Il 15 maggio,un giorno che nessuno di quei dodici ragazzi avrebbe mai scordato. Sono appena entrati nella scuola,uno più svogliato dell'altro,senza badare al leggero vento che si è alzato nel mentre.
-Fortunatamente un po' di fresco-dice Leo mentre accompagna suo fratello Andrew-è impossibile raggiungere i 30° a maggio.-
Andrew probabilmente non sta neanche ascoltando,è troppo preso dalla vergogna recata dall'essere accompagnato da suo fratello maggiore.
-suvvia,Andrew...-dice Leo-sono amato qui,ti aiuto solamente a fare bella figura-sorride ad una ragazza che lo sta fissando.
-o semplicemente mi rubi la scena-controbatte Andrew.-vai a salutare i professori come l'alunno modello che sei.-dice ironico prima di lasciarlo nel mezzo del corridoio per raggiungere il suo armadietto.
Nel frattempo le lezioni incominciarono come ogni giorni,precedute dal suono della campanella. A non suonare,però,fu la campanella della terza ora.
-Ev,il microfono non va-dice Marissa alla sua migliore amica nonché compagna di canto.
-Neanche il computer. Possibile che non funziona nulla in questa scuola?-sbuffa la ragazza sbattendo le mani sui tasti del portatile.
Nessuno sente nulla,se non la grandine sbattere sulle finestre.
-Di questo passo si romperanno...-a parlare è Logan Osborne,restando sulla soglia della porta dell'aula di musica,senza togliere gli occhi di dosso ad Evelyn.
-Osborne,vattene.-sbuffa per poi rivolgersi alla sua amica-Amo i temporali,ma non a maggio e non durante le prove.-
Entra di corsa una ragazza,bagnata fradicia,che raggiunge i suoi compagni in classe con una pianta in mano.
Il blackout persiste e il temporale non fa altro che aumentare,seminando il panico quando il preside della scuola passa per le classi con un megafono intimando i ragazzi di uscire. Ma qualcosa va storto,perché i dodici di Kingston non sentono l'annuncio.
Dopo un'ora dall'annuncio del preside,Duncan,il giocatore più bravo della squadra di basket,esce dalla palestra trovando il buio più totale.
-C'è nessuno?-si guarda attorno per poi andare negli spogliatoi.
Gli altri ragazzi si sono resi conto che non c'è più nessuno nella scuola se non loro stessi. A rallegrare la lugubre situazione c'è però Nathan Carter,il fotografo della scuola.
-Dai,con questo buio le foto stile Halloween sono assicurate...-si guarda attorno vedendo gli sguardi contrariati dei suoi compagni di scuola-okay...va bene.
Inutile dire che ben presto il panico assalì tutti i presenti e ad iniziare la lite sono Page Fitzgerald e Ingrid Nielsen,tra le quali di certo non scorreva buon sangue.
-Se non prendiamo le torce,presto i telefoni si scaricheranno!-urla Page alla fredda Ingrid.
-Non c'è nessuno qui e non possiamo concederci il lusso di dividerci-blatera Ingrid alterata.
Metà gruppo si unisce alla lite. Evelyn ben presto interviene alzando la voce,cosa strana per lei
-Smettetela tutti quanti!-si alza da terra interponendosi ai ragazzi-vi rendete conto che siamo nel bel mezzo di una tempesta e siamo soli per non so quale ragione. Vedete di calmarvi o qui non concludiamo niente.
Ad intervenire è Leo,ex di Marissa.-Mi è sempre piaciuta la tua mentalità,sappilo. Cosa proponi di fare allora?-
Evelyn non ha il tempo di aggiungere altro,che la scuola inizia a perdere alcuni pezzi,quasi in preda ad un terremoto.
Duncan sale di corsa sentendo l'acqua arrivargli alle caviglie.
-Il pazzo aveva ragione. La tempesta è realmente arrivata-
*ANGOLO AUTORE*
C'est tout per questo capitolo. Ho un serio problema di suddivisione delle parti,help.
Godetevelo :)
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Elements that we all share
FantasyKingston,Inghilterra. Stephen Hopper,il pazzo della città,annuncia una tempesta disastrosa,ma la notizia non tocca nessuno degli abitanti. Era un giorno normale alla Kingston High School e i ragazzi stavano svolgendo le loro solite attività quando s...