18. Fantasma di una speranza

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Se l'esperto audio e video trovato da Andrew non li prese per matti, ci pensò il procuratore. Era una donna robusta d'aspetto mascolino, di circa cinquant'anni, con la bocca ampia e gli occhi piccoli. Ascoltò ciò che i Clark e l'avvocato ebbero da dire, scuotendo di quando in quando la testa.

Prese in carico la documentazione presente e passata, ma non elargì alcuna parola buona. L'unica concessione che i delusi ottennero fu la promessa di un'accurata valutazione.

«Sarò franca» disse la donna, in piedi, prima di sparire oltre la porta. «Non è mai capitato, in tutta la mia vita giuridica, mai, un caso del genere. Sono quella che si definisce una scettica, signori Clark, ma comprendo la vostra disperazione. Ciò nonostante, non posso sostenere un'accusa che potrebbe condannare un uomo libero e innocente alla prigione, almeno fino alla valutazione delle prove, per un reato così grave come l'omicidio premeditato.»

«La prego di tenere presente tutte le prove» insistette Lisa, e il procuratore capì cosa intendesse senza bisogno di sforzarsi. 

«Come le ho detto, ingaggeremo un nostro esperto per confermare l'autenticità di ciascuna prova.»

La porta si chiuse. Era poco meno del fantasma di una speranza.

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«Immagino tu conosca la vicenda di Santa Maria Goretti» disse Alexander guardando il parco tinto d'autunno dalla finestra della cucina. Era in compagnia del gatto di cenere.

«Ne avevi già accennato» rispose Thomas mentre appendeva la divisa fresca di lavanderia. «Fra l'altro sono cattolico, ci raccontavano le vite dei Santi quando eravamo bambini.»

«Perché hai usato il plurale?»

«Cosa?»

«Non ti ascolti quando parli? Hai detto "ci raccontavano quando eravamo bambini". Tu e chi altro? Non hai fratelli.»

«Ho un cugino.»

«E un fantasma religioso. Siete in tre.»

«Lasciamo perdere.»

«Non credo, comunque, che Amy perdonerà il suo stupratore e assassino. Non penso che lo vorrà con sé in Paradiso.»

«Le vie nell'Aldilà sono infinite, ne abbiamo avuto conferma.»

«Per la sua colpa, qualora morisse, questo David Slade potrebbe diventare anche lui un fantasma?»

«Non lo voglio nel mio appartamento. Specificherò con Amy che non lo inviti mai.»

Alexander abbandonò la visione del parco per guardare l'amico. Si toccò il tatuaggio da sopra il maglione. Se l'era fatto sul petto, nel luogo delle medaglie.

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