Elsa era in camera sua e dormiva nel suo letto, era distrutta: tra gli eventi di quella sera, gli incubi e l'uomo incontrato quella notte, aveva avuto poco da dormire.
Sarebbe rimasta a letto per ore, se non fosse stato per un rumore che la svegliò: era qualcuno che bussava alla sua porta.
Raccolse tutte le sue forze per chiedere chi fosse, ma non ci riuscì.
Aveva giusto le energie necessarie per socchiudere un occhio e osservare la situazione. C'era luce nella stanza,ma era fioca: era appena l'alba.
Chi diavolo era a quell'ora?
Non sentendo una risposta, la voce dietro la porta disse: "Posso entrare Elsa?...sono io!"
La riconobbe, era la voce di Anna, ma cosa poteva volere a quell'ora?
Sperò vivamente che non avesse scelto quel giorno, per rievocare i momenti passati insieme da bambine a fare pupazzi di neve all'alba. Aveva a malapena la forza di risponderle.
"Anna...mhmm...entra pure! Ti ho già detto che non devi più chiedermi il permesso, no?"
Elsa socchiuse gli occhi per vedere Anna, le ce volle un po' per metterla a fuoco, ma quando ci riuscì, sbarrò gli occhi.
Anna era entrata lentamente e sembrava turbata da qualcosa. Avanzò incerta verso Elsa, aveva le mani dietro la schiena e l'aria di chi non sa' da dove cominciare.
Abbozzò un sorriso, chiaramente non spontaneo.
"Elsa, c-ci ho pensato bene e ecco insomma io... credo sia presto per sposarmi... andiamo, io e Kristoff ci conosciamo da troppo poco, chi si sposerebbe così presto?"
Aveva decisamente l'aria di chi non credeva minimamente in quello che diceva, il che preoccupò Elsa.
"Anna, tutto bene?"
"Certo...Elsa! Ti volevo solo dire che rimanderò il matrimonio...insomma, tranquilla, non hai più nulla di cui essere arrabbiata adesso!"
Elsa sgranò gli occhi allibita.
"Anna, io non sono arrabbiata con te!"
"Sicura...nemmeno un pochino?"
Ok, c'era decisamente qualcosa che non andava e Elsa era decisa a scoprire cosa fosse.
"Anna, cosa sta succedendo?"
"N-niente, niente di che...davvero...una cosa da nulla insomma..."
Furono interrotte da urla che sembravano venire da fuori e chiamare il nome di Elsa.
Immediatamente Elsa corse ad affacciarsi: c'era moltissima gente riunita nel cortile, ma non fu questo ad attirare la sua attenzione, bensì la neve. C'era neve ovunque.
Sarebbe stato normale, se non fosse decisamente fuori stagione.
Fu Anna a parlare stavolta.
"Sembra che tu abbia portato un inverno perenne su Arendelle... di nuovo!"
Elsa fissò la scena esterrefatta.
Potevano le sensazioni di quella notte aver scatenato involontariamente i suoi poteri?
No! Era sicura di poterli controllare adesso.
Inoltre osservando attentamente quella neve ebbe un'impressione...come se quella neve non fosse "sua", come se non fosse stata creata da lei.
"No Anna, non sono stata io questa volta!" sentenziò alla sorella.
"Ehm...senza offesa Elsa, ma non conosco molte persone con poteri simili..."
No, Anna non conosceva nessun'altro del genere...ma lei si! C'era una sola persona in grado di fare tutto ciò e lei non lo vedeva da anni.
Si era addormentata vestita, quindi ne approfittò per scendere così come stava: non aveva tempo per cambiarsi.
"Ehi, Elsa aspetta!"
La sorella la seguì fino al cortile, nel veder arrivare Elsa, i cittadini iniziarono ad urlare.
"Regina Elsa, perché lo avete fatto?"
"Che cosa è successo? Ci dovete delle spiegazioni!"
Elsa fece un gesto con le braccia per zittirli, poi parlò.
"Cittadini di Arendelle! Non sono stata io a portare il gelo nel paese questa volta, credetemi!"
"Chi allora?" chiese uno di loro.
"Non lo so, ma lo scoprirò e porterò via il gelo da qui, ve lo prometto!"
Tutti iniziarono a parlare tra loro dubbiosi.
Elsa li ignorò, prese un cavallo, Anna tentò di fermarla.
"Aspetta Elsa, vengo con te!"
"No! Tu devi restare qui e regnare su Arendelle in mia assenza!"
Anna sgranò gli occhi.
"Io governare? No, sei tu la regina i-io non so nemmeno da dove si parte per governare un regno, inoltre sono minorenne"
"Ti affiancherà il consigliere di corte...non affiderei mai il regno a nessun alto...credimi!"
"Elsa sei sicura che è tutto apposto? Non è una scusa per rinchiuderti nuovamente in un castello di ghiaccio? perché se è così, ti avverto che ti cercherei fino in capo la mondo"
Elsa le sorrise.
"No, tranquilla, fidati di me sorellina, appena risolto tutto tornerò. Promesso!"
Detto questo annunciò la nomina di Anna ad alta voce, per poi partire verso le montagne. Sapeva dove era diretta: verso la cima.
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La Regina di Ghiaccio
FanfictionUn giorno Jack Frost fa uno strano sogno in cui una strana figura gli dice: "Oggi nascerà una bambina con poteri simili ai tuoi" Da allora è tormentato da mille domande: Sarebbe nata davvero quella bambina? Avrebbe davvero avuto poteri simili ai suo...