Capitolo 10

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Mi ritrovai in una stanza vuota, c'era solo un uomo con un portamento molto virile e con un volto molto severo.

Appena lo vidi mi alzai dalla sedia di cui ero stata posta e indietreggiai

Lui: no no stai tranquilla, non voglio farti del male!

Io: cosa vuoi allora? Ho appena visto mia madre morire davanti ai miei occhi, ho visto il suo sangue colare dai buchi, fatti dai proiettili, che aveva sul volto, ho quasi rischiato di morire e per lo più ho ucciso mio padre. Che vuoi?

Lui: voglio farti delle domande molto semplici...

Io esitai ma alla fine cedetti e annuii.

Lui: come ti chiami?

Io: Margaret Joben

Lui: ciao Margaret! Io sono Philips

Io: non me ne frega niente sapere chi sei, voglio che finisci ste domande del cazzo e la facciamo finita!

Lui: capisco... Allora qua..

Non fece in tempo a finire la frase che subito lo bloccai

Io: capisci? CAPISCI? scommetto che non sai cosa significa perdere i tuoi genitori tra cui uno assassinato davanti a te e uno ucciso con le tue mani! Santa Madonna! Tu non sai cosa significa pregare sul sangue di qualcuno! Scommetto che quella pistola che hai sul fianco non è mai stata usata dico bene? Tutti che ti dicono: ti capisco pensando di farti stare bene! Invece ci fate stare peggio perché riceviamo solo prese per il culo!

Lui si alzo in piedi di scatto, picchiò le mani sul tavolo facendo rimbombare il rumore per tutta la stanza e poi mi sussurrò:

Tu non sai cos'ho passato io e tu, inutile ragazzina viziata, non hai ancora provato il dolore che ho provato io!!!

Stetti zitta, sbuffai un po' ma non dissi nulla.

Sapevo che lo diceva solo per spaventarmi visto che lo avevo fatto incazzare...

Lui: se non vuoi che ti faccia domande adesso te le farò domani mattina alle 10:30.

Mi portarono in una stanza, mi affacciai dalla finestra e riconobbi il panorama....

La notte stessa scesi dalla finestra, ero al 2º piano, perché sapevo che c'erano dei sorveglianti a controllare la mia porta.

Scesi e scappai. Correvo senza meta, come un cavallo selvaggio, non mi importava dove sarei finita, mi importava quando sarebbe finita...

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