Capitolo 13

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Louis sorride, la testa appoggiata sul palmo della sua mano e il resto del corpo sepolto sotto ad un pesante piumone.

Sono più di venti minuti che è in quella situazione, osservando Harry dormire come un angioletto, e ogni secondo che passa si innamora sempre più di lui.

È innamorato dei suoi capelli che tanto adora spettinare, innamorato della sfumatura dei suoi occhi che varia a seconda della luce, innamorato delle sue lebbra carnose, innamorato del neo appena sotto la sua bocca, innamorato del suo collo perfetto da baciare, innamorato e delle sue spalle larghe, innamorato delle sue gambe lunghe e sottili, innamorato di qualsiasi cosa riguardi lui.

Quindi sí, non si stanca di guardarlo e notare particolari che non aveva mai visto, osservare il suo torace sollevarsi e abbassarsi in modo regolare ad ogni respiro.

Vuole sentirlo, vuole sentire che è lì presente con lui, così rotola più vicino e appoggia la testa sul suo petto, proprio all'altezza del cuore, l'orecchio teso per sentire quei battiti tanto importanti e necessari per lui.

È dannatamente piacevole e desidera forse per la prima volta che il tempo si blocchi per poter restare in quella posizione per sempre, con la persona che ama in un posto che ama.

Uno sbadiglio proviene da dietro la sua nuca segno che il riccio si è svegliato, Louis si affretta a voltarsi e avvicinare il proprio viso al suo.

-Buongiorno mio bellissimo ragazzo- sussurra al suo orecchio ricevendo di rimando un sorriso sincero.
-Buongiorno ragazzo altrettanto bellissimo-
-Sembriamo proprio una di quelle coppiette che ho sempre detestato e insultato, lo sai?- ridacchia il liscio.

-Temo proprio di sì, ora però andiamo a fare colazione, sto letteralmente morendo di fame- risponde Harry tentando di alzarsi, ma ricadendo sul letto un istante dopo.
-Cazzo- sussurra toccandosi il fondoschiena coperto solo da un paio di boxer che ha responsabilmente indossato la notte prima di addormentarsi.

-Ehi Haz, occhio! Pensavo avessi capito che non saresti stato in grado di camminare normalmente per un po'- ride Louis avvicinandosi ad un armadio e tirando fuori qualcosa da uno dei cassetti- metti questa crema, ti giuro che fa miracoli-
-Oh, grazie Lou- sorride il riccio ancora sdraiato sul letto.
-Vuoi che te la metta io?- domanda il più grande con un sorrisetto malizioso.

-Da una parte vorrei accettare, ma la mia coscienza mi dice che finirei con lo stare ancora peggio di prima... non credo resisteremmo-
-Mh, giusto. Allora vado a dire a Rose di prepararci la colazione, penso sia già qui-
Louis fa per uscire quando il più piccolo lo blocca per un braccio.

-Ehi, mettiti almeno qualcosa!- esclama frugando nel cassetto fortunatamente vicino al letto su cui è ancora immobilizzato come se fosse il suo, e tirandone fuori una maglietta e dei pantaloni a caso.
-Uh, qui abbiamo qualcuno di geloso eh?- lo provoca
-Non geloso, semplicemente non voglio che altri vedano quello che solo io dovrei avere il diritto di vedere.
E inoltre Rose inizierebbe a farsi un paio di domande se ti vedesse uscire in boxer e subito dopo scoprisse che ho passato la notte qui- risponde Harry incrociando le braccia.

-Geloso!- esclama come un bambino il liscio per poi sparire in corridoio e lasciare il più alto a scuotere la testa, non prima di essersi vestito.

~

-Dobbiamo parlare-
-Già dobbiamo decisamente parlare- risponde Liam incrociando le caviglie.

More than a crown and a Gibson -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora