Proprio come avevo promesso a Camila, quel fine settimana l'avrei passato a casa sua. All'inizio, mi ero presa un po' di tempo per riflettere ma i suoi occhioni dolci mi avevano guardato, mi avevano implorato di andare lì con lei e...l'avevo accontentata. Come potevo dirle di no, quando era logico che qualcosa la infastidisse? Forse, non aveva del tutto perdonato mia sorella, quindi voleva anche il mio appoggio. E come potevo negarglielo?
Per questo motivo, il venerdì pomeriggio preparammo dei borsoni con l'essenziale per i successivi due giorni, mentre aspettavamo che Camila passasse a prenderci. Il campus non distava molto da casa nostra, e siccome la ragazza di Michelle abitava proprio a tre isolati di distanza dalla nostra, non avremmo nemmeno perso molto tempo. Ed ero completamente esausta, quindi era un bene che non ci mettessimo molto.<<Qualcosa non va?>>, mi chiese mia sorella, guardandomi con curiosità.
<<No, sono solo stanca>>, dissi. Sì, da tutta la settimana non avevo fatto altro che pensare a quella figuraccia che avevo fatto durante il compito e ogni singola notte, non avevo chiuso occhio per pensare e cercare di capire cosa mi stesse succedendo. Che avevo dei sentimenti nei confronti di Camila, era chiarissimo, ma quanto erano profondi? Lei era la ragazza di mia sorella, non potevo pensare a lei. Non in quella maniera almeno. E sopratutto, non potevo fare cose "sospette" da quando Michelle ci aveva fatto quella scenata. Camila l'aveva fatta sudare per quasi tre giorni prima di perdonarla, mentre io ero così presa dai miei problemi, da non aver nemmeno ricordato che avevamo litigato la sera prima. La cosa peggiore? Se Camila non l'avesse perdonata, non l'avrei fatto nemmeno io. Non poteva andarsene in giro a ferirla, anche perché l'aveva accusata di tradimento. Be', se Michelle- come me- avesse notato il modo in cui la più piccola le sorrideva, non avrebbe avuto più dubbi.
<<Ti riposerai. Camila mi ha detto che i suoi genitori hanno preparato un bel fine settimana rilassante per tutte e tre>>, disse, facendomi un occhiolino. Annuii, sforzandomi per sorridere.
<<Lauren, sicura di stare bene?>>, domandò, preoccupata.
<<Sì, Michelle, sto bene...Sono...stanca. Molto stanca>>, dissi, leccandomi le labbra.
Poco dopo aver finito di sistemare le borse, Camila bussò alla porta. Entrammo nella sua macchina, mentre lei chiacchierava e ci spiegava cosa avremmo fatto. I suoi genitori erano molto curiosi di conoscerci- o meglio, conoscere Michelle-. Avevano preparato una bella cena per stupirci- per stupire mia sorella-, siccome il nostro arrivo era previsto per ora di cena. Avevano parlato di passare una giornata sulla spiaggia, di andare a cena fuori. Avrei quasi giurato che a casa loro c'era il papa, piuttosto che semplicemente le gemelle Jauregui.<<Lauren, va tutto bene?>>, mi chiese Camila dopo un po'. Mia sorella era seduta davanti con lei, mentre io avevo la testa poggiata contro il finestrino della macchina e guardavo fuori davanti a me. Entrambe mi guardarono dallo specchietto retrovisore, quindi mi limitai ad alzare le spalle.
<<Sono solo stanca, tutto qui>>, dissi.
<<Non hai dormito?>>, chiese Camz, suonando preoccupata.
<<Ho...no, non sono stata in grado di dormire molto bene in questi giorni>>, ammisi. Perché mi sembrava così facile parlare con lei, mentre non avrei aperto bocca con mia sorella nemmeno sotto tortura? Ma il peggiore dei miei dubbi era: come dimenticavo Camila, se passavo del tempo con lei? Se proprio adesso mi fossi allontanata di nuovo da lei, Michelle avrebbe potuto pensare che c'era davvero qualcosa sotto, anche se mi sarei potuta limitare a dirle che non volevo più farle litigare, quindi avevo preso le distanze. Ma sapevo che avrei dovuto parlarle, ed era un qualcosa che non mi andava molto di fare in questo periodo.
<<Perché non provi a dormire un po' adesso?>>, mi suggerì lei, lanciandomi un sorriso.
<<Ci proverò>>, dissi, chiudendo gli occhi.
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You are not like the others
FanfictionLe gemelle Michelle e Lauren sono sempre state affiatate, sempre pronte a proteggersi da tutto e tutti. Hanno condiviso ogni singola cosa, ragazze comprese. Le due, infatti, erano solite fare una specie di "gioco" ; dopo che una conquistava una raga...