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Tornai distrutto a casa. Avevo gli occhi rossi e secchi, niente più lacrime da versare.

Aprii svogliatamente la porta ed entrai nell'appartamento.

Stavo andando nella mia camera quando mi soffermai a guardare la porta della tua stanza.

Ero indeciso se entrare o meno ed aspettai qualche minuto prima di prendere una decisione.

Respirai profondamente e poggiai la mano sulla maniglia per poi spingerla verso il basso ed entrare.

Nulla era fuori posto.

Eri molto ordinato JungKook, il disordine ti faceva innervosire e dovevi tenere tutto maniacalmente al proprio posto.

Si sentiva il tuo adorabile profumo.

Mi avvicinai al tuo letto e mi sedetti, col cuore dolente più che mai e che pareva essere diventato un macigno.

Mi stesi poggiando la testa sul tuo cuscino ed inspirai.

L'odore dell'acqua di colonia che eri solito mettere impregnava la federa.

Scoppiai a piangere.

Un pianto senza lacrime, perchè ne ero ormai privo.

Mi addormentai singhiozzando e dormii per circa tre quarti d'ora.

Quando aprii gli occhi, sbadigliai esausto, sembrava che la pennichella appena fatta non fosse servita a nulla, e che, anzi, mi avesse solo stancato di più.

Mi misi seduto e mi stiracchiai.

Mentre circonducevo la testa notai una scatola marrone chiaro sulla tua scrivania.

Come mai non l'avevo vista prima?

Ieri non c'era.

Ce l'avevi messa tu?

Mi avvicinai e sul coperchio lessi il mio nome scritto con un pennarello nero su del nastro carta.

La aprii con mani tremanti e dentro vidi una videocassetta.

Sì, una videocassetta.

Eri un amante delle cose dimenticate.

Ti piaceva 'riportare in vita' oggetti ormai inutilizzati.

Ti piaceva sottrarre gli anni rimasti prigionieri al tempo e richiamarli in vita per poi schierarli quali combattenti servendoti degli 'oggetti dimenticati'.*

Presi la scatoletta nera e la rigirai fra le mani.

Non capivo.

Perchè, JungKook?

Era uno dei tuoi film preferiti?

Un vecchio fotomontaggio?

Mi diressi, confuso, nel salone.

Attaccai il lettore alla TV ed inserii la cassetta.

Quando il filmato partì, sussultai.

C'eri tu, seduto alla scrivania.

Perchè?

Non potevi lasciarmi una lettera?

O, semplicemente, non saresti potuto rimanere in vita?

Il tutto durava pochi secondi.

Tu accendevi la telecamera, eri piccolo.

Kook da quanto tempo pensavi di fare questa cazzata?

Le tue uniche parole erano:

«Per favore, salvami nella tua prossima vita hyung. Io aspetterò»

E poi tutto diventava nero.

Piansi per l'ennesima volta quella giornata.

«Aspettami JungKook» sussurrai fra i singhiozzi, come se tu potessi sentirmi.

{ 둘 = two

꧁The Truth Untold꧂ ➴ⓋⓀⓄⓄⓀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora