Era tardi, ma Jack era ancora sveglio: stava osservando la luna. Fissandola si chiese se anche Elsa lo stesse facendo.
Sapeva che doveva smettere di pensare a lei, ma stranamente non ci riusciva.
Si chiese se fosse ancora felice e cosa avesse fatto da quel giorno. Ma ormai Elsa era grande, non credeva più in lui, sarebbe cresciuta e avrebbe avuto una vita sua.
Doveva accettare quella verità, lo sapeva. Quindi cercò di scacciare via tutti i pensieri che la riguardavano e di andare a dormire.Ma quando ci riuscì, d'un tratto si trovò nello stesso luogo del sogno di anni fa.
Era circondato sempre dal ghiaccio, ma questa volta ce n'era molto di più, enormi stalagmiti gli si ergevano intorno. Una fortissima bufera di fredda neve imperversava su di lui.
Di nuovo quella sensazione...come se quel ghiaccio non fosse il suo.
E se fosse quello di Elsa?
Allora perché provava quelle orribili sensazioni? Sentiva angoscia, paura e questa volta molto più forti di prima.
Alzò il braccio sul viso per cercare di scorgere la luna in mezzo alla bufera. Fu sorpreso quando non la trovò in alto nel cielo, ma era fissa all'orizzonte, proprio di fronte a lui ed era molto più grande del solito.
Ma ci fu qualcos'altro che attirò la sua attenzione, cercò di socchiudere gli occhi per essere sicuro di non essersi sbagliato. Ma non si era sbagliato! Davanti all'enorme luna riuscì a scorgere l'ombra di un uomo.
Possibile che quello fosse l'uomo della luna?
Al solo pensiero il suo cuore iniziò a battere emozionato, quindi provò ad avvicinarsi a lui, ma la tempesta era così forte che gli impediva di fare anche solo un passo.
Se anche di fronte a lui ci fosse stato un uomo, ne poteva scorgere solo la figura, perché la luce della luna alle sue spalle la rendeva totalmente in ombra.
Jack sussultò quando sentì quell'uomo parlare.
"Jack, devi sbrigarti! Il cuore di Elsa è di nuovo di ghiaccio e questa volta se non interverrai, lo resterà per sempre"
Il cuore di Jack sussultò al sentire quelle parole, nel panico iniziò a dire: "Ma io cosa posso fare? Elsa non crede più in me!"
"Tu la conosci meglio di chiunque altro Jack...credi davvero che non ci sia un modo per far sì che creda di nuovo in te?"
Jack aprì la bocca come per parlare, ma non ne uscì nessun suono, la luce della luna si fece fortissima, fino a diventare accecante: quando si svegliò, Jack si ritrovò nello stesso luogo dove si era addormentato.
Sentiva ancora il cuore battergli forte, alzò lo sguardo e fissò la luna incredulo.
Davvero l'uomo della luna gli aveva parlato?
Davvero Elsa stava di nuovo male?
Cosa voleva dire che solo lui poteva aiutarla?
E soprattutto, in che modo poteva farle credere ancora in lui?
"Un po' più di chiarezza no eh?" chiese alla luna, non aspettandosi questa volta una risposta.
Iniziò a camminare avanti e indietro senza sosta, poi ad un tratto, ricordò le parole del sogno: "Tu la conosci meglio di chiunque altro"
Era vero.
Lui sapeva come si sentiva Elsa quando stava giù, lo sapeva perché erano tremendamente simili, perché lui stesso aveva provato quei sentimenti troppe volte ormai.
Ma come poteva farglielo capire?
Continuò a rifletterci andando avanti e indietro, finché ad un tratto non si fermò. Il suo viso si illuminò in un ampio sorriso: aveva avuto un'idea.
Parlò al vento: "Vento, preparati! Si va ad Arendelle, presto! Lo spirito dell'inverno ha molto da fare prima che arrivi il giorno"
Così alzò il bastone e si lasciò trasportare dal vento.
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La Regina di Ghiaccio
FanfictionUn giorno Jack Frost fa uno strano sogno in cui una strana figura gli dice: "Oggi nascerà una bambina con poteri simili ai tuoi" Da allora è tormentato da mille domande: Sarebbe nata davvero quella bambina? Avrebbe davvero avuto poteri simili ai suo...