Capitolo 7

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Dopo alcuni minuti siamo scesi dalla ruota panoramica iniziando a dirigerci verso il luogo d'incontro. Arrivati a destinazione aspettiamo gli altri e una volta arrivati tutti andiamo verso la macchina per tornare a casa. 《Allora prima porto Iseul e Kookie, poi Chim, successivamente Tae e... mi devi dire dove abiti tu Alice》dice tutto ad un tratto Hoseok 《Lei ora che ci penso abita vicino a Tae, poco più avanti rispetto a lui se non sbaglio》risponde al posto mio Jungkook 《Perfetto allora vi lascio davanti alla via così andate insieme, ok?》ci guarda dallo specchietto Hobi 《Perfetto》rispondiamo all'unisono io e Tae. Durante il viaggio Jimin e Iseul hanno dormito tutto il tempo, Jungkook parlava con Hoseok e io e Tae invece eravamo zitti troppo stanchi per parlare in quel momento. 《Questa è la tua fermata Kookie》dice Hoseok mentre Jungkook scende dalla macchina per poi prendere in braccio la sorella e rientrare a casa non prima di averci salutato. Poco dopo abbiamo accompagnato Jimin e infine siamo scesi io e Tae.

Camminando verso casa mi viene in mente la conversazione che abbiamo avuto sulla ruota panoramica 《Perché volare?》chiedo e il ragazzo di fianco a me mi guarda ovviamente confuso 《Intendo....perché è più difficile?》faccio un'altra domanda e finalmente Tae sembra aver capito, ci pensa un'attimo prima di rispondere ma poi mi guarda sorridendo e dice《Beh se ci pensi volare è più faticoso, non hai molte più libertà di movimento rispetto alla terra e se cadi non rischi di sbucciati un ginocchio e basta》la frase che dice mi colpisce, non pensavo fosse così profondo 《E camminare dovrebbe essere più facile?》chiedo ancora 《Se sei stanca ti puoi riposare senza paure, se cadi ti potresti nel caso farti solo qualche taglietto o neanche, e cosa più importante è più facile rimanere al passo dei propri amici e loro al tuo siccome è meno faticoso》dice tutte queste cose con sincerità e serietà, facendomici pensare sul serio anche a me 《Hai ragione Tae, d'ora in poi la vedrò in questo modo. Non rinucerò a volare però》dico seria ma col sorriso e la sicurezza dipinti sul volto 《Non devi rinunciare a volare, però sarebbe meglio farlo con qualcuno di cui ti fidi ciecamente, magari che ami》sorride a sua volta 《Sai Tae sei un ragazzo magnifico e romantico penso che tu non debba mai cambiare, magari migliorare ma cambiare no》dico per poi prendere le chiavi dalla borsa e -siccome siamo arrivati davanti casa- aprire la porta  《Ci vediamo domani allora Tae》dico in procinto di chiudere la porta, ma lui mi ferma prima 《Aspetta! Potresti darmi il tuo numero di telefono?》chiede con voce un pò  timida ma speranzosa 《No》sulla sua faccia si fa spazio un volto un pò deluso ma continua lo stesso a sorridere 《Va bene allora cia-》non lo faccio finire 《Stavo scherzando scemo, certo che ti do il mio numero di telefono sei mio amico》dico come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Lo vedo fare un sospiro di sollievo 《Pensavo non ti fidarsi di me》dice prendendo il suo telefono 《Beh non mi fido ancora ciecamente però non ti ritengo ne affidabile ne inaffidabile, non ti conosco ancora sotto questo punto di vista. Comunque il mio numero è 328 454 ****》una volta che mi dà il suo numero ci risalutiamo e ci separiamo.

Chiudo la porta e dopo aver salutato mia madre vado in camera mia, devo ripassare matematica e continuare a studiare coreano. Già studio coreano anche se mia madre lo è -per l'appunto- coreana, ma ho deciso da sola di impararlo per conto mio, in modo da non rubare tempo a mia madre e di non farmi fare pressione da lei; è già da un anno che lo studio e ho iimparato anche molto in fretta siccome dovevo portarmi anche avanti con lo studio per via del fatto che qui erano più avanti, anche se la prima lezione abbiamo ripassato un pò tutto 《Finto finalmente》tiro un sospiro di sollievo 《Cosa posso fare ora...?》il mio sguardo ricade verso tre oggetti di fila: la play, il computer e il telefono ora c'è solo da decidere 《Ma si dai, mi leggo un pó di fanficion sulle mie otp preferite su Wattpad》(io: mi sembra di avere un deja-vu si ricorda delle innumerevoli storie che ha letto sulle proprie otp ahh già è vero)

Dopo aver letto tre storie e averne aggiunte alla libreria da leggerene altre dieci, inizio a sentire le palpebre pesanti e in un battibaleno baleno mi addormento in un sonno per nulla profondo come sempre.

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La mattina inizia così: mi sveglio come sempre prima del solito, mi preparo, faccio la colazione, esco di casa e mi rendo conto di non aver preso zaino, chiavi, telefono e in più sono in ritardo. Riesco di casa e inizio a correre,tre case più avanti una porta si spalanca mostrando un Tae in panico 《Hey ciao》mi saluta continuando a correre 《Ciao. Anche tu in ritardo?》faccio raggiungendolo 《Già, dovevo finire matematica tu?》mi spiega rischiando di cadere 《Io semplicemente ho fatto tutto con troppa calma》spiego a mia volta e insieme a Tae aumento la velocità.

Arriviamo a scuola giusto in tempo, e sempre correndo ci salutiamo andando lui in quinta e io in terza. Entro in classe e mi dirigo al mio banco vicino a Kookie 《Ciao Kookie》lo saluto sedendomi 《Ciao Alice. Hai corso?》mi chiede squadrandomi dalla testa ai piedi 《Un po'》rispondo ancora col fiatone e dandomi una sistemata. Non facciamo in tempo a dire altro che la prof di coreano entra in classe 《Buongiorno ragazzi, facciamo subito l'appello che siamo già indietro col programma》ho sempre pensato che la prof.ssa Kim sia un pò fusa di cervello dalla prima volta che lo vista, ma per il resto è anche molto simapatica.

La campanella suona annunciando la fine delle prime due ore scolastiche. Esco dalla classe e insieme a Jungkook ci dirigiamo da Tae e Jimin, ho scoperto che Hobi non và nella nostra stessa scuola; è un peccato mi sta molto simpatico anche lui.

Arrivati nella corrispondente classe salutiamo i nostri amici e iniziamo parlare del più e del meno 《Ragazzi che ne dite di uscire oggi?》chiedo 《Io devo studiare》sbuffa Jimin 《Io aiutare i miei in casa》dice invece Jungkook 《Tu Tae? Posso contare su di te?》lo prego facendo gli occhi da cucciolo 《Io posso venire, sarò anche più contento se andiamo a fare compere》dice sconvolgendomi a dir poco con l'ultima frase 《Davvero ti piace fare shopping?》chiedo con occhi sgranati 《Si cara mia, e non provare a dire che devo essere per forza gay per questo motivo》dice con il tono misto fra il serio e lo scherzoso 《No no tranquillo, sono solo rimasta un poco sorpresa》dico per tranquillizzarlo 《Bene allora passo a prenderti alle 5:00. Ok?》mi guarda 《Perfetto》confermo e pochi minuti dopo risuona la campanella riannuciando l'inizio delle lezioni per le prossime ore.

Il Sapore di Un BacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora