Paura o divertimento?

1K 49 21
                                    

Quella mattina Elsa si svegliò, scese velocemente dal letto e corse alla sua finestra, quando vi arrivò, il suo cuore si riempì di una felicità inarrestabile vedendo che essa era ricoperta di fiocchi di neve ghiacciati.

"Buongiorno Jack"
Disse, rivolgendosi al ghiaccio come se fosse una persona viva.
Ed è, con la gioia nel cuore, che si impegnò molto coi suoi poteri quel giorno, come nei successivi.
Ma per quanto si sforzasse di miglioramenti ne vedeva ben pochi, il che iniziava, di giorno in giorno, a deprimerla sempre più.


Jack era stato convocato dai Guardiani per una questione urgente, gli avevano detto che si sarebbe dovuto trovare da loro l'indomani e che, probabilmente, sarebbe stato impegnato per molto tempo .
Per questo stava andando il più velocemente possibile ad Arendelle, voleva salutare Elsa prima di andare.

Arrivò però che era tardi; era deluso all'idea di poterla solo guardare da lontano, immaginando che stesse dormendo a quell'ora

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Arrivò però che era tardi; era deluso all'idea di poterla solo guardare da lontano, immaginando che stesse dormendo a quell'ora.
Però, quando si avvicinò alla finestra, si sorprese nel vedere che era sveglia, accovacciata in un angolo della camera.
Il suo cuore si congelò: Elsa stava singhiozzando e la camera era completamente coperta di ghiaccio, sembrava devastata e sovrastata da un dolore più grande di lei.
Jack percepì quel dolore, quasi fosse palpabile...doveva fare qualcosa!
Diede un'occhiata rapida intorno a sé, vide che la finestra del corridoio era stata lasciata aperta, quindi vi entrò, velocemente si diresse verso la camera di Elsa, e, arrivato davanti alla sua porta, bussò dolcemente.
Elsa sussultò: Anna era sveglia a quell'ora? Possibile che l'avesse sentita piangere?
"Sono io...Jack!"
A sentire quel nome, quella voce, Elsa aprì istintivamente la porta e lo fece entrare, ma con immensa vergogna lo osservò analizzare il ghiaccio nella sua stanza, pentendosi di averlo fatto.
"Jack mi spiace ce l'ho messa tutta ma non sono capace..."
Il ragazzo, come se nulla fosse disse
"Bene, iniziamo la lezione, fammi vedere come crei una decorazione di ghiaccio su questo muro"
"Non posso farlo!" insistette lei "Ho paura."
"Paura?" disse lui con aria incerta
"Sì, ho paura di sbagliare, guarda questa stanza!" disse disperata, indicando col braccio il ghiaccio che la ricopriva. "Oramai non lo controllo più, e ho sempre più paura di fare del male a tutti, anche a te!"
Jack fece un gran sospiro, si rivolse ad Elsa guardandola negli occhi, era serio, molto più serio del solito.
"Sai Elsa, qualcuno un giorno mi disse: 'Non c'è niente che si sposi meglio col freddo dell'oscurità ',ecco... io credo che non sia così!"
Fece una breve pausa per trovare le parole giuste per spiegare cosa intendeva, poi continuò
"Se continuerai a vivere nell'oscurità, e a farti dominare dalla paura, non riuscirai mai a controllare il ghiaccio, perché questo è orgoglioso e non si fa sottomettere dalla paura!"
Jack accennò un lieve sorriso.
"Non avere paura Elsa, ci sono qui io! Ci divertiremo un mondo insieme, te lo prometto!"
"Divertirsi?" disse Elsa incredula.
"Sì, la vera essenza del ghiaccio è questa: bellezza, perfezione, armonia, gioia! Se ti farai trasportare da questi sentimenti, con esso potrai creare ciò che vuoi, perché è in questo lo scopo della sua stessa esistenza...Divertire!".
Jack posò affettuosamente una mano sulla testa della piccola Elsa.
"Dovresti lasciare che il tuo cuore ti guidi un po' Regina di Ghiaccio"
Il ragazzo sfoggiò un caldo, sincero sorriso.
Poi prese il suo bastone, lo agitò lungo la parate che aveva chiesto ad Elsa di decorare, trasformando in un attimo il ghiaccio in incantevoli rose di ghiaccio.
Elsa le osservò incantata, erano stupende! Il ghiaccio poteva davvero essere cosi bello?
Jack si rivolse ad Elsa con aria di sfida
"Bene, mancano ancora molte pareti da decorare, ti va di farlo insieme?"
Elsa annuì, e i due iniziarono a decorare l'intera stanza divertendosi come matti, Jack le mostrava come doveva fare e la aiutava , cercava di insegnarle, riusciva a rendere tutto un gioco!
Era questo che Elsa adorava di lui, la sua capacità di farla stare bene, di dimenticare ogni paura, di poter essere davvero se stessa e di sentirsi speciale, proprio perché era così, non per quello che tutti avrebbero voluto che lei fosse. Solo lui ci riusciva! Solo lui le scaldava il cuore.

La Regina di GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora