Papà,
oggi sono andata a fare visita a mamma per la prima volta. È stata molto silenziosa, non ha detto niente ma era attenta a quello che gli dicevo. Ha ricambiato il mio abbraccio e l'ho sentita dirmi "Ti voglio bene". È stato un piccolo sussurro uscito dalle sue dolci labbra che non hanno mai toccato uomo che non sia stato tu, papà. Ti è fedele, lo è sempre stata e sempre lo sarà.
L'infermiera ha detto che sta acquistando lucidità e che se continua di questo passo potrei farla uscire dall'istituto per qualche ora, e mi ha anche detto che vuole venire a farti visita al cimitero ma è ancora troppo presto per lei. Ti prometto che un giorno la porterò io, quando starà bene, la porterò da te.Ti voglio bene mio piccolo e grande eroe.
***
"Mag, sai dove mamma nasconde le posate d'argento?" urlo dalla cucina mentre continuo a mescolare il contenuto nella pentola.
"Sono in fondo all'armadio in alto a sinistra" urla di rimando dalla sua stanza.
Oggi è un grande giorno. Julie, Aaron e il mio adorato Ian verranno a cena da noi per passare una serata in famiglia. A quanto pare Ian ha detto la verità a Chloe e quest'ultima è andata su tutte le furie. E' uscita da casa casa sua dritta verso la casa dei suoi genitori avendo una conferma dal padre.
Non so che fine ha fatto Chloe e non voglio saperlo dopo quello che c'ha fatto. I bambini sono più tranquilli da quando sentono la voce del proprio padre che a volte si ferma per dormire qua da noi, insieme a noi. E io sono felice perchè finalmente ho la famiglia che ho sempre desiderato anche se sento la mancanza di mamma e il buco vuoto che papà mi ha lasciato sul petto tutto sembra andare al meglio.Ogni giorno vado a fare visita a papà, e quando ho il permesso vado da mamma per stare un pò con lei. Il dottore mi ha confermato che quando starà un pò meglio potrò farla uscire dall'istituto per qualche ore, lei sembra star riuscendo ad andare avanti sorridendo a tutti anche se io so che dentro di lei ci sono ancora le macerie di un palazzo caduto per le fondamenta andate. E come biasimarla? Ha perso tutto, lei amava così tanto papà, nonostante la miseria in cui vivevamo, li l'ha sempre amato e aiutato nel momento del bisogno come aveva promesso davanti al pastore e a tutti gli amici e i parenti che avevano, ma che gli abbandonarono quando persero tutti i loro sordi; ma è questa la vita: fai una cosa sbagliata o perdi i tuoi soldi e tutti ti girano le spalle.
Io e Mag abbiamo parlato di più sul trasferimento che potremmo fare e pare che a lei l'idea piace tantissimo. Ci siamo promesse di restare unite, qualsiasi cosa accada. Forse c'è voluta la morte di papà o forse è maturata da sola, ma la mia cara sorellina è decisamente diversa da quello che era mesi fa. Credo che abbia incontrato un ragazzo ma non posso confermare questa mia teoria, ultimamente parla così poco di se stessa, come se avesse una scatola sigillata dentro di se e questo non gli fa bene.
"Emily! Porca miseria! Il campanello sta suonando da ore" mi passa davanti mia sorella sbuffando con Teddy in braccio. Dov'è Christian?
"Non l'ho sentito, scusa" prendo il riso ormai freddo dal frigo e lo mischio con delle olive tagliate, i funghi e per decorazione piccoli pezzi d'uovo quà e là. Lo sistemo sopra il piatto ovale dove avevo già disteso un letto di insalata. Lo poggio nel piccolo tavolo in un angolo della cucina e spengo il forno contenente la pasta al forno.
"Che profumino! Quando si mangia?" entra in cucina Aaron con in mano una bottiglia di vino, credo.
