Capitolo 4

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-Cosa si fa ora?- domanda Harry uscendo dal McDonald in cui poco prima hanno cenato.
-Non so, qui vicino c'è una discoteca ma al momento è un po' troppo presto per andarci-

Fino a un ora prima hanno pattinato sul ghiaccio, si sono fatti stupide foto in una di quelle cabine per le fototessere, sono stati in una sala giochi facendosi buttare fuori perché erano troppo rumorosi, ed Harry è persino andato su un'altalena in un parco per bambini, con Louis che lo spingeva ridendo.

-Cazzo- sussurra il liscio spingendo Harry in un vicolo - corri ed entra nel primo negozio che trovi, io sono dietro di te. Veloce!-
Il più piccolo lo guarda senza capire e fa quello che gli è stato detto perché si fida, si fida di quel ragazzo che ha conosciuto neanche una settimana prima.

Non appena svolta si catapulta in un negozio d'abbigliamento e insieme a Louis si nasconde in un camerino, non prima di aver salutato frettolosamente la commessa.

-Cosa, cosa è successo?- domanda con il fiatone.
-Un flash. Ho visto il flash di una machina fotografica, era sicuramente un paparazzo che ha riconosciuto uno di noi due, o forse entrambi-

In quel momento si sente il classico suono del campanello posto sopra la porta dei negozi, segno che qualcuno è entrato.
-Cazzo può essere lui... uno sgabello no eh?- sussurra in panico cercando in quello spazio stretto - saltami in braccio-

-Eh?- esclama Harry senza capire.
-Shh, ti ho detto saltarmi in braccio, se attraverso la feritoia qua sotto vede che siamo in due capisce subito che siamo noi- continua togliendosi le scarpe e appendendole ad una gruccia nel caso in cui le avesse memorizzate.

-Come?- domanda il riccio mentre le sue guancia raggiungono un color ciliegia.
-Salta e aggrappati con le gambe ai miei fianchi, veloce-

Harry spinge con i piedi e si ritrova con le gambe allacciate attorno alla vita di Louis, le mani intorno al suo collo e le braccia del liscio a contatto con il suo fondoschiena, si chiede se sia possibile trovarsi in una situazione più eccitante.

-Non peso?-
-Nah, sei una piuma. E poi io sono parecchio forte eh- ride Louis, e nel farlo il suo respiro colpisce il riccio sul collo facendolo rabbrividire di piacere.

-Penso se ne sia andato- sussurra dopo aver sentito di nuovo il rumore del campanello.
Scosta la tenda e si sporge per controllare -via libera-
Harry si sgancia a malincuore da quella sorta di abbraccio e torna con i piedi per terra, in entrambi i sensi.

-Desiderate?- domanda la commessa scocciata.
-Ehm... si, volevamo dare un occhiata- mente Louis per poi guardarsi intorno e rendersi conto di essere capitati in un negozio di biancheria intima da donna.

-Che ne dici di queste amore?- esclama ridendo sotto i baffi mentre mostra ad Harry delle mutandine in pizzo nero a dir poco trasparenti sotto gli occhi più che sconvolti della donna -ti starebbero benissimo-

Il più alto ridacchia piano stando al gioco -Mh si, mi piacciono-
-Perfetto, allora le prendiamo- continua porgendole alla commessa che le porta alla cassa e le ripone in un sacchettino.

-Sono 12£-
-Tenga pure il resto- esclama Louis porgendogli una banconota da 20£ - grazie e arrivederci-
Non appena i due ragazzi escono dal negozio scoppiano in una grossa risata che fa quasi cadere a terra il liscio.
-Ma hai visto la sua faccia?- dice Harry tenendosi gli addominali.

-Cazzo, era traumatizzata! Secondo me però si è anche fatta un bel film mentale di te con addosso queste-
-Dio no, ti prego!-
-Non saresti mica male eh...- sussurra Louis con un sorrisetto malizioso a cui Harry risponde tirandogli il sacchetto in faccia.

More than a crown and a Gibson -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora