Capitolo 7

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Sono davanti al cancello ad aspettare Fede, non è da molto che aspetto però tra poco arriva l'autobus perciò io vado senza di lui.

"Ehi buongiorno"
Dice correndo verso di me.

Sembra stia venendo a sbattere contro di me invece si ferma in tempo e mi stampa un bacio sulla guancia.

"Buongiorno"
Sorrido.

Dopo poco arriva l'autobus.

"Andiamo"
Dico.

"Andiamo"
Sbuffa dopo aver guardato per qualche secondo l'autobus.

Arriviamo all'agriturismo ma nonno non c'è, ci tocca scavalcare.

"Dobbiamo scavalcare. Mio nonno ancora non è arrivato"
Lo guardo.

"Vieni ti prendo in braccio"
Dice aprendo le braccia.

"Non serve. Ce la faccio da sola".
Dico.

Mi giro e metto un piede su un ferro, poi altro sul ferro più in alto e scavalco.

"Vieni"
Dico verso Federico.

Fatto. Andiamo verso il ranch dei cavalli.

Tolgo la maglietta e resto in reggiseno prendo una maglia da un mobiletto e la indosso, metto gli stivali e prendo Fede.

Federico in tutto questo mi guarda senza dire una parola. Non sono mai stata una tipa che si vergogna più di tanto, cioè il reggiseno è una sottospecie di costume perciò mi può guardare tranquillamente.

"Ti presento Fede"
Sorrido.

"È bellissima. L'hai chiamata Fede per me?"
Dice tutto figo.

"Guarda tu e Ben siete davvero bravi, ma non vi seguo come fangirl. Ascolto le vostre canzoni e vengo a vedervi volentieri. Ma non chiamerei mai il mio cavallo Fede solo per te. Come non farei mai un tatuaggio con la scritta Federico. Come non direi mai di amarvi, perché non si può amare una persona che non conosci. Sai mi è capitata una vostra fan che ha un'instore mi ha detto 'quando lo faccio con il mio ragazzo immaggino di avere Fede al suo posto. Mi eccita troppo' e ovvio che non ho creduto a una singola parola dal momento che poteva avere massimo 13 anni"
Spiego ridendo.
Odio le ragazze così: prima cosa  sparano cazzate dalla mattina alla sera. Seconda cosa bisogna essere reali nella vita, puoi dire di volergli bene e anche di amarlo. Ma non di quell'amore vero che ti fa dire staremo insieme per sempre.

"Va bene... Cioè ci sono davvero delle fan che sono incredibili su questo ti do ragione... Posso sapere cosa gli hai risposto"
Chiede.

"Semplicemente che se un giorno ti avessi conosciuto, ci saremmo innamorati e avremmo fatto l'amore gli avrei raccontato tutti i minimi dettagli. Così almeno poteva immaginarti bene"
Rido.

"Cambiamo discorso va... Allora perché l'hai chiamata così?"
Chiede.

Fa troppo ridere Fede quando è in imbarazzo.

"Quando è nata ha avuto dei problemi e i veterinari avevano detto che poteva morire a breve, quindi di smettere di curarla perché prolungavamo la sua agonia. Ma io e nonno non gli abbiamo dato ascolto siamo stati giorno e notte con lei e dopo qualche mese stava molto meglio. Nonno vedendo la mia passiamo per lei me l'ha regalata. Così l'ho chiamata Fede. Perché se hai fede a volte i miracoli accadono"
Spiego.

"Wow. Ha un bel significato"
Dice.

"Ti prego non mi prendere per stupida"
Dico nascondendo il viso.

"Ma quale stupida. Dai fammi vedere che sai fare"
Mi spintona.

Annuisco e salto su. La porto nel recinto degli ostacoli e inizio il suo allenamento.

***

Sono le dieci e stanno per iniziare i giochi ad acqua. Io sono su una sdraio vicino ad Alessia e i due ragazzi.
Luca sta descrivendo le regole del gioco.

"Ci sono due piattaforme, un giocatore sta su una e l'altro sta sull'altra. Poi con questo bastone dovete cercare di buttare giù l'avversario"
Continua a spiegare.

"Capito tutto?"
Chiede.

Nessuno ha domande da fare perciò si inizia.

Passano vari giocatori prima di me. Ma alla fine è arrivato anche il mio turno.

Prima che io entri in acqua mi si avvicina e dice:

"Cerca di farla vincere"
Dice.

Ed indica la mia avversaria, una ragazza bionda tutta tette e culo.

"Dai Chiara che aspetti? Sali sulla piattaforma"
Dice Luca al microfono

Tolgo la maglia con il logo del villaggio e mi tuffo per raggiungere la piattaforma.

"Signorina come la vede la sua avversaria?"
Chiede Luca alla tipa.

"La vedo troppo bassa. Vincerò io sicuramente"
Dice mettendosi in posa.

Ci credo che vincerai tu. Devo parlare con Luca per vedere cos'è sta storia.

Iniziamo la partita e dopo poco come detto da Luca faccio finta di cadere.

"Siiiii. Ho vinto io. L'avevo detto che eri troppo debole"
Mi fa l'occhiolino.

La guardo e alzo un sopracciglio.
Per sbaglio. E ripeto per sbaglio, il mio piede va a sbattere contro la piattaforma e la tipa finisce a terra sbattendo con le sue tette rifatte e poi andando in acqua.

Riemerge.

"Ops. Il mio piede troppo debole ha preso un crampo"
Detto questo mi giro ed esco lasciandola là senza parole.

"Scusate signori. Continuiamo a giocare..."
Dice Luca.

"Tieni"
Fede mi passa un'asciugamano.

"Grazie"
Sorrido.

"Lascia perdere. Noi due sappiamo benissimo che hai perso solo perché te l'ha chiesto Luca"
Dice Federico.
Mi abbraccia.

"Grazie Fè"
Lo guardo e sorrido.

I giochi finiscono e io posso andare a fare una doccia. Mi vesto e vado con nonno a casa mia, cioè quella dei miei genitori, a pranzare.

"Allora come sta andando?"
Chiede papà.

"Non potrebbe andare meglio papà"
Dico dandogli un bacio sulla guancia.

"Sono contento per te"
Mi abbraccia e mi bacia sui capelli.

"A tavola"
Urla mamma.

Iniziamo a pranzare.

"Quindi domani hai le ultime prove prima del saggio?"
Chiede.

"Già mamma. Non vedo l'ora"
Dico entusiasta.

"Ascolta. Dopo del saggio ho organizzato una festicciola qui a casa, invita chi vuoi ma non voglio il mondo mi raccomando, invita solo i tuoi amici più stretti. Siamo già abbastanza con solo i tuoi cugini e zii"
Dice mamma.

Prima mi dice che fa una festa. Di invitare chi voglio. E poi di invitare solo i miei amici più stretti. Bah. Poco lunatica mi dicono.

"Va bene mamma"
Sorrido.

"Chi siamo quindi?"
Chiedo dopo.

"Noi, i nonni, tuo fratello, sua moglie con i genitori, e la mamma e il fratello di Ale"
Dice.

"Va bene. Ma vengono tutti anche al saggio?"
Chiedo.

"Eh certo"

OH che bello. Non è vero. Perché combina cose senza avvisarmi.

"Va bene Mà"
Mi limito a dire.

Finito il pranzo.

"Mamma prendo la macchina. Vado a fare shopping con Ale."
Prendo le chiavi ed esco. Non aspetto mai una sua risposta perché so benissimo che inizia a rompere.


Per Sempre | Federico Rossi |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora