Capitolo 1

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Sto correndo per le strade per arrivare il prima possibile da Ian per riferirgli questa grande notizia.

Vado contro qualche persona ma sono troppo felice per accorgermene.

Quando finalmente arrivo al grattacielo entro velocemente prendendo l'ascensore mentre una guardia mi insegue perché non ho fatto i soliti controlli. Appena l'ascensore si apre corro per arrivare davanti al suo ufficio ma la segreteria sotto l'ordine del padre di Ian mi ferma, e quando la guardia ci raggiunge cerca di portarmi via ma io continuo a urlare il nome del mio ragazzo finché non esce infuriato per il casino che stavamo facendo.

"Si può sapere che diavolo sta succedendo? David lasciala immediatamente" urla più furioso che mai. La guardia il quale nome sia David per quanto ho capito cerca di replicare invano.

"Che ci fai qui?" chiese sorpreso per le mia visita inaspettata mentre chiudeva la porta del suo ufficio.

"Ho una bella notizia da darti" saltai felice sotto il suo sguardo divertito.

"Dimmi" mi abbracciò da dietro baciandomi il collo scoperto mentre una scarica di brividi invase il mio corpo.

"Prima voglio avvisarti che i nostri genitori non saranno d'accordo e probabilmente mi cacceranno da casa perché quello che sto per dirti ci cambierà la vita" farfugliai muovendo tragicamente le braccia e le mani.

"Cosa?" mi guardò con occhi supplichevoli in attesa di una rapida risposta.

"Sono incinta" chiusi gli occhi per paura della sua reazione che arrivò qualche minuto dopo prendendomi in braccio e facendoci girare, dandomi continui baci su tutta la mia faccia mentre io ridevo felice.

"Sarò papà" urlò felice mettendomi giù e abbracciandomi.

"Shh, non urlare" lo rimproverai ridendo più forte seguita da lui che si allontanò per guardarmi la faccia e poi il ventre e viceversa finché mi corse incontro abbracciandomi.

Il mostro bellissimo momento venne interrotto da un bussare alla porta e subito Ian si ricompose andando dietro la scrivania mentre io mi misi composta su una delle poltrone davanti ad essa.

"Avanti" il tono freddo che usa con tutti tranne che con me è ricomparso.

"Ho sentito urlare. Che sta succedendo qui?" quasi lo sgridò appena mi vide seduta nell'ufficio del figlio.

"Niente papà, puoi anche andare, io ed Emily ce ne stavamo giusto andando" rispose duro guardando il padre in modo truce per poi venire da me e aiutarmi a mettermi in piedi.

"Ian, ti ho avvisato" gli punta il dito contro prima di uscire e lasciarci nuovamente soli.

"Andiamo a casa mia così ti riposi un pó" mi sorrise ritornando il mio Ian, il mio dolce principe azzurro che tanto amo.

Appena entrammo in macchina Ian mise la sua grande e calda mano sul mio ventre mentre mi sussurrava parole dolci e mi lasciava baci su collo, sulla mascella e sulle labbra.

"Devi coprirti bene Emy, non voglio che ti ammali, l'inverno è alle porte come l'influenza e i virus" sorrisi appoggiando la testa sul suo petto scolpito e coperto dalla camicia.

"Tieni, così starete più al caldo" si tolse la giacca coprendomi con essa mentre mi lasciava dolci baci sulla testa e mi accarezzava la schiena.

Mi addormentai così, con le sue carezze, le sue coccole e il ritmo del suo cuore che batte velocemente e solamente per me.

"Piccola, sveglia" qualcuno mi stava scuotendo con attenzione, aprì lentamente gli occhi sentendomi stanca.

"Ehy" dissi dolcemente alla figura del futuro padre di mio figlio.

Wherever you fallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora