1 Giorno: Gli spari incominciano

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Io e Kat eravamo ancora ferme
nella stessa posizione di quando siamo arrivate qui prima che sopra le nostre
teste non si formò un'altra nuvola
molto più grande si quella che
avevamo visto la volta precedente
nel bagno di casa mia.
In centro c'era sempre quell'uomo con la maschera azzurra.
"Benvenuti nel campo di guerra del clan Nord, oggi siete qui per scontate le pene dei vostri predecessori. Vi starete chiedendo come? Semplice, con la vita. Solo i superiori potranno decidere se siete in grado di ripagare il vostro debito stando in vita oppure se per voi l'unico destino è la morte. Tutto durerà cinque giorni compreso oggi è non preoccupatevi per qui sopravviverà tornerà nel suo mondo nell'esatto momento in cui è arrivato qui, quindi che dire, buona fortuna creature ignobili spero potrete redimervi"
Rimasi scioccata dalle sue parole.
Come possono altre persone decidere se sei degno di vivere o no?
Con quale diritto?
"Che cosa ingiusta e senza logica" disse Kat
"Ma non possiamo farci nulla no? Come si dice, sono persone più potenti di noi" continuò con sguardo perso.
"No Kat noi possiamo sopravvivere! Pensa ai nostri genitori! Come si sentirebbero se non tornassimo più indietro!?" cercai di motivarla.
"Hai ragione Harper ma non so se sono tanto forte per potercela fare" disse con le lacrime a solcargli il viso
"Lo sei" le risposi accarezzandole i capelli
Perché a noi è dovuto succedere?
Anche al telegiornale dopo quella giornata in bagno non si è più sentito nulla su creature o vuoti di memoria..
Perché a noi?
"E se dovessi perdere te? Non cela farei Harper"disse stringendomi forte.
"Shh non ci pensare, cela faremo"

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Restammo ferme in quella posizione
in un tempo che mi parvero ore prima
di decidere di alzarci e di andare a
vedere in giro com'era la situazione.
Arrivammo in quello che credo sia
il centro e proprio lì c'erano centinaia se non migliaia Forcopt tutti stretti l'uno
all'altro come a volersi proteggere.
Alla loro sinistra però c'erano gli umani.
Mi si strinse il cuore quando notai
che per lo più erano tutti ragazzini
tra i 14 e i 15 anni.
Ci avvicinammo agli umani
che appena ci videro corsero
tutti verso di noi.
"Signorine aiutateci qui siamo tutti piccoli non sappiamo cosa fare!" disse uno di loro
con le lacrime agli occhi venendo
verso di me e abbracciandomi.
"Tranquillo piccolo andrà tutto bene" gli risposi stringendolo a me.
"Hey umane di nome Harper e Kat" io e la mia amica ci girammo di spalle prima di vedere il viso di Kit mentre ci salutava.
I bambini impauriti indietreggiarono ma io li fermai dicendo
"Tranquilli ragazzi queste creature non vogliono farci del male"
Tutti loro si tranquillizzarono e vennero più vicino a noi.
"Alla fine ci siamo ritrovati" disse ancora Kit
"I vostri come stanno?" chiese Kat
"Tutto bene sono solo impauriti ma stiamo cercando di tenere tutto sotto contro..." non riesce a finire la frase che un colpo di pistola alle sue spalle ci fa sobbalzare.
"Si incomincia..." sentii sussurrare Kit prima di vederlo correre verso gli altri Forcopt e
prima che il delirio incominciasse.
Gli spari aumentavano sempre di più
e prima che riuscissi a girarmi verso
gli altri umani vidi un proiettile
conficcarsi in uno dei Forcopt e quando realizzai che era Micci feci la prima
cosa che mi venne in mene
"Kat porta i bambini al sicuro io arrivo subito" le dissi prima di dirigermi verso Micci
che cercava di non fare sanguinare la gamba colpita dove stava fuoriuscendo
il sangue che notai fosse blu.
Arrivata davanti a lei cercai di aiutarla a comparire la ferita e allo stesso tempo a schivare gli altri colpi.
"Har-per.. che ci fai qui?" Micci chiese in un sussurro ormai quasi priva di forze.
"Micci resta con me adesso ti copro la ferita"
Strappai un pezzo della mia maglietta
e ci fasciai la gamba prima di
aiutarla a farla sedere vicino
ad un tronco di un'albero.
Stava per parlare quando vidi Boo correre verso di noi e accucciarsi verso Micci.
"Harper vai dagli altri ragazzini qui ci penso io" disse Boo rivolgendomi un'occhiata veloce.
Feci come mi aveva detto e iniziai
a correre verso la direzione dove erano
prima i bambini e vidi Kat farmi segno
dall'altra parte della strada da dov'ero io.
Iniziai subito a correre verso di loro,
felice che tutti loro stessero bene prima di sentire il grido acuto della mia amica che poco a poca si faceva sempre più sordo.

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