quasi come un'albergo

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in tanto l'auto era partita. erano diretti verso la dimora di questo William Bracken, uomo molto ricco e potente.

"questa è la mia dimora" disse una volta usciti dall'auto.

Kate si guardò in giro quasi sconcertata. non poteva credere hai propri occhi. si chiese quanto ricco potesse essere quest'uomo da potersi comprare una casa o meglio dire una reggia come quella.
erano usciti fuori dalla città, da tutto quel trambusto e si erano diretti verso la campagna e la quiete. erano arrivati ad un enorme cancello retto da due colonne con due leoni in pietra, dopo averlo oltrepassato impiegarono 15 minuti buoni per arrivare alla reggia. la strada era ghiaia mista a sabbia. una lunghissima strada diritta con hai lati una distesa di campi e alberi. davanti all'ingresso della reggia un'enorme fontana era posta al centro. anche quest'ultima ritraeva dei leoni, Kate pensò che quest'uomo era fissato con i leoni.

venne ad aprire un maggiordomo, che salutò i due formalmente.

"Katherine sarà stanca. Filipe, il maggiordomo, la accompagnerà nella sua camera."

"va bene grazie. mi può chiamare Kate. solo Kate"

William annuì e scomparve dietro ad una porta.

"mi segua carissima"

salirono l'enorme scalinata fino a raggiungere il secondo piano. percorsero un corridoio pieno di porte.

"questa è la sua stanza" disse il maggiordomo.

Kate ringraziò e poi entrò nella sua nuova camera.

una camera enorme per una sola persona. il letto a due piazze era posto con la spalliera contro una parete, di fronte al letto c'era una vetrata immensa dove si poteva osservare l'enorme giardino e una piscina. si accorse ancora di più e riuscì a vedere che ad ogni angolo della villa erano posti uomini in giacca e cravatta, rigorosamente nera, con occhiali da sole neri e auricolari. in mobili a scrutare l'orizzonte. vere e proprie guardie del corpo. Kate si chiese chi dovesse essere quest'uomo per avere così tanti uomini a sorvegliarlo.
si accorse che c'era anche il bagno, con uno specchio enorme e l'idromassaggio. meglio di un'albergo pensò.
si mise in vasca e fece un bel bagno lungo. si rilassò talmente tanto che non si accorse del tempo che passava.
nel frattempo che lei era in bagno gli avevano postato le valige in camera.
di corsa si mise dei vestiti puliti.
un vestito a fiori arancione era perfetto per un pomeriggio inoltrato di giugno.
scese la rampa di scale. la reggia sembrava deserta. completamente vuota.

"Filipe" provò a chiamare.

da uno dei mille corridoi apparve Filipe.

"Filipe sa dirmi dove si trova William?"

"il signor Braken è in salotto, mi segua"

così dicendo seguì il maggiordomo che fermatosi davanti ad una porta bussò

"avanti" disse William dall'altra stanza.

Kate ringraziò Filipe ed entrò.

"la aspettavo circa due ore fa"

"si beh ecco, mi scusi. ho fatto un bagno rilassante e ho perso la cognizione del tempo"

"ha fatto bene. può usufruire di tutti i benefici di questa reggia. può usare tutto anche la piscina"

"grazie signor Braken. ma vede, lei non ha risposto alla mia domanda di prima."

Kate era davanti alla porta mentre lui si era accomodato su un'enorme divano in pelle.

"è arrivato il momento." disse sospirando.

"il momento di cosa?" chiese Kate.

l'uomo si alzò e si diresse di fronte ad un tavolo di cristallo in fondo alla stanza. Kate lo seguì. William aprì delle cartellette e iniziò a parlare.

"vede signorina Katherine, o meglio Kate. alcuni mesi fa ho richiesto dalla CIA un agente esperto che sapesse fare diversi tipi di missioni. mi hanno mandato lei quindi presumo che lei sia capace di fare qualsiasi cosa."

"specifichi meglio"

"lei ha un bel caratterino sa" continuò.
"innanzi tutto ho bisogno di lei per recuperare un oggetto che mi è stato rubato."
mise alcuni fogli sul tavolo.
"è un rubino di colore rosso. una gemma che apparteneva alla mia famiglia da diverse generazioni. devo recuperarla e mi serve il tuo aiuto. dopodomani ci sarà una festa di gala in una villa. si presenteranno tutti gli uomini più potenti. il rubino è in una stanza della villa, più precisamente in uno studio. nello studio del padrone di casa. tu sarai la mia accompagnatrice, sarai mia moglie e quindi ti devi comportare come tale. con una scusa entrerai nello studio e prenderai il gioiello mentre io sarò in sala ad intrattenere gli ospiti"

"aspetta aspetta, cosa? che cosa dovrebbe fare una moglie?"

"non sei mai stata sposata? dovresti comportarti come una normale moglie felicemente sposata" disse lui nell'ovvio.

che cosa avrebbe dovuto fare, intrufolarsi in una casa e rubare un gioiello per una persona conosciuta meno di 24 ore fa? non se ne parlava nemmeno.

"e se io non volessi?"

"tu cosa? io ho richiesto l'agente migliore che avevano e mi hanno mandato te. sei qui per un motivo."

Kate incrocio le braccia al petto. pensò alle lunghe chiacchierate con il capo della CIA. se avesse fatto quello che voleva sarebbe stato tutto molto più semplice e sarebbe tornata a casa prima. da Daniel e da Rick.

"oh a proposito. sei mia moglie. queste carte affermano che siamo sposati. quindi per tutta la tua permanenza qui tutti dovranno credere che sei mia moglie. nessuno escluso." disse porgendogli la fede che Kate dopo aversa osservata se la infilò.

dopo alcuni minuti di silenzio.

"Kate che cosa ti passa per la testa?" Disse William sedendosi affianco a lei sul divano.

"che tutta questa storia mi sembra assurda"

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