Capitolo 1

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-E che cazzo Rose, ti ho detto centinaia di volte che il mio tea deve essere caldo, non freddo, non bollente, semplicemente caldo!- urla il ragazzo dai capelli color miele, le dita strette su un cellulare troppo grande appoggiato al suo orecchio sinistro.
Con la mano libera rovescia nel lavandino il contenuto di una tazza in ceramica bianca, un unico e rapido movimento del polso che torna poi rapido nella tasca della sua felpa costosa.

-Sí sí okay, fai in fretta però, ho bisogno di qualcosa di caldo... grazie-
Termina la telefonata e lancia quell'oggetto che gli è costato la bellezza di 1200€ sul divano, per poi lasciarsi cadere a sua volta sul morbido tessuto.

Il ragazzo fa appena in tempo a chiudere gli occhi e appoggiare la testa sullo schienale del divano cercando di alleviare il leggero dolore che da tutto il giorno gli tormenta il collo, che la porta si apre di colpo.
-Ma che cazzo...- esclama colto di sorpresa sbarrando i suoi grandi occhi blu.

-Louis! Dio santo ho una notizia assurda per te!- grida la ragazza correndo verso il ventiquattrenne.
-Lottie, essere mia sorella e manager non ti da il consenso di entrare nella mia stanza senza bussare, potevo stare facendo....qualsiasi cosa!- la riprende Louis nascondendo un leggero sorriso, perché arrabbiarsi con quella ragazza di appena due anni più grande gli è sempre stato impossibile.

-Si okay okay, ora però ascolta quello che c'è scritto su questa lettera- esclama sventolandogli davanti al viso una busta color crema.
-Una lettera? Ma dove cazzo siamo, nel medioevo?- dice il moro aggrottando la fronte.

-Zitto idiota- Lottie si schiarisce la gola e inizia a leggere - Gentile signor Louis Tomlinson, saremmo onorati di averla come ospite e intrattenitore durante la cerimonia organizzata per il ventesimo compleanno di mio figlio, il principe Harry, che si terrà il 1 febbraio.
Per ulteriori dettagli il mio addetto alle Interazioni Sociali sará lieto di parlare con il suo manager il giorno 28 gennaio al seguente indirizzo, bla bla bla....- continua la bionda saltando qualche parte - Firmato, Principe Desmond Styles-

Lottie fissa il fratello in attesa di una reazione, che impiega qualche secondo ad arrivare.
-Se questo è uno scherzo, non è affatto divertente-
-Non è uno scherzo Tommo! Guarda qui, c'è il timbro reale, la firma del Principe e...-
-Wow- è tutto quello che riesce a dire Louis.

-Già, wow!- esclama Lottie esaltata- ma ti rendi conto che stringerai la mano al Re?! E poi avrai l'onore di cantare davanti a quel figo del principino Harry!-
Il ragazzo volta di scatto la testa verso la sorella -Figo?-

-Molto figo, Tommo. Bhe, ora vado, il 28 è domani e io devo preparami per quell'incontro!-
-Non ti ho ancora detto che voglio andarci-
Il sorriso di Lottie si tramuta immediatamente in un espressione sconvolta.

-Che cazzo ti passa nella testa? Vuoi rifiutare un invito dalla casa reale?!-
-Sto scherzando Lottie, certo che ci andrò- la prende in giro Louis scoppiando a ridere.
-Coglione. Ora scappo davvero, ci si vede fratellino!- esclama lasciando una carezza sulla guancia del ragazzo.

La porta si chiude ma solo per poco, perché un suono di nocche contro il legno chiaro si propaga per la stanza.
-Ho portato il tea!- esclama la donna dall'altra parte della porta.
-Entra pure Rose!-

Una donna sulla cinquantina alta più o meno 1 metro e 60 entra nella stanza portando un carrellino, sul quale è poggiata un elegante tazza bianca contornata da biscotti al burro.

-Grazie mille Rose, mi dispiace di averti urlato contro prima- esclama Louis sorridendo, perché sì, potrà anche sembrare un rude ragazzino viziato, ma a chi lo conosce bene mostra il vero Louis, dolce come lo zucchero filato.

More than a crown and a Gibson -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora