Non fu fino alla sera, dopo cena, che ebbi di nuovo notizie di Camila. Mi sarei immaginata che avrebbe chiamato, magari mandato un messaggio, ma sicuramente non mi aspettavo di vederla alla porta. Di fatti, eravamo tutti e tre in soggiorno a guardare la televisione. Papà ci spiegava che Shay, la sua ragazza, non vedeva l'ora di conoscerci, così come i suoi tre figli. La donna aveva divorziato e fino a poche settimane prima, la più grande andava al college, mentre la secondogenita- di appena diciotto anni- e il più piccolo avevano passato un po' di tempo con il padre dopo la fine della scuola. I suoi occhi brillavano emozionati mentre ci parlava di lei e vederlo felice dopo tutto quel tempo, non poteva che rendere felice anche me.
Fu proprio quando stavamo per decidere il giorno della cena, che suonò il campanello. Siccome ero quella più vicina alla porta, mi alzai e andai ad aprire. Davanti a me, c'era proprio Camila. Tuttavia, alle sue spalle, una Dinah furiosa marciava verso la porta, fissandomi con sguardo minaccioso. Alternai lo sguardo tra le due amiche, chiedendomi cosa fosse successo.<<Dimmi se è Michelle! Dimmelo che le spacco la faccia!>>, urlò la bionda, puntando verso di me. Alzai le mani, guardandola con gli occhi spalancati.
<<Ho cercato di rallentarla per venire ad avvertirvi, ma...mi ha raggiunto subito>>, spiegò a mo' di scuse.
<<Sono Lauren. Giuro che sono Lauren>>, dissi, cercando di calmare Dinah. Non volevo un altro pugno in faccia quando ero una povera innocente. Non me li meritavo.
<<Qual è stata la prima cosa che mi hai detto quando ci siamo conosciute?>>, domandò, alzando un sopracciglio. Aveva dei dubbi, altrimenti non si sarebbe fermata a guardarmi.
<<Non ricordo cosa ho mangiato ieri, vuoi che mi ricordi cosa ti ho detto un paio di mesi fa?>>, chiesi a mia volta, sperando di non essermi appena cacciata nei guai.
<<Sì, okay, è Lauren>>, disse Dinah, annuendo convinta.
<<Lau? Chi è alla porta?>>. La voce di Michelle arrivò chiara a tutte e due le ragazze. Camila si irrigidì, mentre l'espressione furiosa di Dinah ritornò a farsi notare. Decisi di fare una cosa intelligente e mi chiusi la porta alle spalle, sperando così di salvare la pelle a mia sorella. Sapevo cosa l'aveva spinta a fare quello che aveva fatto, ma purtroppo mi aveva fatto promettere di non dire nulla. Mi toccava restare in silenzio ad ascoltare quello che dicevano, senza sapere che la mia sorellina aveva rinunciato a tutto per me. Forse non avrei dovuto giurare, però ero una di parola e non potevo rimangiarmi la promessa.
<<Per favore, Dinah, so che ha sbagliato, ma...è pur sempre mia sorella. Non posso permetterti di farle del male>>, dissi. Osservai con attenzione la reazione di Camila, perché non volevo che se la prendesse.
<<Tua sorella ha tradito Camila! Merita uno di quei ceffoni che non dimenticherà mai durante il corso della sua vita>>, disse, seria.
<<Dinah, andiamo via. Ti ho già detto che è tutto inutile>>, disse Camila, mettendole una mano sul braccio. La polinesiana roteò gli occhi, ma poi acconsentì ad andarsene, lasciando così in pace mia sorella. Le osservai allontanarsi in silenzio lungo il vialetto. Scesi in fretta le scale del portico, affrettandomi a farmi sentire.
<<Camila>>, la richiamai. Si voltò verso di me, lasciandomi intendere che avevo la sua attenzione.
<<Parla con lei. Torturala finché non ti dice la verità. Nessuna di voi due merita di soffrire così>>, dissi e senza aspettare una risposta, ritornai in casa.
Papà guardava ancora la televisione, ma mia sorella mi aspettava in corridoio, con le braccia conserte.<<Ho sentito che Dinah è un tantino furiosa. Ho pensato che la cosa migliore era non farmi vedere>>, disse lei, come a spiegarmi la sua presenza in corridoio.
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You are not like the others
FanfictionLe gemelle Michelle e Lauren sono sempre state affiatate, sempre pronte a proteggersi da tutto e tutti. Hanno condiviso ogni singola cosa, ragazze comprese. Le due, infatti, erano solite fare una specie di "gioco" ; dopo che una conquistava una raga...