Capitolo 31

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Camila mi lanciò un'occhiata, come ad incitarmi a rispondere a Dinah. La guardai a mia volta, alzando le spalle. Insomma, cosa le avrei dovuto dire?
Sembrò comprendere la mia domanda silenziosa, poiché sospirò. La sua amica ci guardò curiosa, alzando un sopracciglio. L'angolo della sua bocca si era piegato verso l'alto, come se stesse trattenendo a malapena un sorrisetto ironico.

<<Dinah, che questo resti tra di noi per un altro po', okay? Lauren ed io ci stiamo...frequentando>>, mormorò Camila, guardandola di sottecchi.

<<Ti sei fatta le gemelle Jauregui? Ti ho cresciuta proprio bene!>>, esclamò. Camila colpì la sua mano, fulminandola con lo sguardo. Fortunatamente, non lo aveva detto a voce troppo alta, quindi non la sentì nessuno che non avrebbe dovuto sentire. 

<<E menomale che ti ho chiesto di stare zitta!>>, sbottò Camz. Ridacchiai, perché era davvero tenera quando si arrabbiava. Stringeva le sopracciglia e metteva su un piccolo broncio adorabile. Non faceva paura da arrabbiata, al contrario, ti faceva venire voglia di stringerla forte tra le tue braccia.

<<Ed io che credevo tu guardassi Lauren come a dire "ti salto addosso perché somigli alla stronza che mi ha spezzato il cuore"...ma in realtà volevi saltarle addosso per fare ben altro!>>, disse. Sembrava una ragazzina al concerto di Justin Bieber.

<<Dinah, smettila! E smettila di parlare così di Michelle. Se non fosse stata per lei, io e Lauren ci guarderemmo ancora da lontano>>, ammise, guardandomi per un breve secondo. 

<<Okay, okay...adesso mi calmo. Allora, ricapitoliamo...Michelle ti ha lasciata perché si è resa conto che volevi fart...stare con Lauren. Adesso vi vedete, però nessuno lo sa>>, disse, poggiando le mani sotto il mento. Sorrise, alternando di nuovo lo sguardo tra noi due. Annuii, lasciandole capire che aveva ragione eccome.

<<Michelle è davvero dolce>>, mormorò, stringendo le sopracciglia. <<E pensare che gliene ho mandate di cotte e di crude, perché aveva fatto stare male Camila>>, sbottò, scuotendo la testa.

<<Era comprensibile che fossi arrabbiata con lei, Dinah. Anche io ero furiosa con lei, finché non mi ha spiegato la situazione. Dopo mi sono sentita in colpa, però lei ci ha dato la sua benedizione. Dice che l'importante è vedere me e Camz felici>>, dissi. 

<<Dio, è così dolce! Davvero dolce!>>, sospirò Dinah.

<<Quindi, acqua in bocca, bionda perfida?>>, mormorò Camila, poggiando la sua mano su quella della sua amica. Lei annuì, mostrandoci un sorriso rassicurante. 

<<Non chiamarmi mai più "bionda perfida", nana malefica>>, la prese in giro lei. 

<<Be', ragazze...vado a prendere qualcosa da mangiare. Ho da lavorare dopo>>, dissi, alzandomi in piedi. Dinah spalancò gli occhi.

<<Ti fai una professoressa! Sei un mito, Camila!>>, disse in un mezzo urlo, coprendosi da sola la mano con la bocca.

<<Ehi, non mi faccio nessuna insegnante!>>, rispose Camila, stizzita. Si stava pentendo di averglielo detto. Però, c'erano comunque altre persone che dovevano saperlo. Ci dovevamo aspettare ogni tipo di reazione, anche se non mi aspettavo una reazione come quella di Dinah. Credevo che ci avesse tipo odiato, oppure ci avesse insultato...non immaginavo che si sarebbe messa a fangirlare su di noi.

<<Infatti si fa una stagista>>, mormorai, prima di fare un occhiolino a Dinah ed andarmene. Sentii la bionda scoppiare a ridere prima di allontanarmi, e immaginai la reazione sconvolta che avevo scatenato in Camila. Anche se era una tigre sotto le coperte, diventata una gattina timida per le strade. Non mi dispiaceva, però. Al contrario, mi piaceva sapere di poter farle perdere il controllo in quella maniera.

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