Capitolo 2

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-Caro, hai visto Harry? Dovrebbe essere già arrivato con la limousine...- esclama Anne rivolta verso Des, troppi invitati intorno a loro per riuscire a trovare il figlio.

-No... aspetta-
In quel momento il ragazzo fa il suo ingresso nell'enorme sala, un abito giallo e un sorriso stampato sul volto.
Qualsiasi persona nelle prossimità dell'entrata si volta per guardarlo, alcuni mormorano, altri lo fermano per fargli gli auguri.

-Harry, che cosa diavolo ti sei messo?- esclama duro Des una volta raggiunto il ragazzo.
-Un completo. C'è qualche problema?-
-Ne riparliamo domani. Ora va a salutare i tuoi ospiti-

Non appena voltate le spalle, Harry alza gli occhi al cielo e si guarda intorno alla ricerca di Liam, che teoricamente dovrebbe essere già lì ad aspettarlo.

-Che bel ragazzo che sei diventato Harry, tanti auguri!-
-Oh ma come sei cresciuto, auguri!-
-Sei proprio un perfetto principe!-

Una marea di invitati fermano Harry per fare commenti come questi, a cui il ragazzo reagisce con un sorriso e un grazie, come ha sempre fatto da vent'anni a questa parte.

All'improvviso una mano lo afferra per una manica della giacca, il riccio si volta per ritrovarsi di fronte un Liam perfettamente elegante.
-Finalmente ti ho trovato Haz, mi hanno fermato una cosa come venti ragazze per chiedermi dove tu fossi-

-E tra quelle 20 ragazze c'era anche Michelle?-
-Ovviamente- risponde il più grande ridendo.
-Okay, l'obbiettivo di questa sera è non farmi trovare da lei. Non voglio averla accollata per tutta la serata sinceramente-

-Buona sera a tutti e grazie di essere qui, è davvero un onore per noi- pronuncia la voce di Des Styles diffusa per tutta la grande sala grazie a numerose casse.
Dopo cinque minuti di lungo discorso sui giovani d'oggi, Harry è accolto sul palco con un applauso.

-Ehm, grazie per essere venuti, sono veramente lusingato di avervi qui tutto quanti, spero che la serata sia di vostro gradimento- esclama il ragazzo torturando un lembo della sua giacca per l'agitazione.
Non gli è mai piaciuto essere al centro dell'attenzione, avere tutti quegli occhi e telecamere puntati addosso e convivere con il timore di dire la frase sbagliata.

-Non so davvero cosa dire, se non grazie- detto questo scende i pochi gradini che lo separano dal pavimento e torna a sedersi al tavolo accanto a Liam.

-Ora ho l'onore di presentarvi un grande cantante, Mr. Louis Tomlinson!- proferisce Des, tornando poi a sedersi con la moglie.

Uno scroscio di applausi si propaga per la sala quando il ragazzo dai capelli dorati mette piede sul palco, un completo nero con dei polsini rossi e bianchi e una Gibson dorata tra le braccia.

Nel preciso istante in cui gli occhi di Harry si posano sulla sua esile figura, il riccio non può fare a meno di pensare a quanto sia spettacolarmente bello, a come i pantaloni neri aderiscano perfettamente alle sue cosce e alcuni ciuffi di capelli svolazzino intorno alla sua testa a formare una sorta di aureola.

-Direi che non è un cinquantenne- sussurra Liam ridendo e risvegliando l'amico da quello stato di trance in cui era caduto.
-Voglio parlarci Lí. Voglio assolutamente avere una conversazione di almeno due ore con quel dio sceso in terra-
-Qui qualcuno si è preso una cotta eh?-

-Salve, è davvero surreale per me essere qui. Sapete, sarò anche un artista con una buona carriera musicale, ma non mi è mai capitato di cantare per la famiglia reale- esclama Louis facendo ridere il pubblico.
-Non so neanche come comportarmi, quindi vi prego non vi scandalizzate se se ballo sul palco come un idiota o faccio qualche mossa poco consona- di nuovo una risata si propaga per la sala.

More than a crown and a Gibson -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora