Ombre e mente

29 4 3
                                    

A differenza dei "Lovelyn,Marissa e Leo erano insieme quando le allucinazioni li colpirono.

Ad iniziare fu la povera Marissa. Stava camminando al fianco del suo ex ragazzo,combattendo già con i sentimenti repressi dalla rottura.

-Allora...che hai fatto dopo...hai capito..-abbassò lo sguardo mentre Leo non le toglieva gli occhi di dosso

-Nulla di particolare,lavoro in un'officina. Che cosa inaspettata eh?-le sorrise ironico

-Già...non me lo sarei mai aspettato-accennò un sorriso forzato,rimanendo con lo sguardo basso-e...hai avuto altre relazioni?-mormorò

-Sarò anche un po' donnaiolo,ma ci siamo lasciati da quattro mesi. Non è facile neanche per me sai?-la guardò serio questa volta

-Si,scusami...non era il caso...-Marissa accellerò il passo-io vado allora

-Smettila di scappare ogni volta quando vieni ferita! Non si affrontano così le cose!-esplose il ragazzo,davanti agli occhi increduli della ragazza

Ad un certo punto Marissa iniziò a vedere tutto buio. Sentiva solo delle voci,familiari e non,parlare male di lei. Cose effettivamente vere,marcando sui suoi difetti. Uno scenario a dir poco doloroso,per una ragazza che impiegava tempo a fidarsi. Nel mentre Leo la vide accasciarsi a terra piangendo e singhiozzando. Si avvicinò a lei e la scosse appena,ma non ottenendo risultati.

-BASTA!-Urlò la ragazza sentendo le persone. Portò le mani in avanti come per bloccare queste voci e persone. Intravide,nell'oscurità del momento,delle ombre. Erano quelle di Leo e di Evelyn,le uniche due persone di cui si fosse mai fidata ciecamente. Queste la rialzarono e,con un semplice cenno della mano di Marissa,attaccarono le persone,dissolvendosi presto nel nulla.

La ragazza si alzò di colpo fissando Leo negli occhi-tu...Evelyn...ho visto le vostre ombre...mi avete aiutata-le tornò in mente una delle tante storie raccontate con Evelyn e,per quanto assurdo sembrasse,si convinse di ciò che,in fondo,era la realtà. Aveva controllato le ombre.

Leo non sapeva che dire

-Sembravi persa,non mi sentivi. Mi hai fatto spaventare dannazione-le accarezzò il viso con il pollice

-Sto bene-non aggiunse altro. Lo stava solo guardando negli occhi

-Forse è meglio se torni a casa,io resto tanto per essere precisi-l'accompagnò e si sedette sul letto mentre Marissa andava a sciacquarsi il viso.

In quel momento Leo avvertì un forte mal di testa. Sbatté gli occhi e si ritrovò suo padre davanti a sé 

-Padre...cosa ci fai tu qui?!-si alzò di scatto-come hai fatto a sapere l'indirizzo di Marissa?!-

Non ottenne risposta. Suo padre ghignava soltanto.

-Rispondimi!-urlò verso l'uomo. Ottenne solo uno shiaffo in piena faccia. E poi un pugno...e un calcio. Questo fino a che non cadde a terra dolorante. Provava a rialzarsi,ma suo padre lo prese con la cintate sulla schiena. Leo era quasi inerme a terra. Lo guardò un'ultima volta,pensando a quanto avrebbe voluto che ci fosse suo padre a prendere le cintate. Così fu. Topher Combs iniziò a tirarsi la cintura conto per poi svanire. 

Leo sbarrò gli occhi e si rialzò non avendo un minimo accenno di ferita.

Si girò quando Marissa lo chiamò sotto voce,spaventata dal suo comportamento.

-L'ho costretto a subire ciò che ha sempre fatto a me...Ho controllato la sua mente-Mormorò

Marissa si avvicinò e lo abbracciò

-Ce l'hai fatta. Hai superato la paura che ti incuteva-

-Mi hai riportato tu alla realtà però-le lasciò un bacio veloce mentre i raggi del sole entrarono nella stanza









_ANGOLO AUTORE_

Marissa si fa di droghe pesanti e Leo si mette a soggiogare la gente come in The Vampire Diaries. Tutto normale insomma!!!

Al prossimo capitolo guysss

Elements that we all shareWhere stories live. Discover now