Capitolo 1

18 4 0
                                    

-Mamma,mamma!?. Mi sento chiamare

-Cosa c'è tesoro?. Rispondo alla mia piccola

-Mi racconti una storia?. Chiede con voce dolce

-Certo quale?. Annuisco

-Quella di come vi siete conosciuti tu e papà!.

-Ancora?...bene... tutto cominciò dieci anni fa.

~dieci anni prima~

Mi sveglio al rumore fastidioso della mia sveglia, che mi ricorda che non sono più a New York e che questo è stato il mio primo giorno nella mia nuova scuola.

Io sono Alice, Alice Castle e ho 16 anni, mi sono trasferita a Seul (corea del sud) con mia madre in cerca di una vita più intrigante e bella.

-Alice sveglia è mattina. Mi richiama mia madre con voce dolce.

-Va bene mamma. Rispondo con voce impastata dal sonno.

Mi alzo e inizio a prepararmi. Dopo essere andata in bagno e di conseguenza essermi lavata, torno in camera per decidere cosa mettere oggi , alla fine opto per: un maglione non troppo pesante color panna, dei jeans azzuro chiaro con degli strappi sulle ginocchia e delle convers nere.

Sono pronta.

-Cosa c'è da mangiare?.

-Pancake e succo d'arancia. Risponde la cuoca, che altro non è che mia madre

Che bello ci sono i pancake, la giornata inizia bene, senza accorgermene mi stava venendo la bava alla bocca.

Immediatamente mi siedo e inizio a mangiare la mia deliziosa colazione che, in un battibaleno, sparisce dalla mia vista.

-erano buonissimi, peccato che sia ora di andare se no ne mangerei ancora. Appena detta quella frase mia madre si fà una breve ma bella risata per poi affermare un "sono contenta".

-beh allora io vado, ciao mamma. La saluto per poi uscire.

Una volta fuori casa mi dirico in via di quella che si prospetta essere la mia nuova scuola.

Arrivata davanti al liceo prendo un grande respiro prima di entrare, per via della troppa ansia mista all'eccitazione del riniziare tutto da zero. Una volta entrata nell'istituto mi guardo intorno per osservare gli innumerevoli quadri li presenti, cosa molto normale all'interno di un liceo artistico, guardando più attentamente noto la segreteria dalla quale mi dirico per chiedere informazioni.

-Salve, sono la nuova studentessa, Alice Castle, vorrei chiederle le indicazioni per la mia classe 3-B e il mio armadietto, per favore. Chiedo un po imbarazzata ma comunque in modo cordiale

-Certamente, per il tuo armadietto ti accompagnerò io, mentre, per la classe, ti darò le indicazioni; seguimi.

Con fare deciso seguo la segretaria che, dopo avermi accompagnata all'armadietto, mi dà le indicazioni per la mia classe; che sono: secondo piano, terza classe a destra.

-La ringrazio signora. Dico sorridendo

-Di niente e dammi del tu per favore. Mi sorride a sua volta

Annuisco e dopo di ciò lei se ne ritorna alla segreteria. Dopo aver sistemato i miei libri nell'armadietto, decido subito di andare nella mia classe, ripetendomi più e più volte in testa "secondo piano terza classe a destra". Trovata l'aula in questione decido di aspettare li vicino il suonare della campanella.

Dopo circa cinque minuti arriva l'ora di entrare nelle proprie classi e ,vedendo le persone che entravano nella porta vicino a me, decisi di fare lo stesso e appena dentro occupai uno dei pochi banchi ancora liberi, in questo caso situato nell'ultima fila vicino la finestra.

Dopo altri cinque minuti entrò il prof in classe che decise di annunciare subito la mia presenza.

-Buongiorno ragazzi e ben tornati per un'altro nuovo ed estenuante anno alla high school imaginations.

Già! Effettivamente è un nome un po strano, però io non ho scelto questa scuola solo per la reputazione ma anche per il nome e il fatto che gli insegnanti, preside compreso, sono molto gentili e simpatici.

-Buongiorno prof. Rispondemmo tutti insieme

-Quest'anno però, a differenziare tutti gli altri, avrete voi una nuova compagna e io una nuova alunna; su presentati. Mi incitò il professore continuando il discorso.

Mi alzo e dopo che la attenzione di tutti ricade su di me, decido di presentarmi.

-Ciao a tutti io sono Alice Castle, piacere di conoscervi, mi sono trasferita qui da poco con mia madre e spero di trascorrere un buon anno con tutti voi.

Dopo la presentazione alcune ragazze mi guardano con tenerezza probabilmente, o quasi sicuramente, per il mio aspetto da brava ragazza caratterizzato da: pelle molto chiara, capelli neri come la pece e occhi castani; un po mi dà fastidio essere considerata la ragazza tutta fiocchi e merletti, perché non sono così, certo sono gentile ma se serve so rispondere a tono e difendermi. Purtroppo però il mio aspetto e la mia altezza non aiutano per niente. Ma apparte questo sono molto felice di poter ricominciare tutto da zero nuovi amici, nuova scuola, nuova città e posti da visitare, insomma detto in parole povere una nuova vita.

Angolo me

Mi scuso per gli eventuali errori grammaticali, e per il capitolo un pò corto ma andando più avanti diventeranno più lunghi.
Ciau

-Nekoneko

Il Sapore di Un BacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora