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"credi che sia sbagliato?" chiesi, e lui sembrò pensarci.

"quando ho detto a mio padre di essere gay non l'ha presa bene, e ho solo pensato a quanto fossi sbagliato."

"cosa c'entra questo?"

"che per quanto per noi può sembrare la cosa più normale e giusta del mondo, agli occhi degli altri non può esserlo, angelo."

"quindi, se qualcuno scoprisse che è quasi un mese che vengo qua, non capirebbe?"

"non capirebbe, semplicemente perché la gente non si sa fare i cazzi suoi. o sai le cose e giudichi, o stai zitto e lasci il mondo così com'è."

spostai lo sguardo sulle nostre dita, che camminavano uno sopra l'altro.

"per me non è sbagliato però."

"neanche per me, angelo, ed è giusto così."

my damned angel. ;; mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora