Atto I

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Ultima cena 18:00
Era un freddo inverno, il sole stava per tramontare; a casa di Spawn tutti i ragazzi si preparavano ad una serata tra amici: avevano ordinato la pizza per cena che doveva arrivare verso le 17:45. Camper era stranamente nervoso: diceva che il fattorino era in ritardo, che se avesse mangiato dopo le 19:00 non avrebbe digerito e non sarebbe riuscito a dormire. Che ci crediate o no, Spawn e Leo apparecchiavano la tavola al piano di sotto, mentre il loro amic... collega/conoscente era sul divano davanti alla tv con la sua ragazza Erica. Lever era appena arrivato, la serata si prospettava molto meno noiosa. Erica si alzò dal divano
Erica "Devo andare in bagno"
Camper "Già mi manchi"
Erica "Sei sempre così dolce"
Camper "Mai quanto te"
Erica scomparve verso il bagno e Leo guardò Camper con un fare incuriosito
Camper "Cosa c'è? Non mi guardare così faccia di merda"
Leo si voltò di scatto. In quel momento suonarono alla porta.
Lever "La pizza finalmente! Sono già le sei passate, qui in Trentino non si mangia così tardi, inopportuni"
Ma quando Spawn andò ad aprire non c'era nessuno alla porta.
Spawn "Ma che cazz"
Ritornò dagli altri e disse che alla porta non aveva trovato nessuno. Dopo qualche invocazione al divino, Lever prese il telecomando e cambiò canale per mettere la partita dei mondiali 2018; quella sera giocava l'Egitto contro l'Italia. Ventura alla tv aveva sempre un aspetto più arrapante. L'attenzione dei ragazzi per l'allenatore si levò per un urlo strozzato.
Leo "Cos'è stato?" chiese impaurito
Spawn "Sarà uno degli uccelli che ha fatto il nido di sopra, stai tranquillo"
Dopo l'autogol di Abdel-Shafy e la folla in clamore, il campanello suonò di nuovo. Spawn fece uno scatto felino verso la porta e l'aprì: si trovò davanti a Cileno, che salutava con un sorriso mezzo sdentato
Spawn "E a te chi cazzo ti ha invitato?"
Cile "Mi ha mandato un messaggio..."
Erika , che era stata in bagno per tutto quel tempo, lo interruppe mentre stava ancora parlando, chiedendo cosa ci facesse lì e salutandolo calorosamente. Lo invitò ad entrare, mentre Camper gli chiese se fosse lui a fare gli scherzi al citofono
Camper "Ti diverti a suonare il campanello e scomparire come i bambini di due anni, Cile?"
Cile "Cosa intendi? Io non ho fatto nessun gioco, sono arrivato solo adesso"
Leo "Chi altro poteva essere?"
Mentre aspettavano, Spawn raccontò al gruppo la storia dei precedenti padroni di casa:
nel 1940, una coppia di ebrei si era rifugiata in quella casa nascosa in Trentino. Era protetta dalla vegetazione intorno, isolata dal resto della civiltà. Lui si chiamava Antonio, di mezza età, era affetto da sindrome di down e amava i barbecue. Era sostenuto da
Babatunde, un povero settantenne in sedia a rotelle. Nonostante le difficoltà si amavano molto, fino alla morte, avvenuta quindici anni dopo per circostanze ignote. La casa restò disabitata per anni, fin quando un prode signor Leveghi la comprò e la ristrutturò, costruendoci vicino un altra casa venduta al signore e alla signora Grassi.
Camper e Leo fecero le loro solite battute black humor sui vecchi proprietari, per cui rise anche Erika; passò un'altra mezz'ora e il fattorino ancora non arrivava con la pizza
Spawn "Sei sicura di aver dato l'indirizzo esatto?"
Erika "Ma sì certo, Via Immacolata
Sottolano, no?"
Spawn prese il telefono e provò a richiamare la pizzeria, ma il telefono non squillava nemmeno.
Spawn "Non ho campo, chi mi presta il cellulare?"
Tutti controllarono il proprio telefono, e nessuno aveva segnale.
Leo "Avranno avuto un guasto, dopo lo riattaccheranno"
Camper "Sentite, la serata è andata a puttane, io torno a casa mia"
Leo "Anche io, mia mamma non vuole che vado a letto dopo le 21:00"
Leo seguito da Camper, Erika e Lever, uscì dalla casa di Spawn e si diresse alla bat mobile*, mentre Camper ed Erika tornavano verso casa. Mentre camminavano verso la macchina, Leo e Lever sentirono puzza di benzina. Spawn era rimasto da solo, era triste perché era andato tutto a puttane e l'Egitto stava vincendo. Voleva affogare la sua tristezza in una birra ghiacciata, ma Lever le aveva finite tutte. Ma poi sentì un urlo: era Erika.
Tan tan taan

*Te piacesse

AND NOW ARE BITTER DICKS | inoobDove le storie prendono vita. Scoprilo ora