posizionandosi di fianco a me.
Annuisco.
Tutti che cercano più soldi per averti
e ti promettono vacanze sopra il loro yacht
lascia che i soldi li rendano soli e vecchi
per far l'amore sul mare ci basta un pedalò
e non voglio più smettere di ridere
ti regalerà quello che si, quello che non potrai mai vendereLeggo tutto attentamente, mentre sul mio viso spunta un leggero sorriso.
Sento i suoi occhi su di me, così faccio incrociare il mio sguardo con il suo.
Rimane a fissarmi per qualche secondo che sembra durare ore.
«Che ne pensi?» mi chiede.
«Mi piace, bravo.»
Mi sorride ed io faccio lo stesso, poi si alza prendendo carta e penna.
«Continuo a scrivere il resto, allora.» dice, sedendosi esattamente nello stesso punto in cui era poco fa.
«Io magari ripasso l'altro pezzo, intanto.» dico.
Mi alza il pollice, facendo l'occhiolino.
Un ragazzo più bipolare di lui non credo di averlo mai visto.Comincio a suonare e a cantare 'Sola', un pezzo che, mai come ora, sento più che mio.
Mentre canto, noto Irama impegnato a fissarmi.
La testa appoggiata allo specchio, il foglio e la penna abbandonati sul pavimento, un leggero sorriso sul volto.Mi blocco, alzando un sopracciglio.
«Perché mi fissi?» chiedo.
«Nulla, nulla.» dice ritornando serio e riprendendo a scrivere.
Ad interrompere le nostre prove, è Biondo, che ci avvisa dell'arrivo della cena.