Per Natale, regalami solo un po di serenità

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Oggi, in teoria, è Natale...
Ma in me non trovo niente, e sottolineo, niente che mi ricordi quello degli anni passati.
Hanno ragione a dire che è l'attesa che fomenta questa festa, ma l'attesa di cosa?!
È tutto di nuovo concentrato sul cibo, si insomma, lo sapete: la scia di cioccolatini di Babbo Natale, una ricca colazione e l'interminabile pranzo con i parenti.
Quello che dura dalle dodici fino alle sette di sera.
Io cosa dovrei fare tutto quel tempo?
Considerando che a mangiare le mie MinuscoleImmense porzioni impiego neanche venti minuti?!
Non ne ho idea, credo che rimarrò a guardare gli altri che mangiano, con una grande fame, senza poter toccare niente e cercando di ridere al momento giusto.
Devo ammettere che avevo tantissima ansia per questo giorno.
Non per il cibo... beh anche per quello, come sempre del resto.
No, oggi per i vestiti.
Nella mia famiglia il Natale è una festa importante, ci riuniamo tutti insieme e tutti quanti si vestono elegantemente...magari passare un natale in pigiama...
Un mese fa ho comprato i vestiti che volevo mettere oggi: dei pantaloncini con quella fantasia a quadratini di varie dimensioni, taglia xs... come mi stanno? Ci navigo dentro. Ma sono ancora troppo grassa, giusto Voce?
Giusto!
Come ti dico sempre non sarai mai abbastanza magra.
Oggi cerca di mangiare meno, che i tuoi genitori sono nell'altro tavolo!!
Giusto, mangiare meno.
Si devo mangiare meno.
Mangia meno.
Mangia meno.
Mangia meno.
Mangia meno.
Mangia meno.
Ripetuto all'infinito.
E una maglietta attillata a collo alto.
Ovviamente le calze, però questa volta leggere e color carne, non posso andare in giro con le solite di flanella.
Ma ho pensato che avrei avuto, in ogni caso ancora freddo.
Quindi mia madre mi ha consigliato di prendere le calze che mi terrorizzano più di ogni altra cosa: le parigine.
Le avete viste tutti almeno una volta nella vita. Sono quelle che arrivano fino a poco sopra il ginocchio.
Ecco, pensavo che mi sarebbero state strettissime, che mi avrebbero fatto le gambe come due salsicciotti, che sarei sembrata una cicciona, che tutti avrebbero riso di me, pensavo che non sarei voluta uscire di casa, che sarei stata la cicciona di turno.
Pensavo, pensavo e pensavo.
Penso troppo in questo periodo.
Troppo, troppo, troppo.
Così stamattina ho preso quelle dannate calze, dopo essermi completamente vestita, truccata con un filo di mascara e reso decenti i miei capelli, e ho infilato la prima, ho infilato la seconda, mi sono rifugiata in bagno per vedere quanto sembrassi un salame e...
Incredibilmente mi stavano bene.
Era la prima volta in sei mesi che mi vedevo  quasi decente, quasi magra.
25 Dicembre 2016: peso 42,5kg, altezza 170 cm, BMI (indice di massa corporea, BMI normale:18) 14, 71-grave magrezza
Ho passato tutta la giornata a rimetterle nella loro posizione originaria, ogni cinque minuti scendevano fino alla caviglia. Ogni cinque minuti mi sentivo meglio.
Ho mangiato molto, MOLTO, meno.
Come volevi tu, voce.
Come volevamo.
Dimagrirò.
Lo faccio solo per farmi accettare, ve ne rendete conto, vero?!
Solo per non vivere con tutta questa ansia per ogni fottuta frase che esce dalla bocca di chiunque.
Solo per non sentirvi ridere, bisbigliare, sparlare di nascosto.
Solo per vedervi ricominciare a parlare con me.
Lo so perfettamente di stare diventando esteriormente apatica, ma vi giuro che qui dentro c'è un mondo.
Lo so che nessuno se ne accorge, ma qui dentro ho mille emozioni, sentimenti, paure, sogni, desideri che neanche vi immaginate.
Non mi rimane altro che cercare di esprimere il mio orrore per la quotidianità in questo modo.
Non cerco di attirare l'attenzione, vorrei solo che capiate quanto mi avete ferita, offesa, umiliata pubblicamente.
Odio con tutta me stessa piangere davanti ad altre persone.
Odio con tutta me stessa essere derisa eppure questa cosa sta andando avanti da un sacco di tempo.
Non vedevo l'ora di andare in vacanza solo per prendere un po' d'aria.
Sto considerando l'opzione flebo, così, se dovessi morire, non sarà colpa mia e sarete voi a sentirvi in colpa.
Non voglio essere crudele ma non vi riesco più a sostenere questa situazione.
Quindi se decideranno di ricoverarmi, ben venga.
Almeno non vedrò le vostre facce deformate dai vostri orrendi ghigni da presa in giro.
Io non farò più niente per salvarmi da questa eventualità.
Ci corro incontro.
Anzi, meglio di no.
Là mi farebbero ingrassare con le maniere forti.
Meglio svenirvi in classe davanti agli occhi e vedere arrivare l'ambulanza.
Poi potrò morire in ospedale...che schifo di eventualità, non credete? Eppure ci penso tutte le sere.
Che schifo voi.
Che schifo la vita.
Vi prego portatemi via da questo mondo.
Vi prego portatemi via da questa vita.
Vi prego portatemi via da questo corpo.

P.s.=oggi mi hanno regalato il mio primo vero orologio, sta mattina l'ho infilato al polso, un po' largo okay, ma ho subito sentito che mi avrebbe aiutato, condizionato e fatto impazzire.
No, non in senso buono.
Però sono molto felice di averlo con me.
Adesso controllo l'ora ogni due/tre minuti.
Il tempo scorre così lentamente.
Mi sto ossessionando.
Non posso non sapere che ore sono.
Deve essere tutto sotto controllo.
Io ho tutto sotto controllo.
È il mio mantra.
Ho tutto sotto controllo.
Ho tutto sotto controllo.
Ho tutto sotto controllo.
Ho tutto sotto controllo.
Ho tutto sotto controllo.
Ho tutto sotto controllo.
Ho.
Tutto.
Sotto.
Controllo.

P.p.s. = ora anche i miei parenti mi guardano e sussurrano.
Perfetto.
Lo so che lo fanno perché sono preoccupati.
E per questo voglio loro molto bene.
Mi hanno perfino fatta ridere un po' oggi!
Ma non serve che ripetano in continuazione che sono troppo magra, lo so che sono solo frasi di circostanza.
Lo so che volete solo il mio bene.
Ma vi giuro: sto bene.

Quando mangiavo solo nuvoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora