«Sei sicura, Hikaru, che è questa la tana del drago roccia?» le chiesi con una smorfia sul viso, «Più che sicura Yukine, ne sono certa. L'altra sera ne ho visto uno entrare.», e così dicendo io e mia sorella ci addentrammo nella caverna dove in seguito trovammo delle uova di drago, bianche chiazzate marroni, segno che erano di un drago roccia. Ne afferrammo quante più possibile, tre a testa, ma sfortunatamente per i miei guadagni e fortunatamente per me ne presi uno prossimo allo schiudersi.
Corremmo il più veloce possibile e raggiungemmo l'accampamento in meno di 5 minuti, essendo abituati a corse estreme io e le mie sorelle, compreso mio fratello, riuscivamo a correre molto più veloce dell'impensabile. Arrivati all'accampamento depositammo le uova nel nostro posto segreto, andammo a casa, salutammo la mamma e andammo a prepararci per andare al mercato dove si sarebbe tenuta la vendita delle uova di drago.
A sera inoltrata andai a controllare che ci fossero tutte le sei uova, ma ne trovai una rotta. Curiosa mi guardai intorno e scorsi degli occhi gialli luminosi brillare sotto uno scaffale basso. Mi avvicinai e vidi un grazioso cucciolo di drago e, con un po' di erba draga, lo feci uscire da sotto lo scaffale. «Ma tu guarda un po', sei carinissimo. Strana questa macchia.» dissi tracciando una macchia marrone chiaro sul dorso del cucciolo, «Mmh, vediamo un po'...» una macchia a forma di freccia, «Ti chiamerò, Freccia, ovviamente» e sorridendo lo presi in braccio e iniziai ad accarezzarlo.
L'indomani gli misi un collare di cuoio blu che aveva fatto mio padre in caso fossi riuscita ad addestrare un drago. Regolarizzai la larghezza del collare e con una catena lo legai al mio polsino di cuoio. Caricate le uova sul carretto partii con la sorella maggiore, Sakuya, e con mio padre che con solo un occhiata al drago quasi non cadde dallo stupore. Sarei stata la prima ragazzina in tutto il villaggio ad avere un drago come animale domestico. Mi avrebbero invidiata tutti. Ma poi pensai al motivo che mi rendeva la più temuta in tutto il villaggio...
~dopo tre mesi~
Il tempo passava in fretta e il piccolo Freccia si dimostrò all'altezza di procacciarsi il cibo da solo, ma lasciarlo andare da solo nel bosco era un idea da dimenticare, era ancora troppo piccolo per difendersi. Dopo un piccolo incidente, in cui Freccia rischiò tutto, mi trasformai per la prima volta dopo anni. Tutto il dolore che provai nel trasformarmi svanì non appena sentii il sangue del drago ribollire nelle mie vene, era da tanto che non provavo quella sensazione e la assaporai fino all'ultimo secondo. Dopo quel giorno Freccia rimase sempre affianco a me.
Negli ultimi tempi io e Freccia ci divertivamo a fare a chi arrivava per primo al fiume, in forma drago e, pur avendo una silhouette slanciata e veloce, il piccolo Freccia mi superava sempre (ricordiamoci che i draghi roccia sono di costituzione robusta, ma non per questo è detto che debbano essere più lenti).
Il piccolo Freccia non era ancora abituato a vedermi sotto forma di drago, così decisi di evitare, quando possibile, di trasformarmi in sua presenza.
Dopo due settimane dall'incidente con Freccia, io, le mie sorelle e un gruppo di amici eravamo pronti per un escursione nella tana di un drago cenere dall'armatura azzurra. «Freccia, sei sicuro di aver percepito il suo odore?» il piccolo drago fece un verso e poi annuì con la testa, dietro di me sentii Corris sbuffare, come al suo solito doveva sempre rovinare qualcosa, tutte le volte che mi organizzo con il suo gruppo. «Cosa diamine vuoi che ne sappia quel piccolo mostriciattolo?!?» sbraitò indicando Freccia che si girò verso lui e gli sputò lingue fiammanti addosso. Corris dallo spavento indietreggiò e cadde a terra, «Ora chi è lo sbruffone, mio caro Corris?!» gli tesi la mano e con aria di arroganza lo continuavo a guardare, «Su alzati, ti aiuto.», Corris mi afferrò la mano e io, con fermezza, lo tirai su con talmente tanta forza che quando si alzò la sua spalla sbatté contro la mia, «Smettetela voi due oppure il drago non se ne andrà dalla caverna, e di conseguenza non prenderemo nessun'uovo.», disse Sakuya, sicché io, sorridendo, le risposi «Certo, Sakuya, perdonami non lo faremo più.» e mentre mandai un occhiataccia a Corris sentii la mano di Sakuya poggiarsi sulla mia testa e arruffarmi i capelli.
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la ragazza drago
Fantasytratta da un sogno. Una specie di mondo parallelo in cui una ragazza e la sua famiglia fanno parte di un villaggio vichingo. Una ragazza il cui destino si intreccia con quello di un drago e solo il futuro potrà determinare quello che lei diventerà.