Luce e suono

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Hunter Haslett era oramai tornato a casa da un pezzo,ancora con il fiatone dopo la corsa fatta.

Era scappato via da scuola perché era giunta l'ora di registrare un nuovo episodio di "in cucina con Hunter",ovvero il suo amatissimo blog.

Una volta tornato,tentò in tutti i modi di far funzionare la videocamera,ma si rese ben presto conto che la città era non solo abbandonata,ma anche priva di elettricità.

-Ma...ma!-esclamò il ragazzo-mi ero anche messo il grembiule buono!-sbuffò poi accasciandosi sul divano annoiato e deluso.

Non aveva mai saltato un episodio,ma poteva ben capire il perché fosse giunto il momento di farlo.

La sera stava scendendo e lui non si era ancora messo a cercare candele o torce. Prese coraggio e scese nello scantinato per trovare qualcosa di utile.

Aveva sempre odiato quel posto. Ragnatele,polvere,odore di vecchio,ragni...

Al sol sentire la parola "ragni",Hunter rabbrividiva.

Una volta giunto giù,cercò nei molteplici scatoloni riuscendo a trovare semplicemente una torcia mezza scarica e una confezione di ceri da chiesa.

-Grazie mamma-alzò gli occhi dalla scatola-la tua fede è tornata utile-prese ciò che gli serviva e iniziò a salire gli scalini per tornare al piano superiore.

La salita,però,risultò più luna del dovuto. Hunter iniziò a sentirsi qualcosa camminare lungo la spalla. Cercò di capire se fossero semplici fili o quella cosa che non voleva neanche nominare.

Il fatto che lanciò un urlo poco virile,lascia intendere che era un ragno e nemmeno tra i più piccoli.

Hunter fece volare letteralmente tutto ciò che aveva in mano,sentendo i tonfi degli oggetti per terra. 

Perse l'equilibrio e cadde su uno degli scalini,iniziando a sentirsi le gambe ricoperte dalle otto zampette di centinaia,se non migliaia,di ragni.

Cercò in tutti i modi possibili di toglierseli di dosso. Afferrò in tempo la torcia e l'accese. Questa però funzionò per pochi secondi,prima di spegnersi. Hunter la prese dalla parte delle lampadine e avvertì qualcosa nelle mani. Era la luce della torcia. Si guardò le mani esterrefatto,ma gli fece pensare ad Harry Potter e i ragni del secondo libro. Puntò la mano aperta verso i ragni e questi,in meno di un secondo,scomparvero. Il ragazzo afferrò tutto e uscì da lì.

-Questo si che è figo-rise guardandosi le mani.

Quanto a Larynne,invece,era in camera sua a smanettare con il suo launchpad,pensando fosse rotto.

-Nono. Non abbandonarmi piccolo ammasso di fili-usò il cacciavite per riavvitarne una.

Una volta finito e constatato che non è un problema del launchpad,andò a posare il cacciavite

-Amo i romanzi post apocalittici,ma non ho mai chiesto di vivere in uno di essi-parlo tra sé e sé-e a parlare da sola mi sento anche più imbecille di ciò che sono effettivamente.-

Una volta lasciato il cacciavite,tornò in camera sua e si buttò sul letto,a testa in giù.

Iniziò ben presto a sentire un sapore metallico in gola,sangue per essere precisi.

Appena si tirò su,si rese conto di essere in una piccola stanzina fatta di vetro resistente. C'era solo un foro ed era lo stesso che buttava litri di sangue in essa.

Larynne odiava il sangue,se in grosse quantità. Si spostò immediatamente,ma il sangue arrivò presto ai suoi piedi e la piccola stanzina si riempì velocemente.

La ragazza dai capelli blu tentò,invano,di rompere una delle pareti. Non c'era nessuno in città che la potesse sentire,ma lei provò comunque ad urlare. Assunse la tonalità perfetta che fece rompere il vetro,liberandola dalla piscina di sangue in cui galleggiava.

Si ritrovò in ginocchio a terra,sul pavimento della sua camera. Non era sporca di sangue però. 

Si rialzò e andò in bagno a guardarsi. Aveva rotto il vetro con la sola forza del suono della sua voce

_ANGOLO AUTORE_

Hunter è il deluminatore di Silente e Larynne una specie di banshee che non prevede la morte nella stanza del videoclip di Billie Eilish di Lovely

E con loro due,finiscono i capitoli dedicati ai poteri. Dal prossimo torniamo alla narrazione normale!

Nel mentre,io posto i personaggi su @elements.that.we.all.share_ su Instagram

Al prossimo capitolo!

Elements that we all shareWhere stories live. Discover now