Ducan era solo,nel polisportivo della città a giocare con il suo amato pallone da basket quando il suo migliore amico,Logan,varcò la porta del campo.
-Hey...-disse il ragazzo continuando a fare canestro.
-Hey...che situazione eh?-Logan lo raggiunse-nella scuola non c'è più nulla di nostro. Mi ricordavo di aver lasciato lì le mie cuffiette
-Non che ti servano a qualcosa. Sembra di essere tornati nella preistoria-fece un altro canestro.
-Beh si...-ridacchiò Logan per sdrammatizzare la situazione-vado a fare un giro,confido nel fatto che ci sia ancora qualcuno nascosto-lo salutò e andò via.
Duncan rimase lì per un po',senza sbagliare un tiro,ma dopo un po' accadde. Duncan Riggs,migliore giocatore della squadra di basket,aveva sbagliato un tiro. Iniziò a sentire puzza di bruciato,ma non riusciva a capire da dove venisse. E poi,se ci fosse un incendio,i rilevatori sarebbero scattati. Ma così non fu,nonostante il fuoco era,oramai,sotto gli occhi del ragazzo dai capelli corvini.
Duncan si ritrovò circondato da altissime fiamme di fuoco e non sapeva cosa fare. Da quando i suoi genitori erano morti e lui ha visto la loro macchina in fiamme,ha sempre temuto il fuoco.
Si guardava attorno,perso. Non vedeva alcuna via di uscita e le fiamme non facevano altro avanzare verso di lui. Decise quindi di chiudersi a riccio,sentendo il calore avvicinarsi.
Una volta poggiata la testa sulle ginocchia,una grande nebbia circondò le fiamme,coprendo tutto il campo. Man mano,il fuoco si spense e,appena Duncan sollevò lo sguardo,la nebbia iniziò a svanire.
Il ragazzo si alzò di scatto,felice di non essere più circondato dal fuoco. Non capiva però da dove fosse comparsa la nebbia. Provò una cosa,per quanto folle sembrasse. Chiuse gli occhi pensando a quest'ultima e,riaprendoli,una sola parte di campo era immerso nella nebbia,proprio come aveva pensato lui.
Era incredulo,ma aveva avuto la dimostrazione che era stato lui a scatenare la nebbia.
Nicole era nel suo piccolo orto. Lo aveva creato nell'angolo del suo giardino quando aveva soli sei anni,già guidata dalla sua passione per le piante. Di certo lei non si sentiva sola in quella situazione,dato che parlava con le sue piante,o almeno non completamente.
Si alzò da terra togliendosi i guanti da giardinaggio e si diresse verso la piccola casetta in legno con tutti gli utensili per piantare le piante. Le serviva l'innaffiatoio,ma non lo trovò
Entro in quel piccolo spazio e lo vide nell'oscurità. Non appena entrata,la porticina si chiuse,nonostante non ci fosse vento. Nicole sobbalzò e si fiondò verso quest'ultima,nel vano tentativo di aprirla. Era come bloccata dall'esterno e la lampadina non funzionava. Nicole era claustrofobica e aveva paura del buio,quindi rimanere chiusa lì dentro era paragonabile ad un incubo.
Iniziò a sbattere le mani sulla porta,ma non era forte abbastanza per romperla. In più fuori non c'era nessuno.
Non c'era un singolo spiraglio di luce né presenza di ossigeno. Stava andando nel panico,anche se non doveva assolutamente.
Non vedeva niente e iniziò a mancarle il respiro. Si sedette per terra stringendo le mani sul legno sottostante. Questo iniziò a muoversi per poi rompersi in mille pezzi,lasciando spazio a delle radici di albero che mandarono in frantumi quella casetta.
Nicole prese un respiro rivedendo anche la luce solare.
Si rivolse verso le radici e sorrise,rendendosi conto che le aveva fatte crescere lei stessa.
_ANGOLO AUTORE_
Nicole è la nuova Flora delle Winx e Duncan...boh,Duncan deve temere seriamente Evelyn lol
byee
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FantasyKingston,Inghilterra. Stephen Hopper,il pazzo della città,annuncia una tempesta disastrosa,ma la notizia non tocca nessuno degli abitanti. Era un giorno normale alla Kingston High School e i ragazzi stavano svolgendo le loro solite attività quando s...