"Hai mangiato meno di un'ora fa, sei un maiale" lo sorpassa la cugina dandoli una sberla sulla nuca. "Io e Aaron abbiamo portato il vino" ultimamente quei due sono più attaccati del solito. Non che due cugini non devono essere uniti, ma loro lo sono in un modo.. speciale?
"Julie, dov'è tuo fratello?" chiedo alla bionda scuotendo la testa per distrarmi dai pensieri che mi fanno pesare inutilmente la testa.
"Era in strada quando l'ho chiamato, io e Aaron siamo venuti insieme" spiega portando alla bocca un'oliva rubata dal piccolo barattolo.
"Questo lo vedo" sogghigno verso di lei che tira fuori la lingua come i bambini quando gli fanno un dispetto. Alzo gli occhi al cielo per il suo gesto poco elegante per lei.
"Vado a vedere come stanno i gemelli, non li allatto da un'ora. Guai a vuoi se ritorno e non trovo più niente" gli minaccio puntando l'inice prima su uno e poi sull'altra.
"Afferrato il concetto" ridacchia Aaron alzando le mani.
Attraverso il piccolo corridoio e busso alla porta della camera da letto di mia sorella che subito mi viene ad aprire con questa volta Chris in braccio.
"Hanno pianto?" chiedo entrando nella stanza e chiudendo la porta dopo di me.
"No, ma credo abbiano fame" dice poggiando Chris vicino al fratellino e accarezzandogli la piccola pancia per poi soffermarsi sui minuscoli piedi coperti da dalla tutina bianca.
"Va bene, gli allatto e poi vengo" mi tiro su la maglietta e faccio scivolare il seno sinistro dal reggipetto dando poi il capezzolo a Ted che succhia velocemente facendo uscire dalla mia bocca un piccolo urlo per il dolore. Non mi ci abituerò mai. Respiro forte dando dei piccoli colpetti al sederino dal mio bambino coperto dal pesante pannolino. Neanche cinque minuti dopo abbasso lo sguardo e trovo Ted addormentato. Gli pulisco la bocca dal latte in eccesso e asciugo il mio capezzolo dal liquido biancastro che si trova dentro i miei seni gonfi.
"Buonasera mammina!" alzo lo sguardo incontrando quello del mio adorato marito e istintivamente sorrido.
"Buonasera papino!" lo prendo in giro anch'io poggiando anche Chris sul letto dopo averlo allattato e pulito come avevo fatto precentemente con Ted. Sistemo i cuscini ai lati dei gemelli e mi alzo andando contro a mio marito che mi aspetta con le braccia aperte.
Mi fiondo tra le sue braccia respirando il suo profumo. Il profumo che amo, il miglior profumo che abbia mai sentito.
"Come stai, piccola?" le sue enormi braccia circondando il mio esile corpo basso.
"Bene, e tu, piccolo?" lo stuzzico sciogliendo le braccia dalla sua schiena allacciandole subito dietro al suo collo.
"Bene" annuisce abbassandosi per lasciarmi un bacio sulla punta del naso. "Ti amo, ricordatelo sempre" mi sussurra dolcemente all'orecchio.
"Ti amo anch'io. Ricordatelo" sorrido leggermente quando le sue labbra si incrociano alle mie per un delicato bacio.
Spazio Autrice
Mi scuso per il ritardo ma sono stata male e chi è sul gruppo di WhatsApp lo sa bene.
Vi ricordo l'esistenza dei vari gruppi della storia. Contattatemi su posta privata se volte entrare nel gruppo di WhatsApp mentre per gli alti Social, troverete i link sul mio profilo.
Come sempre ringrazio chi segue, vota e commenta la mia storia ♥♥
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Wherever you fall
RomansaLa vita di Emily cambierà quando scoprirà di essere incinta del ragazzo che ama. Lui il più grande capo d'impresa, lei una ragazza normale con una famiglia che riesce a mala pena ad arrivare alla fine del mese. Dopo la morte del padre e il tradi...