Capitolo 5

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-Buongiorno principessa- sussurra Louis all'orecchio di Harry non appena quest'ultimo sbatte le palpebre ancora mezzo assonnato.
-Cosa... mi sono addormentato?- domanda con la bocca impastata dal sonno per poi rendersi conto di essere praticamente tra le braccia del più grande.

Si trovano nella classica posizione a cucchiaio, le gambe di Harry sono incastrate tra quelle di Louis e la sua testa è appoggiata sull'avambraccio di quest'ultimo.
Ha davvero dormito addosso a quella sorta di dio greco sceso in terra?
-Come un ghiro. Non hai quasi visto neanche l'inizio del film-

-Cazzo, mi dispiace- risponde alzandosi di colpo e strofinandosi i pugni chiusi sugli occhi, in un gesto che ricorda al liscio un orsetto lavatore.
-Non fa niente, te lo mostrerò un altro giorno. Piuttosto ora alzati che facciamo colazione, Rose ha già portato tutto-

Harry posa i piedi sul parquet freddo ancora imbarazzato dalla situazione, e si alza stiracchiando le braccia per poi girarsi ritrovandosi di fronte ad una tavola imbandita con cibo di ogni tipo.
-Non sapevo se tu fossi un tipo da colazione dolce o salata, così per sicurezza ho fatto preparare entrambe- esclama Louis sedendosi su una delle sedie e facendo segno al riccio di fare lo stesso.

-Sono decisamente un tipo da colazione dolce, sei stato gentilissimo- risponde Harry leccandosi le labbra alla sola visione di tutto quel ben di dio.
-Un vero inglese... bhe, serviti pure!-
Louis prende un cornetto tra le mani e lo addenta voracemente, mentre il riccio si precipita sui cereali alla frutta versandosi in una tazza di ceramica.

-Allora, dormito bene addosso a me?- domanda il più grande masticando il suo cibo.
Harry arrossisce di colpo e quasi si ingozza con il suo latte -Mh mh-
All'improvviso la risata del liscio spezza quel breve silenzio inondando l'intera stanza come uno tsunami.

-Perché ridi?-
-Perché- esclama Louis senza riuscire a smettere di ridere -hai i baffi di latte e sembri un fottutissimo gattino adorabile-
Il più piccolo si affretta a pulirsi con un tovagliolo restando comunque ancora sporco agli angoli della bocca, il liscio lo nota e prende dalla sua mano il pezzo di carta.

-Questa sembra una di quelle scene da film in cui il ragazzo pulisce il viso alla ragazza in un pub londinese- sussurra prendendo l'angolo del fazzoletto e stronfinandolo sulla pelle di Harry.
-Con la piccola differenza che io sono un ragazzo commenta quest'ultimo.
-Sicuro?-

Succede tutto in pochi secondi.
Il riccio prende un cucchiaio di marmellata alla fragola e lo spiaccica dritto sulla faccia di Louis, che di rimando prende una fetta biscottata con spalmata sopra della Nutella e la cosparge sulle guance del suo aggressore, scoppiando a ridere.

-Lurido traditore!- urla prendendo Harry per i polsi, per poi avvicinarsi al suo viso e leccare via parte della crema dalla sua pelle -buona però-
-Mi hai profondamente offeso- risponde Harry mettendo su un finto broncio, le braccia incrociate sul petto e i piedi a terra.

-Non era mia intenzione, come potrò mai farmi perdonare?- recita il liscio.
-Mhh ci penserò-
-Attenderò con ansia il tuo responso.... cazzo mi si è strappata la maglietta!- esclama Louis ridendo infilando due dita in uno squarcio creatosi sul suo petto - non credevo tu fossi così manesco principino-

-Oops... che hai lì?- domanda Harry allungando la mano verso una cicatrice posta qualche centimetro sotto la sua clavicola sinistra, una piccola striscia di pelle biancastra leggermente in rilievo all'altezza del cuore.
-Nulla!- urla alzandosi di colpo e allontanandosi di qualche passo -io... vado a cambiarmi-

Detto questo scompare nella stanza di fianco lasciando il riccio solo a maledirsi di aver posto quella stupida domanda.
Perché deve essere così coglione da rovinare sempre tutto?

More than a crown and a Gibson -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora