Capitolo 10

97 9 0
                                    

Non ci credo. Una macchina!!!

"Nonno non ci credo, ma davvero è mia?"
Chiedo toccando la Fiat 500 color Tiffany.

"Certo è tutta tua"
Dice lanciando le chiavi che afferro.

"Grazie nonno"
Urlo e gli salto in braccio.

Scendo e vado ad abbracciare la nonna fortissimo.

"Grazie nonna"
Urlo ancora.

"Chiara mi hai fatta diventare ancora più sorda di quanto sono"
Ride.

"Io sono ancora contraria. Non aveva bisogno di un automobile"
Dice mamma. E te pareva che ancora non aveva parlato.

Sto per parlare quando nonno si mette davanti a me e inizia a parlare.

"Questo è il nostro regalo per Chiara. Quindi tu non devi farti nessun problema"
Dice nonno abbastanza serio.

"Si che mi faccio problemi. Se investe!? La assicurazione chi la paga?! La benzina?!"
Elenca mia madre arrabbiata.

Questa va per le lunghe.

"Finiscila!!! Non dirlo neanche per scherzo. Invece di augurare felicità a tua figlia gli auguri un incidente?! E l'assicurazione è tutto il resto lo pago io a Chiara e tu starai zitta che sia chiaro"
Si arrabbia papà mettendo un mano sulla spalla di mamma.

Il suo sguardo serio. Quando papà fa quello sguardo significa che è meglio finire la discussione perché è seriamente arrabbiato. Infatti mamma tace.

Io sorrido a papà e mi giro verso i nonni.

"Comunque grazie ancora nonni"
Mi giro e li abbraccio.

"Fanne buon uso tesoro"
Mi bacia la fronte il nonno.

"Certo"
Sorrido.

"Ehi sorellina vai a provare la macchina con i tuoi amici"
Dice mio fratello.

"Hai perfettamente ragione. Voi siete d'accordo."
Mi giro verso i miei amici.

"Per me va benissimo. Mamma?"
Chiede Alessia a sua madre.

"Basta che non fai mattina"
Ride.

"E allora andiamo"
Salta la mia amica.

"Chiara ti voglio qui. Massimo alle tre va bene?"
Dice mia madre. Perché deve rompere ogni cazzo di attimo della mia vita.

"Va bene"
Sbuffo.

"E non andare veloce"
Grida per farsi sentire.

Faccio ok con il pollice e parto.

Io e Ale siamo avanti. Abbiamo lasciato i maschi dietro.

Accendo la musica e uscendo dal cancello saluto con il clacson.

"È bellissimo Chiara. Ti rendi conto che adesso abbiamo una casa, un lavoro e anche un auto tutta per noi. E solo grazie a tuo nonno."
Ride la mia amica.

"Già. Come mio nonno non c'è ne saranno mai più. Dovremmo richiedere la proclamazione a Santo"
Ridiamo.

"Comunque tua madre è abbastanza... Severa"
Dice Ben.

"Puoi dire tranquillamente una rottura di cazzo. Perché è esattamente la sua descrizione perfetta"
Lo guardo.

"Se lo dici tu"
Ride.

"Non è una rompi cazzo. É solo che ci tiene a te e quindi è stressante e apprensiva."
Interviene il biondo.

"Non è solo questa sera che ha sbottato. Lei è così 24h su 24h. No so mio padre come la sopporta"
Dico.

Per Sempre | Federico Rossi |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora