Kingston 2.0

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E bene si. Duncan Riggs aveva ragione,come anche il pazzo. La tempesta era arrivata. Inutile dire che il panico assalì quei poveri,sfortunati ragazzi che si sono trovati nel posto sbagliato in un momento ancor più sbagliato.

A prendere le redini della situazione fu,stranamente,Nicole.

-Dobbiamo uscire da qui. L'edificio è instabile-disse la ragazza posando la pianta per terra.

-No ma seriamente?-disse Page con una nota di sarcasmo-non c'ero arrivata fiorellino.

-Perché non l'hai proposto tu allora,reginetta?-rispose,apparentemente calma,Evelyn-fatevi un favore. Smettete di urlare come galline e fate qualcosa-aggiunse prima di essere aggredita da Ingrid.

-Perché,tu stai facendo qualcosa?-alzò un sopracciglio come per sfidarla.

-Sta mantenendo la calma e sta pensando,quindi molto più di te che la stai criticando-si fece sentire per la prima volta dopo ore Logan.

Un  sorriso ipercettibile apparve sul viso della gotica,poco prima che la tempesta cessasse del tutto.

Una volta avuta la conferma che la tempesta era finita, Evelyn si diresse verso l'uscita ancora serrata. Sfilò una forcina dai capelli e scassinò la porta. Rivolse poi uno sguardo alla ragazza che l'aveva sfidata

-ta dan-aprì le porte rimanendo stupita da come l'esterno sembrasse intatto.

I restanti ragazzi la raggiunsero assumendo,ben presto,tutti la stessa espressione che conteneva un mix di stupore e dubbi.

-Ma è intatto...-mormorò Marissa. Si rivolse poi a Nicole,era lei l'esperta in piante. Non ottenne risposta però. Ne sapevano uno meno dell'altro.

-Non vedo il problema-controbatté Andrew-meglio direi. Ora se non vi dispiace,io torno a casa. Neanche volevo venirci a scuola stamattina-sbuffò prendendo il telefono.

A percepire che qualcosa non andava fu Nathan,notando l'espressione sul viso di Andrew cambiare.

-Non c'è campo-si lamentò-fottuta tempesta!

A quel punto controllarono tutti il loro telefono e il risultato era uguali per tutti.

-Ma nessun filo elettrico si è guastato-Page alzò lo sguardo,per constatare quella cosa.

-Mi avete rotto con tutta questa ansia-Andrew si tirò il cappuccio della felpa sulla testa,incamminandosi verso casa.

Però qualcosa non gli tornava. Okay,la città era stata evaquata probabilmente,ma non c'era niente né nessuno per strada. Rientrò in casa,lasciando lo zaino sul divano e si diresse verso la cucina per prendere una bottiglia di acqua. 

Passando,però,notò una cosa che gli fece raggelare il sangue nelle vene. Le foto di famiglia erano vuote,se non per lui e qualcuna con suo fratello Leo.

Il ragazzo indietreggiò fino alla porta,correndo a scuola continuando a non vedere nessuno per strada.

Raggiunse i suoi compagni con il fiatone.

-Non c'è più nessuno. Siamo rimasti solo noi.-












___ANGOLO AUTORE___

Hello! Dai che sta iniziando a prendere una minima forma questa storia.

Spero vi piaccia,alla prossima!

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