Chiudo la porta alle mie spalle, un piccolo sorriso impresso sul mio volto, e vado verso le scale per raggiungere la mia camera.
È stato bello passare il pomeriggio in compagnia di quei ragazzi. Sono simpatici e gentili, oltre che carini. Anche Niall è sembrato simpatico questo pomeriggio, a differenza di questa mattina a scuola. Spero di rivederli presto.
Mi avvicino alla porta della mia camera e do uno sguardo alla camera di mio fratello, sentendo il suo cuore battere a ritmo della canzone che sta ascoltando con le cuffie. Sorrido leggermente e poi entro in camera mia, chiudendola alle mie spalle. Ancora davanti alla porta, alterno lo sguardo dal letto all'armadio, indecisa se stendermi o se cambiarmi prima di scendere a cena.
Sbuffando, decido che é meglio cambiarmi, al massimo mi stendo dopo.
Come mio solito, mi avvicino alle finestre e tiro le tende, in modo da potermi cambiare senza essere vista da nessuno.
Mi spoglio, togliendo maglietta e Jeans, e rimango in intimo. Mi avvicino all'armadio e lo apro, osservando gli abiti all'interno con poca attenzione, afferrando poi dei Jeans neri strappati al ginocchio e una felpa rossa dell'Adidas. Li tiro fuori dall'armadio e li lancio distrattamente sul letto.
"Ma come siamo belle in intimo. Sei decisamente piu' sexy cosi." Volto velocemente la testa verso la voce, trovando una chioma bionda appoggiata sullo stipite della porta a braccia incrociate mentre mi guarda dalla testa ai piedi.
Colta dalla sorpresa, cerco di nascondermi in fretta, infilandomi sotto le coperte del letto, coprendomi fino al naso con il piumone.
Lancio un'occhiataccia al ragazzo ancora appoggiato alla porta della mia camera, il quale ha un odioso ghigno sul volto.
"Come sei entrato, Niall?" Chiedo, la voce ovattata dal piumone che la copre.
"Ho semplicemente bussato alla porta e tua madre, donna molto gentile, devo ammetterlo, mi ha aperto e mi ha lasciato salire senza problemi." Risponde con tranquillità, non accennando a muoversi dalla porta, fortunatamente.
"E non potevi bussare prima di entrare nella mia camera? Ero mezza nuda!" Esclamo, cercando di farlo sentire in colpa, ma a giudicare dal ghigno che non abbandona il suo viso, capisco di aver fallito.
"Credimi, era una vista paradisiaca, ma comunque eri ancora vestita all'inizio." Dice, staccando la spalla dalla porta e iniziando ad avvicinarsi al letto.
"Ancora vestita? Da quanto tempo eri li a guardarmi?" Mi acciglio, stringendo maggiormente le coperte attorno a me.
"Quando ho aperto la porta stavi chiudendo le tende." Si avvicina ancora di più.
Mi guardo intorno, cercando un luogo dove nascondermi dai suoi occhi, ma non faccio in tempo ad uscire dal letto che lui si infila velocemente sotto le coperte, posando una mano sul mio fianco ed attirandomi vicino a lui.
"Stai cercando di nasconderti? Ti vergogni di me? Dei miei occhi?" Dice con voce lenta, sensuale, guardandomi dritta negli occhi.
Non riesco a reagire in alcun modo, troppo impegnata a perdermi in quei cristalli azzurri comunemente chiamati occhi.
Non so quanto tempo rimaniamo uno di fronte all'altro, entrambi stesi su un fianco, a fissarci negli occhi. Potrebbero essere passati secondi, magari minuti, ma solo quando una sua mano sposta una ciocca di capelli castani dal mio volto mi rendo conto della poca distanza che divide i nostri volti, distanza che continua a diminuire fino a sparire completamente quando Niall avvicina il viso al mio.
Le sue labbra si posano delicate sulle mie, quasi timorose, incerte. È quando inizio a ricambiare che lui diventa più sicuro, stringendo il mio fianco nudo su cui teneva la mano e avvicinandolo sempre di più a lui.
La sua lingua mi lecca il labbro inferiore, come a chiedermi il permesso di far incontrare le nostre lingue, e sto quasi per accettare, ma poco prima di aprire le labbra ritorno in me, aprendo di scatto gli occhi e allontanandomi velocemente da lui.
Afferro i vestiti che avevo precedentemente cacciato dall'armadio e corro in bagno, chiudendo la porta a chiave.
Non so cosa mi sia preso. Cavolo, lo conosco da neanche ventiquattro ore... ma non ho resistito alla tenazione di ricambiare il bacio.
E onestamente non me ne pento, semplicemente non deve più capitare.
Indosso velocemente i vestiti, sistemando leggermente i capelli davanti al viso e mi preparo psicologicamente ad uscire dal bagno, decisa a fare finta di nulla, come se quel bacio non ci fosse mai stato.
Apro la porta del bagno ed entro in camera, non trovando più Niall sul letto ma seduto sul cornicione della finestra che ha aperto. Ha qualcosa tra le mani e ci metto poco a riconoscere la copertina del mio diario. Lo sta leggendo di nuovo!
Lo raggiungo velocemente e gli strappo il diario dalle mani, tentata come non mai di spingerlo dalla finestra.
"Stronzo! Hai guardato nel cassetto della biancheria? Seriamente!?" Urlo.
Lui mi guarda prima serio, poi scoppia a ridere, mentre io sbuffo e nascondo il diario sotto i libri di scuola.
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Vampire 2: Traveling With The Wolves.//Niall Horan.
Fanfiction«La fine è solo l'inizio di un nuovo capitolo. O di un nuovo libro.» Alessia, dopo aver scoperto la verità, ha preso la decisione di partire con i Lupi Mannari, alla ricerca della strega che lanciò la maledizione su di lei tanti anni prima. Ma, nel...