Bellamy

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Berlino, 29 agosto 1939

Christabel non riusciva a smettere di pensare ai tocchi, alle carezze ed ai baci della sera prima. Lei lo amava , ma se Annaliese lo avesse scoperto , l'avrebbe sollevata dal suo incarico , probabilmente uccidendo l'identità che aveva creato per lei, Elvira Thürn. Poi si ricordò che doveva ancora trovare un abito adatto alla festa di fidanzamento che si sarebbe tenuta il giorno seguente e alla quale avrebbe partecipato anche il Fuhrer. Per un periodo limitato di tempo, ovviamente. I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Theoderich nel corridoio, ma questa volta insieme a lui c'era qualcun'altro che parlava, una voce sconosciuta. Poi entrò nella sala comune dove si trovava Christabel con un ragazzo:

<< Ecco lei è Christabel , ti aiuterà ad ambientarti qui. Sai , è lei la ragazza che avrà l'onore di uccidere Adolf Hitler >> disse Theoderich lasciando la stanza.

<< Buongiorno, mi chiamo Bellamy Von Houten>> disse il ragazzo porgendo la mano a Christabel.

Bellamy era un ragazzo di circa 25 anni, alto , con un corpo esile ed elegante, i suoi capelli biondi arrivavano alle orecchie dove incontravano la barba ben curata.

<< Bellamy? hai origini francesi?>> chiese Christabel cercando di scoprire di più.

<< Non credo che questo possa esserti di alcun interesse, piuttosto parliamo di cose serie.>> disse il ragazzo con tono freddo.

<< Va bene, ti hanno spiegato quale sarà il tuo ruolo?>> chiese Christabel ancora incredula della risposta datole

<< Sì, mi presenterai come tuo cugino alla festa di fidanzamento e poi cercherò di scoprire di più riguardo la spedizione in Polonia. >>

<< Molto bene , sembra proprio che tu sappia tutto, Bellamy. Ce l'hai i documenti?" chiese la ragazza

<< No, Annaliese mi ha detto che li avrebbe presi dal suo uomo di fiducia questo pomeriggio>> disse il ragazzo appoggiando un vecchio libro ricoperto di pelle sul tavolo.

<< Perfetto, allora io vado. >> disse la ragazza e poì uscì.

Mentre usciva Christabel pensò alla presuzione di Bellamy e sperava di non riscontrare problemi lavorando con lui. Annaliese vide Christabel da lontananza mentre si allontanava dalla base della Widerstand e la fermò.

<< Dove stai andando? Qui c'è l'abito che dovrai metterti domani. Non aprilo ora il sacchetto. Solamente domani potrai vederlo>> disse la donna assicurandosi che che la busta contenete il vestito fosse ben chiusa

<< Allora torno indietro....Annaliese lei per caso ha già conosciuto il signor Von Houten>>

<< Se lo conosco? certo, è il figlio di un mio carissimo amico, ah, il vecchio Claus ci ha lasciato troppo presto...beh io ho insistito a farlo restare con noi.L'hai già conosciuto? >>

<< Se così si può dire...ha proprio un caratterino il ragazzo>>

<< Aspetta di conoscere la sorella>> disse Annaliese aprendo la porta principale con le chiavi.

Christabel si diresse verso la sala comune e notò sul tavolo il libro di Bellamy così decise di riportarglielo. Salì le scale e busso alla porta della sua camera , ma fece cadere accidentalmente il libro da cui uscì una foto:

 Salì le scale e busso alla porta della sua camera , ma fece cadere accidentalmente il libro da cui uscì una foto:

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Era una foto di Bellamy. Christabel raccolse il libro insieme la foto e si soffermò a guardare l'espressione seria dipinta sul volto del ragazzo , che aprì improvvisamente la porta:

<< Non ti hanno mai detto che non bisogna toccare le cose che non ti appartengono? a quanto pare no. E ora se non ti dispiace torno a dormire!>> disse il ragazzo con aria mezza addormentata e ancor prima che Christabel potesse spiegarsi , le chiuse la porta in faccia.

Christabel strinse le mani in pugni e scese le scale. Non riusciva a capire per quale motivo Bellamy l'avesse trattata in quel modo.

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