1. Solo, nell'oscurità (REV)

315 10 0
                                    

Tenebre.

Apro gli occhi.

Buio nero e oscuro.

Ancora una volta li richiudo, sofferenti, troppo stanchi per sfuggire ancora a un sonno carico d'incubi fin troppo conosciuti.

Di nuovo, solo tenebre.

Buio profondo e infinito.

Sono avvolto dall'oscurità, che preme anche dentro di me.

Sono io, l'oscurità.

Non mi sento nessuno salvo un'ombra

di figura non vista e che stupisce,

e in nulla esisto come fredda tenebra. (1)

Quattro mesi di notte ininterrotta, senza speranza che il sole possa sorgere.

Un lampo verde nella notte, poi solo un profondo e insopprimibile dolore, che strazia la mia anima ormai dannata.

Un anno prima di quella notte sulla torre, avevo lasciato andare via la mia sola luce, perdendo il mio amore meraviglioso: avevo rinunciato a Crystal, spingendola ad abbandonarmi, spaventandola con le sue paure, allontanandola per sempre da me.

Crystal!

Dolce suono sulle mie labbra, a torturare un povero cuore che non vuole rassegnarsi.

Crystal, mio dolce, delicato, incantato amore!

Un anno senza di te, interminabili giorni d'atroce mancanza, incatenato tra rimpianto e dovere, obbligato a rinnegare l'amore e il calore, ricordi come briciole di felicità che, per pochi giorni, avevano irretito il mio cuore.

Ho voluto, ho dovuto, perdere la mia Crystal, sperando di sacrificare la mia vita per lui.

Invece, in quella notte maledetta, due imperdonabili parole, uscite dalle mie labbra di ghiaccio, hanno ucciso l'amicizia e il sorriso di un vecchio cui volevo bene come a un padre.

Volevo solo morire, Albus!

Invece, ho dovuto vivere.

E uccidere.

Ancora una volta.

Uccidere te, Albus, l'amicizia e la fiducia, e insieme seppellire l'amore e la speranza d'un futuro.

Sull'alto della torre, nelle tenebre della tua fine, trafitte dalle stelle verdi del Marchio di morte, ho annientato la mia anima.

Il piccolo brandello rimastone, che Crystal era amorevolmente riuscita a ricucire dopo lo strazio della notte in cui ero diventato un mostro uccidendo con l'orrore dei miei ricordi. (2)

Ho ucciso ancora, per obbedire a un amico e salvare un ragazzo, per impedirgli di fare la scelta sbagliata che io commisi tanti anni fa, in un'altra vita, che non mi appartiene più: la mia esistenza è volta solo alla vendetta, a distruggere la causa della mia perdizione.

Sono sceso all'inferno con la mia anima perduta, condannato a vivere nell'attesa del mio sogno di morte, per godere, fosse anche solo per un fugace istante, della fine della tua immortalità, Oscuro Signore rubasti l'innocenza di un ragazzo troppo infelice e solo, carico d'odio contro il mondo intero, per comprendere il tuo ripugnante inganno, grondante di sangue innocente.

Ora sono qui, immerso nelle tenebre della tua inespugnabile fortezza: m'inchino a baciare la tua veste e ordisco la trama della tua morte.

Sperando solo che, subito dopo, giunga anche la mia agognata fine a liberarmi dall'incubo che chiamo vita.

Forza e resistenza del CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora